OPEN ITALY alla Milano Digital Week: BRAVERY AND THE (SUSTAINABLE) CITY

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La città è il luogo di elezione delle trasformazioni e il coraggio l’ingrediente essenziale perché esse possano accadere. Non ci può essere trasformazione se non siamo capaci di allontanarci dalla zona di comfort delle nostre abitudini consolidate e dei pensieri che hanno funzionato fino a poco tempo prima. The Bravery Store, in collaborazione con ELIS, presenta i progetti più coraggiosi e d’impatto verso nuovi stili di vita in spazi urbani che cambiano anche grazie al digitale. Economia circolare, co-creazione e zero carbon footprint saranno temi esplorati attraverso business case nazionali e internazionali, con attori del cambiamento alla ricerca di soluzioni per la “resilient city”.

Nasce da questa premessa l’evento che vedrà OPEN ITALY alla Milano Digital Week, il 19 marzo alle 11.30, insieme a The Bravery Store.

Cos’è The Bravery Store?

Una società di consulenza per imprese che cercano un vantaggio competitivo attraverso la comunicazione e le idee eccezionali. Si rivolge a People & Brand per ispirare il loro coraggio, l’attitudine a uscire dalla zona di comfort del pensiero e degli approcci scontati, dei silos organizzativi che ostacolano la contaminazione e l’innovazione.

Abbiamo chiesto ad Annalisa Galardi e Paola Miglio qualche anticipazione sull’evento.

1) Per prima cosa, vi potete presentare alla nostra Community?

Sono Annalisa Galardi, insegno Comunicazione d’impresa all’Università Cattolica di Milano, sono Consigliere di Amministrazione della Fondazione Adriano Olivetti e Founder di The Bravery Store (con la parterhip di Contagious). Dopo la laurea in Lettere Moderne e un dottorato in Rappresentazioni e Comportamenti Politici, ho da sempre lavorato sia all’interno che all’esterno dell’ambito accademico, privilegiando esperienze professionali caratterizzate dalla tensione all’innovazione e dalla contaminazione tra le diverse discipline. Oggi aiuto le persone e i brand a crescere attraverso le leve della comunicazione e della formazione, con un occhio attento alle possibilità offerte dal mondo digitale.

Sono Paola Miglio, lavoro in area marketing, Comunicazione e Strategie dal 1984, dopo la specializzazione in Organizzazione del Lavoro presso l’Università L. Bocconi di Milano.
Ho alternato esperienze in azienda e in agenzia, guidando progetti o portando il contributo delle mie competenze specifiche. Negli anni ho avuto modo di approfondire le mie conoscenze attraverso varie industries, con un particolare interesse per i contenuti editoriali e il neuromarketing. Ho spesso assunto ruoli di confine tra varie divisioni e discipline, coordinando gruppi di lavoro anche remoti e guidando task force internazionali. Sono docente di Marketing e Strategie per ISTUD Business School.

1) Non possiamo non chiedervi una vostra definizione di coraggio

Per noi il coraggio è un passo consapevole verso un futuro non scritto. Il luogo dove si impara, si cresce, si fiorisce.

2) E il coraggio in tempo di pandemia?

Il coraggio in pandemia è più necessario che mai e si sposa bene con la creatività. Entrambe queste dimensioni servono in situazioni complesse, in cui ci si trova sulla soglia del caos. Proprio dove le possibilità si moltiplicano e il campo di gioco è delimitato dalla rigidità del “vecchio sistema”, da una parte e il caos, dall’altra.

3) Perché avete deciso di partecipare alla Milano Digital Week?

Perché ci piace stare nei territori di frontiera e perché la trasformazione digitale ci sfida da prima della pandemia.

4) Avete intercettato voi una sinergia con OPEN ITALY, dalla quale è nata l’idea di presentarsi insieme per un evento in co-brand. Ci raccontate il valore che avete percepito nell’unione?

Ci piace fare bei progetti con persone di valore e cogliere ogni occasione per contaminare competenze e confrontare approcci. Avevamo già avuto l’occasione di conoscerci e abbiamo pensato che da questo scambio avrebbe potuto nascere qualcosa di nuovo.

Nel modello di coraggio di The Bravery Store c’è proprio la dimensione “coraggio di dare” che fa riferimento allo scambio di competenze, tempo, contatti senza cercare un tornaconto diretto. Lo raccontiamo e lo mettiamo in pratica!

5) Che cosa verrà trattato durante l’evento?

Parleremo di tre temi fondamentali per una città equa e sostenibile: economia circolare come modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo di materiali e prodotti; co-creazione, come attivazione di nuove forme di cooperazione fra attori del cambiamento per trovare soluzioni utili alla “resilient city”; carbon footprint, come indicatore dell’impatto che le attività umane hanno sull’ambiente.

Lo faremo attraverso testimonianze nazionali e internazionali che ci permetteranno di vedere che il digitale può dare un contributo significativo a nuovi stili di vita. Lo sta già facendo…

6) Nel ringraziarvi per aver accettato il nostro invito per l’intervista, chiediamo a voi di salutarci invitando la nostra Community il 19 marzo alle 11.30.

Avremmo voluto dire “vi aspettiamo a Milano, nel bellissimo spazio di Phyd”, ma non ci possiamo ancora permettere il lusso di un incontro in presenza. Dato che al digitale dobbiamo la possibilità di non rinunciare a stare insieme, vi chiediamo di ospitarci a casa vostra o nei vostri uffici, il 19 marzo alle 11.30. Vi raggiungeremo lì, con enorme piacere!

#bebrave

#beopen

#InnovationTogether

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l’alleanza di Corporate nata per supportare il potenziale dell’ecosistema dell’innovazione italiano