Ultima Generazione sta sbagliando?

Le campagne degli attivisti climatici sono controproducenti?

Mondo in Frantumi
4 min readApr 2, 2023
Un gioco di freccette: nessuna delle tre freccette rosse né delle tre freccette rosse ha centrato il bersaglio.

Degli attivisti di Ultima Generazione e delle loro tattiche, in particolare degli attacchi a base di vernice (lavabile) contro opere d’arte e monumenti, si parla ormai da un po’.

Qualche mese fa, ad autunno 2022, pur comprendendo le loro ragioni avevo espresso scarsa fiducia nell’efficacia di questo tipo di azioni:

A febbraio 2023, l’invito ad un incontro di conoscenza online aveva rafforzato il mio rispetto per la consapevolezza degli attivisti circa la grave crisi climatica in corso e l’inerzia generale delle nostre società, ma i miei dubbi sulle loro modalità di protesta non si erano dissipati del tutto:

I fatti, a quanto sembra, mi stanno dando ragione.

Volete un assaggio della reazione pubblica all’ultima azione di Ultima Generazione, cioè la vernice nera versata nella fontana della Barcaccia a Roma?

Eccoli i commenti, freschi freschi da LinkedIn:

Commenti: “Che pena. Abbiamo delle opere e questi li imbrattano. Gli tolgo la cittadinanza italiana”. “Talmente imbecilli da non capire nemmeno che lavabile non significa che si lava via, ma che si può lavare se si sporca. Ma questi diversamente intelligenti sarebbero quelli che hanno capito tutto sul clima?”. “Ma chiamateli con il loro vero nome… cagac…o”. “Senza senso protesta a vuoto e distruttiva”. “Io li prenderei a cinghiateb” (sì la b non è un refuso). “Inacccetabile!” (sì, scritto così).

Che il blitz degli attivisti non abbia riscosso tutto questo sostegno è dir poco!

Ci sono anche interventi un po’ più articolati, ma sempre molto critici, come questo ad esempio:

Commento: “Interessante protesta ma in questo modo cosa hanno risolto? Finiscono in TV, se la prendono con i più grandi con i politici dicendo che non fanno niente per contrastare i cambiamenti climatici (come se l’Italia che conta per 1% a livello globale di emissioni potesse fare qualcosa) parlano sempre dei soliti problemi propinando sempre le solite frasi ad effetto piene di parole pesanti come collasso, catastrofe…”, va avanti così ma lo spazio per l’alt text è finito, scusatemi!

E questo non è niente rispetto alle reazioni agli atti dimostrativi di Ultima Generazione a Firenze, dove un paio di settimane fa gli attivisti si sono scontrati (letteralmente) con il sindaco Dario Nardella:

Testo molto lungo, sono costretto a condensare il commento, scusatemi: l’utente dice che gli attivisti mettono in cattiva luce il movimento ambientalista, e che il sindaco Nardella ha fatto benissimo a bloccarli.

All’indignazione del post fa eco quella dei commenti, che non si fanno attendere:

Riassunto di due commenti: il primo chiede 3 anni di galera per queste azioni, il secondo rincara la dose e ritiene che gli attivisti siano mossi più da una forma di esibizionismo che dalla preoccupazione per il clima.

Qualche intervento a favore di Ultima Generazione in realtà c’è, come questo:

Riassunto del commento: le politiche adottate a Firenze e in Toscana sono inadeguate contro la crisi climatica, a politici come Nardella non interessa del futuro e le proteste fatte con “i giusti modi” sono rimaste inascoltate, ecco perché gli attivisti devono ricorrere a mezzi come questi.

Ma in generale il tenore dei commenti è decisamente negativo.

Dal canto suo, visti i due comunicati rilasciati a seguito dei due episodi, Ultima Generazione non sembra intenzionata a fermarsi:

Ma data l’accoglienza negativa, viene da chiedersi se questa sia la strada giusta.

Ora come ora, gli unici effetti tangibili sembrano essere una percezione sempre più negativa degli attivisti e del loro operato, politici pronti a promettere misure severe, e poco altro: del risveglio delle coscienze di cui ci sarebbe bisogno per cambiare rotta sul clima neanche l’ombra, o quasi.

Ultima Generazione sta sbagliando?

Oppure sono le nostre società ad essere ormai perdute, incapaci di scuotersi anche di fronte a gesti eclatanti resi necessari proprio dalla sua stessa apatia?

Esistono forme di protesta e azione per il clima più efficaci e allo stesso tempo più accettabili alla maggioranza dei cittadini italiani e non solo?

Da un lato è certo comodo restare seduti e criticare, ma dall’altro verrà presto il momento di tirare le somme e trarne le dovute conclusioni, perché il Pianeta va a fuoco e milioni di persone soffrono ogni giorno, e se gli errori vanno corretti, l’inazione non può essere l’alternativa.

Se vi va, ci troviamo anche sul blog Mondo in Frantumi :)

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