#OpenBilancio 2. Tocca a Lai e Santini

Antonio Iannamorelli
OpenBilancio
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3 min readOct 19, 2017

A Reti ieri è stata una giornata campale, come tutti i “day one” della sessione di bilancio che io ricordi, da quando lavoro qui (ho iniziato con la “finanziaria” 2012, di cui si parla ampiamente in Suburra, il film). Sono arrivate due bozze. Abbiamo iniziato a leggere ed a capire che il testo, alla fine sarà molto diverso da questo che inizia a circolare. Comunque è un punto di inizio, per iniziare le azioni di lobbying. Le dividiamo in due categorie: “proattive” e “difensive”. Le “proattive” sono le azioni che mirano ad inserire nel testo una specifica norma, quelle “difensive” sono invece mirate ad evitare che altre norme impattino in maniera negativa sui nostri clienti, oppure che vadano a toccare altre norme, contenute in altri testi, che invece ne recepiscono le istanze.

Le facce sono stravolte. vero? E’ il nostro Team Public Affairs riunito (quasi) al completo. Menomale che la più contenta è Martina. Lei comanda la brigata e avrà (quasi) tutto sulle sue spalle.

Sarà un quadro che cambia di giorno in giorno, quindi serve massima attenzione e flessibilità. Già stamattina è arrivata una nuova bozza, molto più ampia di quelle che abbiamo girato ieri ai nostri clienti. Inizia ad esserci di tutto. Questa Legge di Bilancio sarà anche il “salvacondotto” per diverse norme che, impantanate in Parlamento, sono però giunte a buon punto ma che per questione di tempi rischiano di finire su un binario morto. Sarà così per “pezzi” del codice ambientale, di norme sull’ordinamento penitenziario, di iniziative culturali (mi sta a cuore, non per lavoro ma per “campanile” quella sul Bimillennario Ovidiano) e tante altre. Soprattutto sono le “proposte dei ministeri”, che dovrebbero entrare. Ma che il Capo di Gabinetto del MEF Garofoli (ogni anno dicono che è l’ultima sessione di bilancio che fa, e invece resta) filtra con arcigna severità (e suscitando malumori). La V Bilancio avrà un gran da fare nel verificare i requisiti “di cittadinanza” di molte di queste norme, chiaramente ordinamentali, all’interno del testo. Per diverse, c’è il rischio “stralcio”. Ma nel caso c’è sempre il DL Fiscale. Che inizia Martedì 24 (emendamenti entro il 31), sotto la guida del Senatore sardo Silvio Lai, che sarà nominato relatore (non c’è stata, a sorpresa, l’assegnazione congiunta con la VI Finanze). Per il DDL Bilancio, invece, toccherà a Giorgio Santini, democratico veneto ex CISL. Da capire se verrà affiancato anche da un esponente di Alternativa Popolare.

In ogni caso, nel vivo, ci siamo già. Anche se qualche minuto per altre cose possiamo ancora ritagliarcelo. Ad esempio per andare a sentire Claudio e il “battesimo del fuoco” della Fondazione Ottimisti e Razionali, con Valeria Fedeli, il rettore napoletano Manfredi e Vincenzo Boccia di Confindustria.

E poi, come gran parte degli astanti, a prendere la dedica di Gian Luca Lioni e Michele Fina sulla nuova edizione di “I Grandi discorsi che hanno cambiato la storia”, su cui gli autori si sono cimentati con un insolito terzetto: Maurizio Martina, Tommaso Labate e Lino Guanciale.

Concedersi convegni e momenti di “RP”, è un lusso che tra poco non potremo più permetterci, salvo che per “cose” che siano funzionali ai nostri obiettivi. Molto funzionali. Perché il ritmo è serratissimo e non c’è un minuto da perdere. Probabilmente non ci sarà la “prova d’appello” del Milleproroghe. La scadenza della legislatura, imporrà, dopo la Legge di Bilancio, un calendario buono per una battuta di Osho. Tra campagna elettorale, elezioni, formazione del nuovo governo e “aspetta che inizio a capirci qualcosa”, siamo già al “se ne riparla a Settembre”.

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Antonio Iannamorelli
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Direttore Operativo @GalassiaReti. @Comunica_media @unitorvergata Appassionato di #Storia #Inter #Wineandfood. Autore di #CaporettoManagement