20 Pensieri gonfiati del 22/2/2021.

Cosa abbiamo pensato nell’ultimo weekend calcistico.

Alessandro Giura
Palloni Gonfiati
9 min readFeb 23, 2021

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  1. Il 24 gennaio il Cagliari rinnovava il contratto a Di Francesco, da 18esimo in classifica con 14 punti. Il 19 febbraio dopo la sconfitta con il Torino è stato esonerato. In pratica in Sardegna hanno perso un mese di tempo in frecciatine reciproche con l’allenatore, restando nella stessa posizione di classifica con un solo punto in più mentre proprio il Torino, diretta avversaria per la salvezza, da quando è arrivato Nicola non ha perso nessuna delle ultime 5 gare e ora ha 5 punti di vantaggio. Rubando una battuta di Corrado Guzzanti su Renzi, Di Francesco è una persona che probabilmente non conosce la parola “auto-critica”, forse< credendo riguardi un problema alla macchina. Ribadisce spesso i suoi risultati ottenuti con Roma e Sassuolo, ma adesso dopo gli errori alla Samp sono seguiti quelli al Cagliari, due rose ricche ma che “il suo calcio” non portava oltre gli ultimi posti. Innegabilmente resta un allenatore interessante, ma che forse avrebbe bisogno di rilanciarsi partendo da un pelo più in basso, magari da una squadra ambiziosa in serie B. Un piccolo reset che potrebbe giovargli.

2. Restando in tema di allenatori, ve lo ricordate Jorge Sampaoli? Questo fine settimana è stato protagonista di una scena isterica dopo una decisione arbitrale avversa al suo Atletico Mineiro. Non ha resistito alla tentazione di “invadere” il campo per riempire di aggettivi l’arbitro il più vicino possibile, ed essere così espulso. Pare che a breve sarà il nuovo allenatore dell’Olympique Marsiglia, squadra e città che vantano un clima disteso quanto il suo temperamento.

3. Non spostiamoci dagli allenatori. In Premier League ci sono stati 3 interessantissimi confronti in panchina:

  • Klopp vs Ancelotti: Carlo Ancelotti è il primo allenatore dell’Everton a vincere ad Anfield dalla stagione 1999–00. Su 6 confronti contro Jurgen Klopp ne ha persi solo uno.
  • Moyes vs Mourinho: con la vittoria del West Ham sul Tottenham per 2–1, David Moyes ha battuto in carriera Mourinho per la prima volta. L’allenatore portoghese ci ha tenuto a sottolineare dopo l’ennesima partita persa come comunque i suoi metodi di allenamenti non sono secondi a nessuno.
  • Guardiola vs Arteta: lo scontro tra allievo e maestro, se così possiamo dire, non ha regalato sorprese. L’1–0 di misura sta molto stretto al City.

4. Con la già citata vittoria del West Ham nel derby con gli Spurs si fanno concrete possibilità di ambire ad un posto in Champions League per gli Irons, in virtù dell’attuale quarto posto in classifica. La banda di Moyes è molto affiatata, come fanno ben vedere l’esultanza al gol di Lingard e il conseguente meme.

5. Da quando Tuchel siede sulla panchina del Chelsea ha messo a posto la difesa, che veniva da un solo gol subito in 5 gare. Poi è arrivato Takumi Minamino a farla sedere per terra.

6. Quante squadre di alto livello possono dirsi capaci di non segnare per 574 minuti? Poche credo, ma di sicuro gli scozzesi dell’Aberdeen. Questo fine settimana il gol di Hendry al primo pallone toccato ha messo fine a questa lunga astinenza e permesso ai suoi di battere il Kilmarnock. Ovviamente solo per 1–0, sia mai.

7. I turni vicini alle partite di Champions spesso regalano gravosi scivoloni da chi non ce lo aspettiamo. Chi si immaginava che il PSG dopo la prestazione al Camp Nou sarebbe incappato in una netta sconfitta casalinga per 2–0 contro il Monaco di Niko Kovac? In realtà non sarebbe una novità: i monegaschi erano usciti vincitori anche nella gara di andata per 3–2. Protagonista del match il 20enne Sofiane Diop, autore del primo gol. Lui e i suoi compagni dopo la gara hanno potuto esultare anche per la concessione di due giorni di ferie come premio da parte dell’allenatore.

8. Tra l’altro nel weekend si affrontavano le due squadre precedentemente allenate proprio da Kovac. L’Eintracht Francoforte ospitava il Bayern Monaco. E anche qui c’è stata la sorpresa con i padroni di casa che hanno battuto gli avversari freschi di titolo iridato. Questo risultato ha riaperto una Bundesliga che sembrava tranquillamente indirizzata, e ora il Lipsia è a soli 2 punti di svantaggio dai bavaresi.

9. In Bundesliga questo weekend ha avuto luogo il festival del gol pazzesco. Il gol in mezza rovesciata da Erling Haaland lo avrete sicuramente già visto. È clamoroso. Ancora di più se pensiamo che un gesto del genere è stato eseguito da un energumeno alto 1.94, seppur abbia già dato prova della sua clamorosa agilità.

L’Haaland-mania che ha caratterizzato la settimana vi avrà sicuramente già fatto vedere il suo gol sui vostri schermi. Ma il suo gesto non è stato l’unico a far balzare i telespettatori. Marcel Sabitzer ha sfoderato dal suo arco un tiro assurdo per potenza, distanza e traiettoria.

Ma anche Amin Younes non è stato da meno, battendo Nuer con una mina siderale sotto l’incrocio dei pali. Ve lo ricordate Younes in Italia? A Napoli non ha mai avuto molte opportunità per esibirsi con certi colpi.

E pochi minuti prima stava per segnare da oltre il centrocampo. Gli fosse riuscito il discorso sul gol di giornata non ci sarebbe. E invece tra queste reti gonfiate scegliere la più bella è particolarmente difficile.

10. Ma oltre a gol clamorosi in Germania c’è stato anche un errore che sarebbe sicuramente finito nella rubrica sul calcio internazionale di Mai dire Gol. Niklas Lomb, portiere del Bayer Leverkusen, “è andato col liscio”.

11. Luis Muriel in questa Serie A è probabilmente il giocatore che suscita più vibrazioni ogni volta che tocca palla. Ci sta abituando a tirare fuori dal suo cilindro giochi di prestigio palla al piede sempre più pazzeschi. Le difese sono in apprensione ad ogni suo controllo. Contro il Napoli è stato devastante. Ha partecipato in maniera decisiva ai primi tre gol dei suoi. A Bergamo la “Papudance” è pronta per essere dimenticata.

12. Romelu Lukaku non aveva poi bisogno di così tante motivazioni per dimostrarsi il miglior attaccante della Serie A, ma l’ultimo derby di Coppa Italia giocato lo deve aver caricato a molla. Il suo duello con Romagnoli era sulla carta già segnato, lui ha fatto in modo che non esistesse proprio confronto. È una presenza “pivotale” per l’Inter. L’uomo su cui c’è garanzia di appoggio per ripartire verso la porta tutti assieme. Il comandante che decide di partecipare alla prima linea d’attacco. I suoi gol contro Lazio e Milan sono molto simili, ricordano per potenza e distruzione la mandria impazzita in “Jumanji”. La vittoria dell’inter è stata totale e collettiva, non si può trovare un giocatore che abbia steccato. Ma è più sua che degli altri. Salvo disastri, il condottiero che riporterà Milano in alto sarà lui.

13. Lo spasimante Zlatan invece esce malconcio da questo derby, forse più lui dei suoi compagni. La sconfitta è netta, forse eccessiva nel punteggio. Se da una parte Lukaku si è fatto trovare pronto a caricarsi il peso dell’attacco nerazzurro, Ibra non lo è stato. Il Milan ha preferito giocare molto su di lui, cercandolo in alcuni casi troppo ostinatamente e quando c’erano opzioni migliori, sopratutto con il gioco aereo non curante del duello alla pari che lo avrebbe coinvolto con De Vrij e Skriniar. Ho avuto la sensazione che bisognasse a tutti i costi passare da lui per segnare. Una cosa non necessaria visto che il Milan è la squadra che mandato in gol più giocatori di tutto il campionato. E questo non solo dal derby, ma da quando è rientrato dal lungo infortunio. Ecco una cosa su cui deve lavorare Pioli per non perdere il tesoretto di punti per la Champions accumulato fino a qui.

14. In Svizzera durante Zurigo-Sion c’è stata un’inattesa invasione di campo. E non da parte di qualche tifoso deciso a violare le norme anti pandemiche, ma bensì da un cane. E non un cane qualunque, bensì il cane del presidente dello Zurigo Ancillo Canepa, che si è dovuto scomodare dalla tribuna per fargli abbandonare il campo.

15. Facciamo un paio di pensieri in Olanda, dove il PSV Eindhoven ha battuto per 3–1 in rimonta il Vitesse grazie ad una doppietta di Mario Gotze. Si, quel Mario Gotze che decideva il Mondiale 2014. Ci si era quasi dimenticat del suo trasferimento in Olanda, complice anche il fatto che non ha giocato granché fin qui. Anche perché a rubargli la scena c’è sempre quel mago che è Zahavi. Lo sapevate che le sue grandi giocate in Cina gli hanno permesso di essere soprannominato “re del Yuexiushan”?

16. Sempre nei Paesi Bassi è andata in scena la gara tra Ajax e Sparta Rotterdam, terminata 4–2. Protagonisti del match con una doppietta a testa Haller e Gravenberch. Gravenberch, sì, ma non Ryan Gravenberch. Bensì suo fratello maggiore Danzell, che gioca nello Sparta.

17. Se in Olanda l’Ajax è indirizzato verso il titolo, anche lo Sporting Lisbona è abbastanza tranquillo in Portogallo, visti i 10 punti di vantaggio sulla seconda. La lotta per un posto in Champions potrebbe dunque essere più entusiasmante, anche grazie allo Sporting Braga che sta tallonando il Porto per il secondo posto. Nella vittoria per 4–2 al Toledo ha trovato una doppietta Lucas Piazon, un grande talento inespresso. Ve lo ricordate forse? Ci avevate scommesso al fantacalcio quando arrivò al Chievo nel freddo gennaio 2019? Si è trasferito da poco al Braga dal Chelsea. Prima che ve lo chiediate, no, non è stato un possibile vettore della variante inglese: fino al giorno prima giocava già in Portogallo, in prestito al Rio Ave.

18. Dunque in Italia l’Inter è forse scappata. In Inghilterra il City lo ha già fatto. I Campioni di Portogallo e Olanda sono questioni già decise. In Bundesliga e in Francia invece la situazione è apertissima. E in Spagna? Se vi ricordate l’Atletico Madrid aveva 10 punti di vantaggio sul Real Madrid l’ultima volta che gonfiavamo pensieri. Quel vantaggio dopo l’ultima sconfitta con il Levante si è ridotto a 5 punti. E domenica prossima sapete che partita c’è? Eh si. Proprio il derby madrileno, il più importante dai tempi delle finali di Champions League. I colchoneros hanno comunque ancora una gara da recuperare, ma se dovessero perdere questa Liga per mano di avversari così balbuzienti sarebbe una delusione cocentissima per tutti i i suoi tifosi, che già ne hanno vissute.

19. Era da un po’ che Alexander Isak cercava di portarsi a casa il premio di Most Pallone Gonfiato della settimana. Con la tripletta realizzata nel 4–0 della Real Sociedad al Deportivo Alaves ci è riuscito. L’attaccante svedese a 21 anni è il più giovane a realizzare una tripletta in Liga. Sta viaggiando ad un ritmo gol impressionante ultimamente, con 8 gol nelle ultime 6 gare. Mi piange il cuore al pensiero che il Borussia Dortmund non ha avuto molta pazienza con il suo talento. Se l’avesse avuta ora formerebbe con Haaland una coppia nordica pronta a sbaragliare l’Europa come i Vichinghi intorno all’800 d.C.

20. Come ultimo pensiero vi consigliamo di essere audaci nella vita come Amin Younes.

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Alessandro Giura
Palloni Gonfiati

Studente di scienze della comunicazione a UniTo. Editor e Copywriter. Scrivo su Palloni Gonfiati e Ultimo Uomo. Conduco il podcast Britannia.