Strumenti digitali per pianificare le città di domani: il caso di Barcellona
Come la città spagnola sta usando una piattaforma digitale per pianificare gli interventi verso il modello delle 15 minutes city.
Conversazione con Fernando Cucchietti, ricercatore del Barcelona Supercomputing Center — Centro Nacional de Supercomputación (BSC-CNS)
Barcellona sta lavorando per adottare il modello delle 15 minutes city con lo scopo di aumentare la qualità della vita dei suoi abitanti e migliorare al tempo stesso la sostenibilità. Il concetto è semplice: se non hanno bisogno di spostarsi per lunghi tratti per tante piccole necessità di ogni giorno, le persone possono essere più libere, e al tempo stesso è possibile ridurre parte del traffico inutile, le emissioni, e migliorare le piccole economie all’interno dei quartieri.
Per raggiungere questo scopo, in questa fase la città sta lavorando alla valutazione del comportamento delle persone, per capirne le abitudini, le esigenze legate alla routine quotidiana. In particolare, si valuta quanto vivono lontano dai luoghi e dai servizi che utilizzano di più, con lo scopo di cercare di ricollocare le infrastrutture o crearne di nuove, nei posti dove possono avere un maggiore impatto. Esempi di servizi e infrastrutture possono essere una biblioteca o una fermata della metro, o nei casi più complessi anche scuole o ospedali.
Pianificare, con il digitale
Qui entra in gioco il nostro lavoro. Creiamo delle simulazioni attraverso una piattaforma, una vera e propria versione digitale della città, in cui possiamo avere visione delle abitudini delle persone e misurare l’impatto dei diversi interventi sulla loro qualità della vita. Abbiamo realizzato questa piattaforma in collaborazione anche con l’Università di Bologna e con CINECA, che ne stanno realizzando una analoga.
L’implementazione della 15 minutes strategy a Barcellona per noi è un caso pilota per usare questa piattaforma come strumento a supporto della pianificazione urbana. La piattaforma ci aiuta a misurare preventivamente i benefici che possiamo ottenere con ogni intervento di grandi dimensioni, come creare un nuovo parcheggio o persino un ospedale, o di piccola entità, come la chiusura di una strada, o il recupero di un’area verde.
Le simulazioni ci aiutano a misurare l’impatto potenziale di ognuno di questi interventi, attraverso metriche come la qualità della vita, l’efficienza energetica, il costo degli affitti, l’impatto demografico sul quartiere e il numero di persone che ne trarrà dei benefici. Sulla base di queste simulazioni riusciamo a fare delle previsioni piuttosto accurate, che altrimenti sarebbero molto difficili da fare, e che possono aiutare la politica nel compiere le scelte migliori per lo sviluppo della città.
