Waterview sale a bordo di ELIS Startup Alliance

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4 min readMay 21, 2021

Il primo sistema al mondo di monitoraggio atmosferico e ambientale al servizio delle grandi infrastrutture entra a far parte dell’Alleanza di Startup di eccellenza.

WaterView è entrata a far parte dell’ELIS Startup Alliance (ESA), il nuovo scale-up program italiano di ELIS che sviluppa l’innovazione aziendale e aiuta le startup italiane ad avere successo.

Abbiamo fatto una chiacchierata con Paola Allamano, CEO di WaterView, startup in forte ascesa, con la loro tecnologia ora al centro del sistema informativo meteorologico stradale della prima Smart Road europea realizzata da ANAS in occasione dei Mondiali di Sci alpino di Cortina 2021 Torino.

Paola ci ha introdotto la loro realtà innovativa, ripercorrendo il percorso di crescita intrapreso, e ciò che li ha spinti ad aderire al programma.

Com’è formato il vostro team e da quali background venite?

Il team è composto al 99% di ingegneri con un mix di competenze di dominio nel settore dell’ingegneria dell’acqua e di eccellenze nel campo dell’AI. Le attività di sviluppo del business sono affidate ai fondatori, supportati da una squadra di senior advisors.

Ad oggi, quali sono i vostri numeri?

Contiamo 10 persone nel team, 2 M€ di investimenti raccolti, 3 famiglie di brevetti e 500 km di infrastrutture monitorate.

Quali sono i valori che guidano la vostra impresa?

WaterView è prima di tutto un gruppo di persone, affiatate e che credono in quello che fanno. In WaterView, come in ELIS, la motivazione e la crescita delle persone è l’ingrediente segreto per il successo dell’azienda.

A quali modelli vi siete ispirati e quali principi vi hanno guidati lungo il percorso di crescita?

Siamo stati e siamo pragmatici, per questo siamo riusciti a riaggiustare più volte la nostra traiettoria per arrivare al market-fit. Cerchiamo di mantenere costantemente una forte focalizzazione e puntiamo sempre all’eccellenza.

Com’è il mercato italiano in questo settore?

Il mercato italiano in questo settore è tecnologicamente avanzato e architetturalmente complesso. Lo definirei un ottimo ambiente di validazione e sviluppo per prepararsi all’internazionalizzazione.

Raccontaci un fallimento che vi ha permesso il cambiamento e la crescita.

Beh, gli errori tipici della startup, quelli che si elencano nei libri, li abbiamo fatti quasi tutti. Il peggiore? Abbiamo tardato nell’identificazione e focalizzazione del nostro mercato target. Ma oggi siamo più forti di quanto saremmo potuti essere 3 anni fa.

Quali benefici avete riscontrato dal matchmaking con le Corporate dell’ecosistema OPEN ITALY, il programma di Open e Collaborative Innovation di ELIS?

OPEN ITALY è un’occasione unica per stabilire relazioni di co-sviluppo con le grandi corporate italiane e per portare i propri prodotti al livello di maturità richiesto dal mercato. WaterView ha acquisito il suo primo grande cliente grazie al programma, e sappiamo tutti quanto sia alto il gradino 0–1.

Quali social network utilizzate e in che modo avete strutturato la vostra strategia di comunicazione?

I canali social che utilizziamo sono Linkedin, Twitter e Facebook, con una particolare preferenza per i primi due, essendo Waterview una B2B company. La nostra strategia è sempre improntata al pragmatismo ed alla condivisione di risultati concreti, grazie un team di comunicazione interno.

Come avete affrontato le sfide del 2020?

Credo che il 2020 sia stato l’anno della resilienza, che è l’asso nella manica delle startup. WaterView è cresciuta, ha assunto tre nuove persone, ha raddoppiato il fatturato… e risparmiato molti viaggi. Siamo convinti che l’ufficio su Zoom funzioni per le realtà come la nostra!

Cosa vi ha spinti a far parte dell’ELIS Startup Alliance?

Una grande fiducia nella capacità di ELIS di essere il middleware ideale nelle collaborazioni tra startup e big corporate. Ci aspettiamo di poter ancora essere beneficiari della capacità di OPEN ITALY di accompagnare i progetti verso l’execution, con pragmatismo e visione.

Verso quali trend ritenete si stia muovendo il mondo dello startupping?

Credo che le startup possano davvero dimostrare la loro forza nel mondo del covid e del post-covid, puntando su rapidità, snellezza e resilienza. E auspico che ci sia un effettivo aumento delle startup al femminile, che le donne vogliano mettersi in gioco scommettendo sulle proprie capacità e sul proprio sesto senso.

In conclusione, che suggerimenti daresti a chi sta pensando di fare una startup?

I miei due centesimi li spendo per questi due consigli:

Don’t try to be everything for everybody
(Non cercate di fare qualsiasi cosa per chiunque)

Non innamoratevi della vostra tecnologia,
innamoratevi dei bisogni dei vostri clienti

Grazie a Paola per la preziosa testimonianza con l’intera Community dell’innovazione!

Scopri di più sullo scale-up program ELIS Startup Alliance (ESA)

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l’alleanza di Corporate nata per supportare il potenziale dell’ecosistema dell’innovazione italiano