Palloni Gonfiati: week 4

5 palloni gonfiati ogni fine settimana. Terzo weekend di settembre.

Palloni Gonfiati
Palloni Gonfiati
6 min readSep 21, 2021

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Questo fine settimana è la Francia a gonfiare palloni, con ben 3 galletti tra i 5 calciatori di cui leggerete qui sotto. Per tutte le età poi: c’è chi è giovanissimo con tutto da dimostrare, chi è pronto ad un livello più alto e infine chi è più avanti con l’età ma sta vivendo una seconda giovinezza. E c’è anche il primo portiere gonfiato.

Anthony Modeste • Colonia
Correva la stagione 2016/17. Il Colonia disputava una stagione da quinto posto in classifica trascinato dai 25 gol di Anthony Modeste, che lo portavano a 40 gol in due stagioni con i Geißböcke. L’estate dopo l’attaccante nato a Cannes già 29enne si è fatto attrarre dalla ricca offerta del Tianjin Quanjian. Dopo appena un anno ha fatto il percorso inverso e nel frattempo il Colonia era retrocesso in ZweiteLiga. Il come sia tornato è una storia strana, visto che è praticamente scappato in Germania e ha firmato a zero con il suo ex club (che aveva appena incassato 35 milioni dalla sua cessione) nonostante fosse ancora legata alla società cinese con un contratto a 7 cifre per altri 2 anni e mezzo. Lui ha commentato con un “soldi che avrei comunque perso” e ci ha visto lungo visto che oggi il Tianjin non esiste più. Ma questa vicenda l’aveva un po’ prosciugato dal punto di vista sportivo: nelle seguenti stagioni è sembrato sempre fuori forma, una fatica immensa a fare gol, tanti infortuni e un po’ di pigrizia. A gennaio della scorsa stagione fu anche mandato in prestito al St Etienne, 7 partite senza gol. Ormai era condannato all’etichetta di giocatore finito, invece in estate con l’arrivo di Baumgart in panchina le cose sono inaspettatamente cambiate. L’allenatore gli ha fatto ritrovare fiducia (“sta scommettendo su di me”) e la voglia di allenarsi. Di conseguenza sono tornati anche i suoi gol e il coro dei tifosi per lui. Con quello segnato domenica nell’1–1 contro il Lipsia siamo 4 gol in 5 partite.

Randal Kolo Muani • Nantes
Un nome che potreste aver già sentito in quanto associato a varie squadre importanti nell’ultimo calciomercato o magari per la spiacevole vicenda che lo vorrebbe presente in un video che ha causato qualche guaio al compagno di nazionale minore William Saliba. In realtà è meglio che lo conosciate perchè sembra poter diventare un attaccante fenomenale dopo buone stagioni a Nantes e l’Olimpiade appena disputata con la Francia. È la classica punta con il talento, la velocità e la spavalderia di volerli mettere sempre in mostra che gli consente di partire largo sull’esterno. Ma ha anche il fisico e la sensibilità con la palla per poter fare il centravanti classico. Vi lascio qui la compilation di highlights, ma se non vi basta anche il gol che ha segnato questo fine settimana nel 4–1 dei suoi contro l’Angers è un ottimo esempio per far capire quanto è forte. Un gol che combina sangue freddo e estetica, di quelli che fanno fare una pessima figura a tutti i difensori coinvolti. Primo controllo finissimo a pochi passi dalla porta, tocco di suola che fa cadere come birilli difensore e portiere. Arriva un altro difensore, che cade anche lui sulla sua finta. I tre a terra a questo punto sembrano dibattersi come presi da una crisi epilettica, mentre Randal continua a danzare tra loro per poi concludere sul primo palo. Purtroppo Muani non ci ha regalato l’esultanza di mimare un’iniezione al braccio urlando “Ho il ghiaccio nelle vene”. Forse l’unica cosa che manca per rendere questo gol più bello.

Pierre Kalulu • Milan
Uno dei difetti degli allenatori italiani è quanto poco si fidino nello schierare giovani promesse, invocando l’esperienza come fondamento per vincere le partite e usandola come facile scusa per le sconfitte quando manca. Stefano Pioli al Milan ha avuto un’inconsueta fiducia nei giovani della propria squadra, ma domenica sera nell’importante sfida a Torino con la Juve finita 1–1 ha fatto anche lui prevalere la prudenza. Con la fascia destra rimaneggiata dagli infortuni di Calabria e Florenzi, ha preferito schierare il centrale Tomori come terzino destro, piuttosto che il classe 2000 Pierre Kalulu. È sembrata da subito una pessima idea togliere un uomo di ruolo lì, dove il Milan costruisce molto, inceppando gli automatismi della manovra rossonera. L’infortunio di Kjaer nel primo tempo è forse venuto in suo soccorso , come il karma. Alla prima occasione in cui Kalulu è riuscito a crossare il Milan ha creato il primo pericolo alla Juventus. Nel secondo tempo la sua presenza ha migliorato la circolazione di palla dei rossoneri, che hanno costruito molto di più dal suo lato che da quello di Theo Hernandez, vista anche la sua buona capacità di cross. Kalulu ha addirittura avuto l’occasione per segnare e chiudere la gara, prodezza negata da una grande parata di Szczesny. Arrivato nell’estate 2020 dal Lione, il difensore francese si era fatto notare lo scorso anno in un momento di emergenza per infortuni mostrandosi sì acerbo, ma anche molto tecnico e sicuro del proprio gioco. Ha una grande capacità di recupero, anche su distanze molto lunghe. Molti suoi interventi difensivi appaiono come quelli di un giocatore molto esperto più che di un 21enne. Ed è anche quel tipo di difensore che cerca sempre di intervenire sulla palla più che cavarsela usando il proprio corpo. Ci sono ancora lacune con ampi margini di miglioramento, ma dopo sole 14 partite disputate in Serie A Pierre ha già dimostrato di essere affidabile anche in partite importanti. Sono sicuro che la prossima volta Pioli crederà in lui, invece di far prevalere la prudenza.

Yassine Bounou • Siviglia
Dopo una grande parata, i telecronisti spesso dicono “si è fatto ipnotizzare dal portiere”. Quando Oyarzabal si è fatto parare il rigore in Siviglia-Real Sociedad ho pensato che questa frase da gergo del mestiere possa incarnarsi in Yassine Bonou, portiere degli andalusi. Questa settimana ha dovuto fronteggiare quattro rigori in due partite tra Champions League e Liga. E ne è uscito indenne 3 volte. È vero, contro il Red Bull Salisburgo non ne ha parati (uno uscito largo, l’altro contro il palo seppur intuito) e in campionato è più Oyarzabal ad aver tirato centrale con sufficienza che lui ad avere l’intuizione. Ma la statistica rimane. Il portiere marocchino è stato il primo in grado di parare un rigore al talento basco.

Jesse Lingard • Manchester United
Settimana da paradiso, discesa negli inferi e ritorno in paradiso per Jesse Lingard. Sabato scorso contro il Newcastle si era intromesso tra i marcatori assieme a Cristiano Ronaldo e Bruno Fernandes nel 4–1 dei suoi. Al martedì di Champions League aveva invece regalato il gol di Siebatcheu con un retropassaggio sciagurato al 96esimo, condannando lo United ad un umiliante sconfitta contro lo Young Boys. Sono sincero, dopo questo errore mi è venuto da pensare che Lingard avrebbe fatto bene a restarsene al West Ham. In prestito al club di Londra era riuscito rivitalizzare la propria carriera dopo aver faticato a trovare posto in campo a Manchester. Credo sia un giocatore il cui talento può trascinare i compagni se messo in un contesto che lo esalti. Allo United tra i compagni il talento strabordava già da prima, figuriamoci con l’arrivo per niente in punta di piedi di CR7 (Sancho, Rashford e Greenwood sembrano già spariti). Non mi sembrava ci fosse proprio posto per Lingard e rischiasse di lasciare ancora affievolire il suo talento e la sua personalità. In pochi giorni mi ha ovviamente smentito. Domenica a tempo quasi scaduto ha trovato un gran gol con una rasoiata sotto l’incrocio, decidendo questa volta in senso positivo la partita dello United. Indovinate contro chi ha fatto questo gol. Si esatto, contro il West Ham. Gol dell’ex pallone gonfiato.

Un paio di altre cose gonfiate del weekend:

  • Sempre in West Ham-Manchester United, dopo il gol di Lingard gli Irons si sono visti assegnare un rigore a 90esimo inoltrato e la possibilità di pareggiare la partita. Moyes probabilmente non ha visto la finale degli Europei, e ha fatto entrare Mark Noble apposta per tirarlo. De Gea lo ha parato. Gli inglesi devono smetterla con sta cosa delle sostituzioni per i rigoristi.
  • Se credevate di aver già visto la peggior barriera piazzata su una punizione dal limite, quella del Bochum contro il Bayern Monaco è notevole.
  • Nel Nordderby di Zweite Liga tra Werder Brema e Amburgo ha segnato la punizione che sarebbe valsa l’1–1. Il Var è intervenuto per annullare la rete a causa della posizione di Weiser, che non ha rispettato la distanza dalla barriera mettendosi a disturbarla. Weiser dopo la gara ha ammesso che “non conosceva la regola”.
  • La punizione gonfiata della settimana l’ha segnata Ezequiel Barco dell’Atlanta United in MLS.
  • Settimana scorsa vi parlavo di Edouard e del suo cinico esordio contro il Tottenham. Sabato contro il Liverpool non è stato altrettanto freddo sotto porta.

A settimana prossima.

di Alessandro Giura

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