Il Trono di Spade:

cinque modi in cui la realtà è peggio della fantasia

Monica Cainarca
5 min readApr 21, 2015

[Spoiler alert: rivela trame fino alla quarta stagione.]

LA PRIMAVERA STA ARRIVANDO. E finalmente, è arrivata anche la quinta stagione de Il Trono di Spade, un programma tanto discusso per i suoi drammatici colpi di scena quanto per la sua violenza brutale, in particolare contro le donne.

Ma anche le peggiori crudeltà del perfido re Joffrey Baratheon sono nulla se paragonate all’orrore, alla violenza e alla barbarie della vita in molti Paesi del mondo. Così, mentre i fan della serie televisiva si tuffano di nuovo con entusiasmo nel suo fantasioso e turbolento mondo medievale, diamo uno sguardo a come Westeros regge il confronto con il mondo reale.

1. Esecuzioni

Il Trono di Spade inizia con la scena dell’esecuzione di un disertore, giustiziato dal Lord di Grande Inverno, Ned Stark. Ma nessun personaggio è mai al sicuro nei Sette Regni e anche il povero Ned dopo qualche episodio sarà decapitato dal dispotico re Joffrey.

A parte l’esecuzione di Ned, Westeros è una passeggiata in confronto alle 2.466 condanne a morte in tutto il mondo nel 2014, il 28% in più rispetto al 2013. L’aumento è dovuto soprattutto a Egitto e Nigeria, ma è la Cina la nazione con il maggior numero di esecuzioni in totale.

I moderni metodi di esecuzione più diffusi includono l’iniezione letale e l’impiccagione, mentre la decapitazione è ancora usata in Arabia Saudita.

La pena di morte è la negazione definitiva dei diritti umani, ed è per questo che stiamo lavorando per abolirla.

Firma l’appello per Moses, in attesa di esecuzione in Nigeria

2. Tortura

Strappare unghie, inscenare finte esecuzioni, infliggere umiliazioni. Può sembrare la lista degli impegni quotidiani del personaggio di Ramsey Bolton, ma sono anche metodi di tortura realmente usati dalla polizia e dall’esercito in Paesi come la Nigeria e il Messico.

Scosse elettriche, violenze sessuali e denti strappati con le pinze sono pratiche comuni in Nigeria, dove migliaia di persone sono torturate per mano della polizia e dell’esercito. Molti commissariati di polizia hanno anche “stanze della tortura” e agenti che ricoprono in via informale la carica di “addetto alla tortura”.

In realtà, le scene di tortura de Il Trono di Spade potrebbero aver toccato un nervo scoperto. Nel Regno Unito, quasi una persona su tre nei sondaggi pensa che la tortura possa essere giustificata in alcuni casi.

La tortura è barbarica, disumana e non è mai giustificata, in nessun caso.

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3. Violenza contro le donne

Il Trono di Spade ha ricevuto critiche per come raffigura le donne e la violenza sessuale. Le donne della serie tv sono spesso stuprate, costrette alla schiavitù sessuale o sottoposte ad altre forme di violenza di genere.

Molte delle protagoniste femminili si ritrovano vendute o costrette a sposarsi. Nei primissimi episodi, il fratello di Daenerys Targaryen la costringe a sposarsi per realizzare le sue ambizioni personali.

La situazione dei diritti delle donne non è molto migliore nel mondo reale. La violenza contro le donne continua a essere un fenomeno tipico di ogni conflitto, ma non si limita alle situazioni di guerra.

In Algeria e Tunisia, le leggi consentono a un uomo accusato di stupro di evitare il carcere sposando la ragazza che ha stuprato, se è una minorenne.

Non si conosce la vera diffusione dei matrimoni forzati, ma uno dei Paesi dove sono ancora diffusi è la Somalia. All’inizio di quest’anno, abbiamo pubblicato testimonianze agghiaccianti di donne e ragazze somale disabili costrette a sposare uomini più anziani e/o violenti:

«Avevo 13 anni. La mia famiglia ha deciso di darmi in sposa a un uomo, ma mi sono ribellata e sono scappata. Hanno mandato uomini forti a cercarmi. Mi hanno preso, mi hanno legato le braccia e le gambe e mi hanno sbattuto in una stanza con l’uomo che avrei dovuto sposare. Da allora mi ha picchiato ogni giorno».

Ma le donne e le ragazze stanno reagendo. Le organizzazioni di donne che difendono i loro diritti umani in Afghanistan continuano a portare avanti con coraggio il loro lavoro, nonostante minacce, attacchi e assassinii.

4. Sorveglianza

Foto: HBO / Sky Atlantic

Nella capitale di Approdo del Re non si può dire niente che sfugga alle spie di Littlefinger, i cosiddetti “uccellini” che sussurrano alle orecchie di Varys.

Le spie di oggi non hanno “uccellini”, ma programmi di sorveglianza di massa delle comunicazioni online e telefoniche, come Dreamy Smurf, usato dall’agenzia di intelligence britannica GCHQ per attivare i telefoni cellulari che sono spenti e usarli come cimici.

Abbiamo portato in tribunale le agenzie di spionaggio del governo britannico, GCHQ, Mi5 e Mi6, denunciandone le pratiche di sorveglianza indiscriminata, e abbiamo vinto. La storica sentenza dimostra che lo spionaggio di massa su scala industriale è illegale, una violazione dei nostri diritti alla privacy e della nostra libertà di espressione.

5. Armi chimiche e altri crimini di guerra

Il mondo medievale de Il Trono di Spade è una brutale zona di guerra con attacchi sui civili, terribili armi chimiche (il cosiddetto “altofuoco”) ed eserciti di schiavi formati da bambini rapiti, per non parlare dei draghi…

Il 2014 nel mondo reale è stato un anno catastrofico per i civili nelle zone di guerra. Certo, non abbiamo trovato prove dell’uso dei draghi come arma, ma abbiamo denunciato violazioni delle leggi di guerra in almeno 18 Paesi.

In Siria abbiamo raccolto testimonianze di civili che sono stati vittime di attacchi con gas al cloro che tra l’altro hanno causato la morte atroce di un’intera famiglia, inclusi tre bambini piccoli.

Non lasciare che la vita reale faccia concorrenza a Il Trono di Spade. Unisciti a noi per difendere i diritti umani in tutto il mondo.

(Basato sull’articolo di Anna Neistat, responsabile della ricerca per Amnesty).

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Monica Cainarca

Translator, editor, dreamer • formerly translator and editor for Medium Italia