Nesso causale tra vaccini e autismo?

salvo fedele
Chi più sa… meno crede
4 min readDec 9, 2014

Un intervento e una risposta: le verità del sistema Italia

Ancora una volta, per effetto di una sentenza di un tribunale si discute sui giornali e sui social media del nesso possibile tra vaccini e autismo.

Gli interventi contrapposti si susseguono ed è difficile per i “non addetti ai lavori” (innanzitutto i genitori che devono scegliere i comportamenti da seguire per i loro figli) riuscire a capire per poter scegliere in maniera davvero “informata”.

Tra tutto quello che ho letto in queste settimane ho scelto di rispondere a un intervento scritto da un esponente del movimento anti-vaccino in risposta alla pubblicazione di un documento

Il documento in questione è il comunicato stampa firmato da SITI (Società Italiana di Igiene) FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) SIP (Società Italiana di Pediatria) ACP (Associazione Culturale Pediatri) FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) e titolato sul sito dell’ACP in questo modo:

Comunicato Stampa Congiunto: Autismo causato dai vaccini? Dalla comunità scientifica arriva un secco no

L’intervento, scritto in un linguaggio insolitamente ponderato è tratto dal gruppo Facebook dell’Italian Network Cochrane ad opera del signor Francesco Puolato e lo trascrivo qui sotto perché il link facebook che segnalo non è detto che funzioni per molto tempo ancora (nonostante Facebook lo definisca pomposamente un permalink)

Scrive il Signor Puolato

Ma cos’è in realtà questa fantomatica entità chiamata comunità scientifica? Quanto è realmente una comunità ? E quanto invece un mondo pieno di contaddizioni, correnti e opinioni discordanti? Quanta di questa comunià scientifica e dei gruppi “congiunti” che prendono posizione, hanno correttamente dichiarato conflitti d’interesse? Almeno è stata informata che le sentenze spiegano effetto per il caso cui si riferiscono? E cosa pretende la comunità scientifica? che l’organo che attua i fini della legge (l’amministrazione pubblica) eserciti anche il potere giudiziario? Domani allora cadrà un ponte… facciamo decidere circa le responsabilità ad un consesso di ingegneri? Si ignora realmente che tali decisioni sono assunte su base peritale, e quindi su di una base tecnica?”

Ecco la mia replica

Sappiamo tutti quanto sia difficile confrontarsi tra “fronti opposti” in Italia. Sappiamo pure quanto sia difficile farlo su facebook.
Ma vorrei tentare lo stesso.

Il Signor Puolato solleva infatti una obiezione che merita una riflessione. Definisce bassa la credibilità della “comunità scientifica” che ha assunto la posizione di cui discutiamo e rivendica la “credibilità tecnica” dei collegi peritali dei tribunali.

A ben riflettere in questa contrapposizione c’è tutta la debolezza del sistema italia.

Se da una parte è vero che per meritare rispetto una comunità scientifica non può autoproclamarsi tale per fatti contingenti firmando statement in cui i ruoli sono confusi (che c’entra l’autorità sindacale con l’autorità scientifica? Come si diventa autorità scientifica in Italia? Etc Etc)

Dall’altra è molto difficile accettare che la soluzione che propone: affidare la soluzione di problemi come questo di cui si discute (accertare il nesso causale tra vaccino e autismo) possa essere tutto affidato a un giudice che decide in base al collegio peritale che viene nominato. Almeno fin quando la legislazione corrente resta immutata.

Il collegio peritale è davvero una autorità “indipendente” nel sistema attuale? Vorrei che Il Signor Puolato riflettesse su questo punto e sulle principali differenze con gli altri sistemi europei a cominciare dalla più eclatante: Il perito italiano non è vincolato alla “verità peritale”, è libero di “modificarla” in base all’autorità che gli affida la perizia (la difesa o l’accusa) non rischia di incorrere in sanzioni giudiziarie, qualora venisse accertata l’infodatezza “scientifica” delle sue conclusioni.

E in un paese in cui il procedimento si vince o si perde per lo più per vizi formali piuttosto che di sostanza che garanzie avrebbe la verità di venire alla luce “per effetto di un collegio peritale” di questo tipo?

Personalmente ho studiato a lungo la vicenda di cui si parla, ho studiato a lungo le modalità con cui è esplosa su Lancet e la trasformazione “umana” del medico inglese che l’ha sollevata fino al suo attuale ruolo di perito nei tribunali USA, ma non pretendo di avere l’autorità scientifica per dire la mia in un contesto come questo.

Vorrei solo far riflettere tutte le parti in causa che fin quando le cose resteranno così nel nostro paese: nessuna credibilità da entrambe le parti (comunità scientifica) vs (Collegi peritali) non ci sarà nessuna verità che potrà avere l’avallo di una autorità credibile. E i prezzi che continueremo a pagare come comunità saranno molto alti.

Il dibattito continuerà?

Ci saranno repliche dal movimento anti-vaccino e dai firmatari del comunicato? Mai perdere la speranza. Vedremo

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salvo fedele
Chi più sa… meno crede

pediatra a Palermo; mi piace scrivere, ma cerco di non abusare di questo vizio per evitare di togliere tempo al… leggere (╯°□°)