MappatOHM — Una esperienza di mappatura non convenzionale [ITA]

Sabato 12 Maggio si è svolto il secondo MappatOHM all'interno degli eventi del progetto ROCK, il primo con un target prettamente storico/architettonico. L’operazione è stata divisa in tre parti.
Una prima introduzione, avvenuta nell’Aula Magna dell’accademia di Belle Arti grazie al prezioso aiuto di Simone Garagnani dell’Univeristà di Bologna, che ha fornito un inquadramento storico ed architettonico della zona U rispetto alla complessa storia urbanistica bolognese.
In seguito all’introduzione, si è provveduto ad una operazione di raccolta sul campo di contenuti, dati e foto attraverso una passeggiata lungo Via Zamboni, partendo da Piazza di Porta San Donato per finire su piazza Ardigò esplorando i numerosi punti di interesse sul percorso
La zona presenta diversi luoghi dalla storia intrigante, essendo l‘area circostante la storica dimora dei Bentivoglio, nello spazio ora occupato dal Teatro Comunale e dai Giardini del Guasto. La stratificazione della città è incredibilmente viva e vivida in questo angolo di Bologna, sia a causa della posizione vicina all’area dell’università, che a causa dei continui passaggi di potere. La zona U su via Zamboni, partendo dalle torri, inizia nella zona dell’espansione Longobarda, attorno all’attuale Piazza di Porta Ravegnana, fra il VII e il IX secolo, a quel tempo attraversata dal torrente Aposa e del canale di Savena. Di quel periodo non ci sono tracce urbanistiche ai giorni nostri, ne’ di tipo artistico se non per il Catino di Pilato, nella attuale Basilica di Santo Stefano.

La zona U che conosciamo oggi è quella nata nel contesto di crescita incredibile che ebbe Bologna fra i periodi bassomedievale e rinascimentale. Nello specifico, questa zona prende forma fra il XIII e il XVI secolo, donandoci degli scorci curiosi ed affascinanti di una Bologna pubblica anche negli spazi privati e in spazi monastici ora dedicati ad uso civile, come ad esempio il monastero degli agostiniani nel quale è incastonata la basilica di San Giacomo Maggiore, oggi occupato dal Conservatorio.

Gli elementi raccolti sono stati riversati infine, nello spazio della Scuderia, e ulteriormente migliorati grazie ai dati provenienti dalla bibliografia reperita nella biblioteca comunale dell’Archiginnasio, nella biblioteca civica Salaborsa e in quella IBC “Giuseppe Guielmini” .
BIBLIOGRAFIA
Il tema dello studio a Bologna
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO0845715T
Il Teatro Comunale
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO0387866T
Porta San Donato
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO1741294T
Palazzo Malvezzi
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO1584462T
Palazzo Poggi
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO0351017T
Per cogliere il senso della Bologna medievale
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO0845053T
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO0330683T
San Giacomo Maggiore
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO0041134T
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO0194008T
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