Il medico del paese

guiboss
L’arte del narrare paesaggi
4 min readAug 28, 2016

Intervista a Rocco Perrone, sindaco di Sasso di Castalda

Una veduta dall’alto del borgo di Sasso di Castalda

Un medico lucano con la passione per gli sport di montagna. Almeno a giudicare dai suoi progetti di sindaco: corsi di sci nei programmi scolastici delle scuole, una pista sintetica per sci di fondo in paese, un sistema di sentieri per il trekking e perfino un ponte tibetano. Ma andiamo con ordine.

Rocco Perrone (ph. Melandronews)

Rocco Perrone è un medico gastroenterologo, che lavora in realtà nei laboratori di analisi, sposato con un medico, padre e marito (“Più padre che marito, a dire il vero…”) dedito alla politica, o meglio all’amministrazione nel suo paese d’origine. Parla con passione e senza esitazioni delle sue idee, del suo impegno.

“Dopo gli studi universitari al Nord, sono tornato qui e ho deciso di impegnarmi per la mia comunità. È una missione, più che un lavoro”.

U Sàsse, come viene chiamato questo borgo lucano di poco più che 800 anime, arroccato sopra la valle del Melandro, nato attorno all’anno Mille, è un luogo di sperimentazioni. Come molti borghi da queste parti. I sindaci hanno idee e spesso riescono a realizzarle. Anche idee curiose, per rilanciare l’economia attraverso il turismo e le specificità locali.

Impianti di sci sul Monte Pierfaone, 1737 mt

Ci parli dello sci, che sembra essere una sua passione.

“Il nostro territorio è variegato e comprende gli impianti sciistici del monte Pierfaone. Qualche tempo fa ho proposto alle scuole di inserire nei programmi formativi anche le lezioni di sci per gli alunni. Ciò avrebbe aiutato l’economia dei gestori degli impianti, avrebbe insegnato qualcosa ai ragazzi e avrebbe fatto funzionare meglio tutta la catena dell’indotto. Ma sa chi furono i più restii a sposare questo progetto? I maestri di sci. Così non se ne fece nulla”.

Ma lei, signor sindaco, non demorde e se lo sci non si fa d’inverno si fa d’estate, giusto?

“Esatto. Stiamo realizzando una pista da sci di fondo in paese. Si tratta di uno spazio poco più piccolo di un campo da calcio, in sintetico, per poterla usare d’inverno e d’estate indifferentemente”.

Bell’idea. Originale, senz’altro. Ma la montagna non è solo sci. Avete anche progetti per chi ama camminare?

“Abbiamo un sistema di sentieri tematici piuttosto ampio. Fra questi c’è il sentiero Frassati, di circa 20 chilometri. Piergiorgio Frassati è un beato a cui è intestato un sentiero in ogni regione d’Italia, una iniziativa del CAI. E poi abbiamo il ‘Sentiero della legalità’, intestato a Mimmo Beneventano, medico e politico ucciso dalla camorra nel 1980, sepolto qui a Sasso”.

Due immagini del ponte tibetano
Un’altra veduta del ponte

E se qualcuno digita il nome di Sasso su Google, fra le prime cose appare il progetto di un ponte tibetano. Di che si tratta?

“Lo abbiamo chiamato ‘Ponte alla luna’ ed è appunto un ponte tibetano lungo 300 metri che corre a 100 metri di altezza, percorribile a piedi in totale sicurezza, naturalmente imbragati. Un’altra attrattiva del nostro borgo”.

Borgo che inoltre ha un certo interesse geologico.

“C’è un fondale oceanico emerso, studiato da esperti di tutto il mondo che ora diventa un altro polo di attrazione, lo si può ammirare sempre sospesi su una passerella, tra il castello longobardo, il borgo e la vallata. Inoltre una serie di arredi urbani a tema, costituiscono un percorso lungo le strade di Sasso, con segnali e pannelli esplicativi. Una visita didattica, diciamo”.

U Sàsse di notte

Un borgo posto naturalmente fra cielo e terra, quindi, dove tutto si guarda dall’alto e dal basso insieme, come recita la frase sul sito ufficiale della pro loco Il Nibbio:

“Sasso di Castalda, non troppo in alto né troppo in basso, ma sospeso in aria quel che basta per credere di toccare il cielo.”

Appuntamento a mezz’aria dunque.

Scritto per l’associazione Il Vagabondo. Progetto “L’arte di Narrare i Paesaggi” per Funder35

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