Palloni Gonfiati: #2 Remo Freuler

Stiamo davvero sottovalutando Remo Freuler?

Alessandro Giura
Palloni Gonfiati
5 min readJan 6, 2021

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Gettyimages/Marco Bertorello

Domenica si è giocata la partita fra Atalanta e Sassuolo, due fra le squadre più propositive della Serie A, la partita è finita 5–1 dominata dall’inizio alla fine dalla Dea. La fascia da capitano atalantina è finita di nuovo, dopo essere stata sfilata a Gomez dopo la lite con Gasperini, sul braccio di uno dei pretoriani dell’allenatore piemontese il centrocampista Remo Freuler. Nella prima partita del 2021 ha sfornato due assist, di cui uno geniale di tacco per il secondo gol di Zapata, come a voler esaltare la scelta dell’allenatore di promuoverlo capitano per l’ennesima volta. La sua attitudine nel portare a casa sempre buone prestazioni è uno tra gli ingredienti che lo hanno fatto diventare il centrocampista più utilizzato da Gasperini, anche se da quest’anno sembra aver aggiunto una maggiore pericolosità offensiva, collezionando già 3 assist e 1 gol. La maggiore propensione offensiva è probabilmente data dall’assenza di Gomez che insieme a Ilicic nelle stagioni precedenti avevano il monopolio della manovra offensiva, essendo i giocatori più creativi della squadra. Ora la “nuova Atalanta” sembra aver una gestione più democratica dell’aspetto offensivo portando più giocatori vicino l’area di rigore sfruttando le loro diverse caratteristiche tecniche e fisiche in base all’avversario da affrontare.

Al minuto 2’ degli highlights si vede il pareggio di Freuler che dimostra la sua reattività recuperando il pallone su Rabiot passivo e distratto. Il gol arriva con un tiro potente di destro che punisce la cattiva posizione di Szczesny.

Freuler a 28 anni è ancora un centrocampista in piena crescita ma questo processo è partito da lontano, a Lucerna nel 2014 sotto la supervisione di Markus Babbel, ex difensore del Liverpool, allora allenatore della squadra svizzera e proseguito a Bergamo a partire dal 2016. Il suo acquisto per 1,5 milioni di euro passò sottotraccia, un po’ come la sua carriera e un po’ “Perché le persone non prestano attenzione a chi non gioca nel Basilea e nello Young Boys” Secondo David Lemos, giornalista di RTS e commentatore ufficiale della Nazionale Svizzera, intervistato dalla BBC. “Freuler -aggiunge Lemos- è sempre stato fuori dai radar non faceva nemmeno parte della rosa under 17 che vinse il Mondiale nel 2009. Non è un centrocampista brillante, ma incredibilmente affidabile e preciso. È un lavoratore instancabile, uno di quelli che non noti, ma che è coinvolto in quasi ogni mossa”. È una descrizione che calza quasi alla perfezione e la BBC, prima della sfida di ritorno con il Liverpool in Champions, si chiede nel pezzo “è il centrocampista più sottovalutato d’Europa?” non credo, ma sarebbe bello se fosse veramente così. Non trovando molte interviste, se non nel canale YouTube dell’Atalanta, si conosce poco del suo passato, tranne che è molto legato al numero della sua maglia, la 11, perché la portava suo padre da calciatore e che il suo giocatore preferito da bambino era Fernando Torres. Quando invece parla di Atalanta nei post partita è sempre molto deciso e obiettivo alzando il livello di concentrazione nei momenti chiave come nell’intervista a Sky il 25 luglio dopo Milan — Atalanta: quando gli viene chiesto della fase finale di Champions League da affrontare per la prima volta risponde “Sono tre gare secche e noi in gara secca possiamo battere chiunque. Se ci crediamo? Sì, altrimenti non andremmo nemmeno a Lisbona” Dichiarazione quasi profetica, l’Atalanta arrivò a pochi minuti dalla semifinale beffati nei minuti finali dal PSG.

La sua propensione al sacrificio ed affidabilità si vedono anche in contesti più complicati, ad esempio nella partita contro la Juve, nel climax del conflitto fra Gasperini e Gomez, il nazionale svizzero ha fornito una prestazione di grande sostanza in pieno stile Remo Freuler. L’ingresso di Gomez nella partita ha portato un playmaking più aggressivo e creativo necessario per raggiungere il pareggio, rispetto a quello meccanico visto in sua assenza. Nel postpartita Freuler ha dichiarato in modo lineare “Alla fine potevamo vincere ma potevamo anche perdere, quindi, credo alla fine il pari sia giusto” Sul suo gol invece dichiara divertito: “Un gran gol, dico sempre che faccio solo gol belli contro le grandi squadre ma va bene così”, Dichiarazione che esprime sia la sua umiltà che la sua obiettività.

La heatmap di Freuler contro la Juventus descrive il gran momento fisico con una crescista esponenziale della copertura delle zone del campo nel secondo tempo rispetto al primo. In totale quella partita ha giocato 97 minuti fornendo 12 passaggi riusciti sulla 3\4 secondo solo a De Roon. Fonte: report statistico Juventus-Atalanta/Sito ufficiale Serie A

L’affidabilità del centrocampista svizzero si nota anche dai suoi numeri: 180 presenze tra Serie A, Coppa Italia e competizioni europee hanno prodotto 18 gol e 21 assist con la Dea, ottenuti grazie alla sua intelligenza calcistica e dalla buona tenuta psico-fisica ponendolo come uno dei migliori centrocampisti box-to-box del campionato italiano. Se prima di questa stagione la sua caratteristica principale era quella di essere il principale riferimento nella costruzione del gioco nella zona centrale del campo, confermato anche in questa stagione dal primato alla voce passaggi corti completati x90 min (49,5), ora è riuscito ad aggiungere una maggiore capacità di rifinitura raggiugendo in 11 partite la media assist più alta in carriera e una migliore occupazione dei cosiddetti half-space. Dal punto di vista tattico, Gasperini lo utilizza come uno dei vertici del rombo creato durante la costruzione dal basso da parte di uno dei centrali laterali e in fase di aggressione spesso marca uno dei centrocampisti centrali nel rispetto delle marcature a uomo a tutto campo dell’Atalanta. Il suo prezioso acume tattico si vede anche in alcune situazioni a palla lontana, ad esempio se uno dei centrali avanza in zona offensiva lui indietreggia occupando il posto lasciato libero in difesa. Le doti di interditore non sono eccezionali, è il primo per dribbling subiti x90 min tra i giocatori dell’Atalanta (1,6) ma compensate dalla sua resistenza e dalla posizione in campo, è il secondo per contrasti tentati dietro solo a Romero, con 3,5 x90 min. vincendone 1,6 x90min. Il gioco aereo è praticamente assente, ma riesce comunque a imprimere la sua presenza in campo come equilibratore della manovra. Questa sua grande capacità è amplificata dal lavoro quasi simbiotico con De Roon.

La sorprendente Atalanta di questi anni ha sempre avuto dei protagonisti ben delineati: la grande aggressività di De Roon e dei difensori, la visione di gioco di Ilicic e Gomez, lo strapotere fisico di Zapata e la resistenza inesauribile di Hateboer e Goesens. Questa eccessiva caratterizzazione degli attori principali dell’Atalanta ha lasciato in disparte il gioco essenziale e pulito prodotto da Freuler, lo svizzero è il classico giocatore che non si nota in campo, ma quando non c’è la sua assenza, paradossalmente, si nota. Se si vuol fare un confronto con il suo compagno di reparto, De Roon il dislivello non è così marcato, forse l’olandese ruba più l’occhio con interventi aggressivi, sempre al limite del fallo e con una mole maggiore tiri da fuori area ma il nazionale svizzero si fa apprezzare nelle piccole cose che se sommate sono vitali per l’equilibrio di gioco. Non sarà il centrocampista più sottovalutato d’Europa, ma forse il centrocampista più prezioso per l’Atalanta sì.

di Marco Alesiani

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Alessandro Giura
Palloni Gonfiati

Studente di scienze della comunicazione a UniTo. Editor e Copywriter. Scrivo su Palloni Gonfiati e Ultimo Uomo. Conduco il podcast Britannia.