LA QUALITÀ, STELLA POLARE DELL’INNOVAZIONE CONCRETA OPTOI

Marcello Benazzoli
Optoi Stories
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5 min readJul 23, 2019

di Marcello Benazzoli

Senza dubbio la massima attenzione alla qualità è una delle costanti della filiera dell’innovazione concreta di Optoi. Se nei precedenti post abbiamo affrontato, rispettivamente, il tema degli acquisti e quello dell’R&D (con uno speciale focus sull’aerospaziale), in questo post vogliamo concentrarci sulla qualità, il fulcro metodologico (e valoriale) delle attività aziendali. Responsabile della qualità in Optoi è il collega Dario Copertino, che si occupa anche dell’industrializzazione dei prodotti. 52 anni, dodici anni di esperienza nella divisione elettronica di Magneti Marelli e poi nell’impresa di famiglia, Dario lavora in Optoi dal 2012.

Tra le competenze che un professionista con il suo ruolo deve avere, mi spiega, c’è «la perfetta conoscenza delle norme della qualità, che vanno studiate e comprese. Ancora, è fondamentale avere un’eccellente padronanza dell’organigramma dell’azienda, in modo da far sì che ogni reparto si attenga ai requisiti previsti dalle norme della qualità. In concreto ciò significa definire le normative interne attraverso prassi e istruzioni, e controllare poi che le varie attività si attengano a esse». Una dimensione quasi di audit, dunque, fondamentale per spingere tutto il team di Optoi a interiorizzare determinati valori, procedure e metodi operativi. Con effetti sulla cultura aziendale di grande rilievo.

Ancora, è importante avere piena «consapevolezza del concetto di qualità, e comprendere che in un’azienda come la nostra non ci si limita a produrre dei pezzi, ma si garantisce al cliente qualità e affidabilità nel tempo. Questo implica un metodo. Perché chiunque può produrre un singolo pezzo funzionante, e persino resistente; il difficile è produrne diecimila, o centomila, allo stesso livello qualitativo».

Ogni attività, racconta Dario «è pianificata: nulla viene lasciato al caso o all’improvvisazione. Per esempio, esistono procedure anche in merito alla gestione di rilievi e osservazioni. Del resto è la stessa filosofia della qualità a richiedere che sia posta in essere una pianificazione a 360°, completa». Analisi, messa in pratica, feedback, pianificazione del cambiamento: sono questi i quattro passaggi che scandiscono il lavoro di Dario. Un lavoro, nota, profondamente interdisciplinare, che ha come bussola l’edizione 2015 dell’ISO 9001 (che Dario ha imparato a conoscere a fondo), e che ha la sua massima attuazione nella clean room dell’azienda; non a caso sono stati proprio lui e Patrick Bouvier, responsabile della produzione in Optoi, a redigere il clean concept, le “regole del gioco” che consentono di operare nella camera pulita senza correre il rischio di contaminare l’ambiente. Dice Dario: «Nella mia funzione di verifica e controllo devo fare in modo che emergano eventuali non conformità; soprattutto quando si lavora in clean room, esse hanno un impatto diretto sulla qualità del prodotto».

Ovviamente per un’azienda quale Optoi, attiva in settori come l’Industria 4.0 o l’aerospaziale, la qualità è tutto. «Ci sono numerosi standard da rispettare, e l’errore non è consentito» nota Dario. Ciò implica che tutti i prodotti Optoi, prima di essere inviati al cliente, vengano testati; uno dei compiti del collega nell’ambito del sistema di gestione qualità è proprio quello di assicurare che siano definite correttamente le specifiche di prodotto, e che siano attuati i collaudi necessari durante il processo, sia a fine linea sia in fase di assemblaggio. E il controllo in linea consiste nel verificare che si lavori secondo le best practices del settore, e nell’accogliere segnalazioni da parte dei colleghi in merito a eventuali problematiche.

«Al cliente garantiamo che la linea Optoi lavora in modo stabile, secondo un dato metodo, e assicuriamo pezzi sempre con le stesse caratteristiche. Il nostro è un approccio industriale e scientifico, spesso customizzato, ma mai artigianale». Tuttavia il controllo a Optoi è anche a monte: ecco perché Dario si occupa, con il sottoscritto, anche della verifica della qualità delle materie prime.

Pilastro della qualità è il miglioramento continuo. «Rispetto al passato — racconta — la nuova ISO 9001 è caratterizzata da un minor focus sulla documentazione, con la sua dimensione definitoria e descrittiva, e da una maggior attenzione all’analisi dei rischi, alla capacità di mettersi in discussione e, appunto, al miglioramento continuo, nel modo più efficace, rapido e preciso, senza mai perdere di vista le esigenze del mercato». Questa attitudine ben si concilia con la Weltanschauung di Optoi, che ha fatto della flessibilità e dell’apertura alle sfide un suo cavallo di battaglia.

Per Dario la qualità è quasi una filosofia di vita. «Mi sono formato in una grande azienda dove ho toccato con mano i benefici generati dall’attenzione alla qualità. Personalmente, tendo a darla per scontata, non solo in azienda, ma anche nella vita personale. E del resto uno degli aspetti più negativi della globalizzazione è stato il dilagare dei prodotti di bassa qualità, che magari costavano un po’ meno, ma poi non funzionavano. Negli anni ho imparato che la qualità non è altro che coerenza: fare quel che si dice onestamente, e quindi meritare fiducia. Quando tutto funziona bene vuol dire che stai lavorando in qualità».

Che la qualità scaturisca da un metodo è evidente anche nel modo in cui Optoi si interfaccia con il cliente. Spiega Dario: «Spesso l’approccio conta quanto il prodotto che si sta vendendo. Perché oltre a garantire la qualità del prodotto, noi offriamo sicurezze, supporto, insomma un servizio migliore. Ciò che ci viene riconosciuto da tutti i clienti è l’affidabilità, la capacità di capire i problemi, la flessibilità, la disponibilità. Insomma, in Optoi c’è umanità».

Per ulteriori informazioni, https://www.optoi.com | contact@optoi.com

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Marcello Benazzoli
Optoi Stories

Responsabile Comunicazione e Marketing @ Optoi, appassionato di tecnologie e innovazione. Padre, marito, amo raccontare l'evoluzione del mondo intorno a me.