UNREAL incontra ELIS e comincia il viaggio con i Junior Innovation Consultant del domani

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6 min readMay 11, 2021

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A dare il via all’Innovation Bootcamp di OPEN ITALY, il percorso formativo progettato per i nostri futuri Innovation Consultant, è stato il nostro partner UNREAL, con un’esperienza davvero unica e innovativa.

I 44 ragazzi sono stati coinvolti e sfidati sin da subito in un “Virtual Reality Game”, vivendo un momento divertente, dinamico e interattivo, che li ha catapultati fuori dalle loro aree di confort, stimolando le loro abilità comunicative e di apprendimento, all’insegna del team-building.

Abbiamo intervistato Fabio Tognetti, Founder e CEO di UNREAL e Kal Kebede, International Trainer and Coach.

1. Presentatevi alla nostra community scegliendo un # che più vi rappresenta

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F. #energiapura su scarpe rosse, apre lo scrigno dell’inatteso e te lo spiattella davanti. Ed ecco che, così all’improvviso, osservi il mondo in modo diverso.

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K. #SuperKalifraCurioso. Sono, forse, la persona col nome più lungo che incontrerai. Kal sono solo le prime 3 lettere di 13. E il mio nome non è l’unica cosa curiosa, lo sono anche io. A tempo pieno. Part time faccio il trainer e il coach esplorando il potenziale umano, individuale e di team.

2. Introduceteci nel vostro mondo: come nasce Unreal e qual è la sua distintività?

F. UNREAL nasce da un tuono, forse un meteorite. È fatta di un metallo raro, magnetico, che attrae partner e clienti con una lega speciale di valori: Energia, Coraggio, Divertimento, Bellezza. È l’intenzione dietro ogni nostro percorso formativo che fa la vera differenza: cerchiamo aziende pronte a mettersi in gioco, e sprigioniamo il potenziale delle loro persone. Lo facciamo attraverso ciò che chiamiamo “Emotional Training”, una metodologia tutta nostra che trasforma i corsi e i teambuilding in esperienze profonde e durature, smantellando convinzioni limitanti e installando comportamenti che portano risultati, quelli veri. Partiamo sempre dalla testa dell’azienda, perché l’esempio deve arrivare da chi è in alto. Questo a volte fa paura. Pazienza, non siamo per tutti: siamo il partner ideale per chi è alla ricerca del “REAL Change”.

K. UNREAL nasce da un sogno, un desiderio: quello di unire una metodologia emozionante e coinvolgente a un contenuto di alta qualità. Infatti ci definiamo Emotional Trainers.

3. Con quale metafora descrivereste Unreal?

F. È una porta che hai paura di aprire, perché sai che poi dovrai varcarla. Che ti porta in un mondo che, una volta raggiunto, ti fa dire “Cavolo, potevo farlo prima…”
Vuoi la traduzione?
Responsabilità, che genera azione, che genera opportunità.

K. Hai presente la cabina telefonica di Superman? Quella dove entra Clark Kent ed esce Kal-El | Superman? Ecco ora immagina un parco giochi con le montagne russe al posto della cabina.

Ad entrarci non è Clark ma puoi essere benissimo tu, da solo o con il tuo team o chiunque abbia voglia di scoprire quelle che sono ormai le Essential skills per il mondo corporate; e non solo.

Dentro cosa succede? Beh sai cosa succede sulle montagne russe no? o lo immagini. Che ha in comune con la cabina? Che si esce trasformati. Alcuni dicono anche con i super poteri…

4. Il Bootcamp per i nostri ragazzi è partito con il vostro format “The Infinite Loop”. Provate a spiegarlo sinteticamente ai nostri lettori?

F. Spazio, astronave: dovete liberare un ragazzo imprigionato in un modo virtuale. Una serie di stanze vi separano da lui, ma le porte sono bloccate. Non avete molto tempo, e cosa assai peggiore, tu sei il solo a vedere la stanza. I tuoi compagni di squadra, fuori, hanno il manuale che ti aiuterà a sbloccare la porta; ma i meccanismi di sblocco sono tutt’altro che semplici, e se non vi parlate chiaro sono guai. Un’esperienza dinamica, emozionante ed educativa. Non per niente è il teambuilding virtuale n° 1 al mondo

K. The Infinite Loop è un escape room virtuale multi-livello e multi-player. La metafora è quella dove si è chiamati a salvare un ragazzo intrappolato nel mondo virtuale. Per salvarlo bisognerà superare sfide ed enigmi molto sfidanti. Il tutto alternandosi tra chi si immerge nell’ambientazione 3D e tra chi guida con le istruzioni.

5. Su quali competenze avete lavorato con loro?

F. The Infinite Loop è uno dei nostri format di teambuilding che si prestano maggiormente all’apprendimento. Tra le competenze che abbiamo affrontato sono emerse la chiarezza nella comunicazione, l’importanza del feedback, il capire il punto di vista dell’altro, il focus verso l’obiettivo finale. Ma anche il lavoro sotto stress e la capacità di imparare dagli errori, mettendo a frutto gli apprendimenti del passato per aumentare l’efficacia nel presente.

K. Abbiamo lavorato su diverse competenze: comunicazione efficace, posizione percettiva,collaborazione e sull’essere agili. Analizzare il proprio lavoro e imparare dalla propria esperienza continuamente e con metodo è l’ingrediente segreto di chi raggiunge gli obiettivi.

6. Una cosa che vi ha colpiti in questa collaborazione con noi in OPEN ITALY?

F. In una sola parola: la passione. Non può esserci altro carburante se non questo nei vostri cuori, per portare avanti qualcosa di così luminoso, un progetto che fabbrica opportunità, di lavoro e di vita. E la passione è contagiosa, è irresistibile, abbassa ogni difesa. È così che mi avete rapito: con la bellezza del vostro progetto e con la bellezza di chi questo progetto lo nutre. Sono vostro.

K. Quanto i talenti giovani e le idee giovani fossero centrali. Una consapevolezza che colpisce immediatamente chiunque abbia l’occasione di affacciarsi al vostro mondo. Sarà l’energia e la passione con cui vi coinvolgete e quindi coinvolgete; sarà l’attenzione e il focus che mettete nel cercare e trasmettere valore; è fin da subito chiaro che avete deciso di credere ed investire in chi domani il futuro lo vivrà e oggi offrite uno spazio e strumenti per crearlo.

7. Siamo una Community e chiediamo a voi: per chi sono interessanti i vostri format?

F. Per tutti i team in azienda, di ogni dimensione, dalle 4 alle 2.000 persone. Abbiamo format con le più diverse tematiche: dalle escape room spaziali (appunto), all’antica Grecia, alla scalata dell’Everest, ai murder CSI; tutti tassativamente in esclusiva. Sono speciali metafore per chi è desideroso di vivere un’esperienza entusiasmante, memorabile, che non rimanga un mero gioco ma che tocchi le corde motivazionali, e che accenda nuove consapevolezze e comportamenti più efficaci nel mondo reale.

K. Per chi ha voglia di affrontare temi importanti, accrescere le Essential Skills, proprie e/o del team, in modo innovativo, emozionante ed esclusivo. Divertendosi.

8. Ti chiediamo di salutarci con un tuo punto di vista su un tema a noi caro: l’innovazione. Come la definisci? Ti vengono in mente citazioni?

F. L’innovazione è come un set di mattoncini Lego: hai già tutto a disposizione, la bravura sta nel come li assembli. L’innovazione non risiede quindi nel “cosa”, ma nel “come”. Combina due elementi che agli occhi degli altri non hanno un senso, e hai creato innovazione. Utilizza un oggetto per uno scopo diverso da quello per cui è nato, e hai creato innovazione. Con un’unica, importantissima, condizione: che ciò che crei produca valore.

K. Se il cambiamento e l’adattamento sono necessari per la sopravvivenza, l’innovazione è essenziale per la crescita e per l’evoluzione. L’innovator non solo risponde in modo nuovo alle esigenze già presenti ma anticipa anche quelle non ancora emerse.

“The best way to predict the future is to create it” Alan Kay

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l’alleanza di Corporate nata per supportare il potenziale dell’ecosistema dell’innovazione italiano