Papille — Menù 26 giugno 2020
Questo numero di Papille vi offre Primi Piatti che celebrano la cultura queer e l’abolizione della schiavitù, storie di giovani donne e il processo creativo di una direzione artistica condivisa. Nei Secondi ci dedichiamo al cinema e all’architettura, mentre i Contorni vi accompagnano in Africa. Il Dessert vi presenta uno strumento contro la disinformazione e la Caffetteria vi porta all’interno di un archivio delle ingiustizie che contribuiscono quotidianamente alla transfobia.
Giocando ai videogiochi queer
First Person Scholar, 24 giugno 2020
Betsy Brey dedica un articolo al libro Video Games Have Always Been Queer (Bonnie Ruberg, 2019), una pubblicazione che interpreta i significati queer anche per quanto riguarda titoli che apparentemente non lo sono. Si parla di rappresentazione, ma anche di come le modalità di interazione possono essere una forma di resistenza nei confronti delle strutture di potere e controllo. Con la fine di giugno, si conclude anche il mese dedicato al Pride: non c’è quindi modo migliore di iniziare luglio se non quello di dedicarsi alla lettura di questo libro.
Articolo in inglese
Hard Lads come importante fallimento
Radiator Design Blog, 21 giugno 2020
Robert Yang sviscera il contesto, le intenzioni e le tappe della produzione del suo gioco gratuito Hard Lads, ispirato da un video di un gruppo di ragazzi inglesi che a turno cercano di spaccare una sedia sulla schiena di uno di loro. Si parla di sessualità, di comunità queer, di Camp, di amore e di fallimento, di punto di vista e mascolinità.
Articolo in inglese
Quattro giochi per celebrare Juneteenth
Kotaku, 19 giugno 2020
Juneteenth è la celebrazione della liberazione e dell’emancipazione delle persone schiave negli Stati Uniti d’America e ricorre il 19 giugno di ogni anno. Per l’occasione, Ash Parrish ha selezionato quattro videogiochi in cui si trovano narrative legate alla schiavitù: dalla lotta contro il Ku Klux Klan in Red Dead Redemption 2 alla liberazione delle persone oppresse in Assassin’s Creed Freedom Cry, dal dialogo sul razzismo di Marcus e Horation in Watch Dogs 2 fino al personaggio di Grace Walker, donna e madre afroamericana in Wolfenstein: The New Colossus.
Articolo in inglese
La direzione artistica distribuita di What Remains of Edith Finch
GDC, 15 giugno 2020
In questo video registrato durante una sessione della track Art Direction Bootcamp durante la Game Developers Conference del 2018, Chelsea Hash (Giant Sparrow) racconta un processo di direzione artistica distribuita che rompe le gerarchie abituali dell’industria dei videogiochi. Anziché lasciare la visione in mano a una sola persona (art director), lo studio di sviluppo di What Remains of Edith Finch ha condiviso foto personali, suggestioni e materiali di riferimento fin dalle prime fasi di pre-produzione, trasformando il flusso di lavoro in una vera e propria attività curatoriale decentralizzata.
Video in inglese
Three Fourths Home: la tempesta per tornare a casa
Terebi Magazine, 24 giugno 2020
Elena Cortes Alonso esamina l’impianto narrativo di Three Fourths Home (BracketGames, 2015), un gioco dal carattere intimista che fa vestire i panni di Kelly, una giovane donna che ripercorre i luoghi fisici e mentali del proprio passato.
Articolo in spagnolo
“Penso al set e mi viene da vomitare” — Robert Eggers sull’horror più allucinante del 2020
i-D, 22 giugno 2020
In questo articolo tradotto in italiano dalla testata tematica di Vice, Douglas Greenwood intervista Robert Eggers alla ricerca del processo creativo e produttivo alla base di The Lighthouse.
L’atmosfera è sempre la mia priorità in un film. Le forme, le sensazioni, gli odori, la texture. Il bianco e nero e la pellicola da 35 mm erano una certezza fin da subito, dal momento in cui lo chiamavamo “Una storia di fantasmi ambientata in un faro”.
Trauma, resilienza e speranza di Sarah Connor nella saga di Terminator
Screen Queens, 17 giugno 2020
Una retrospettiva dedicata al personaggio di Sarah Connor, dalla prima incarnazione del 1984 (con il classico ruolo da “final girl” che sopravvive a tutti gli attacchi) fino al più recente capitolo Dark Fate (2019) in cui la complessità della storia personale si rispecchia nel suo carattere maturo.
Articolo in inglese
L’umanità in città
il Tascabile, 18 giugno 2020
In questa intervista condotta da Sara Marzullo, i registi Ila Bêka e Louise Lemoine raccontano il progetto Homo Urbanus e condividono le riflessioni sul rapporto tra spazio urbano e spazio dei corpi, con particolare riferimento al periodo di distanziamento sociale e di chiusura degli spazi pubblici.
È interessante parlarne oggi, in periodo di isolamento, perché quello pubblico è lo spazio che soffre di più: mentre quello domestico è diventato il solo spazio che utilizziamo, quello in comune ci è vietato. […] Homo Urbanus è una sorta di studio su come le persone, a seconda di culture e climi e condizioni diverse, condividano uno spazio pubblico.
In Congo le mascherine sono indossate per proteggere, protestare — e mettersi in posa
NPR, 21 giugno 2020
Una galleria fotografica racconta come in Congo le maschere vengano indossate non solo come protezione, ma anche come forma di protesta, coprendosi altre parti della testa come per esempio il collo. Secondo una legge recentemente varata, la polizia può arrestare e multare chiunque non segua le linee guida di protezione per il Covid-19 (via NPR).
Samburu — Kenya
Hugo Santarem su Behance, 5 maggio 2020
Un progetto di Hugo Santarem mostra ritratti della popolazione Samburu in Kenya.
See In Black è una coalizione di fotografi neri che raccontano le proprie narrative
It’s Nice That, 25 giugno 2020
Un gruppo fondato da Joshua Kissi and Micaiah Carter ha messo in vendita stampe di scatti di fotografi neri contribuendo a finanziare il movimento per i diritti civili Black Lives Matter.
Nebula di Sefirot
Per districarsi dalla complessità della disinformazione, vi suggeriamo di rivolgervi a Sefirot, una casa editrice indipendente specializzata in strumenti di analisi, brainstorming e creatività che assumono la forma di mazzi di carte. Lanciato nelle scorse settimane, Nebula è un mazzo di carte che può essere scaricato gratuitamente dal sito di Sefirot e che si rivela come guida a supporto della verifica delle informazioni. Semplice nella metodologia, ma importante ed efficace negli obiettivi e nei risultati, Nebula è uno strumento da usare, condividere, riadattare e discutere in compagnia, per combattere la battaglia socio-culturale contro la disinformazione.
Disclosure (2020)
di Sam Feder
Disclosure è un documentario Netflix che ripercorre la storia della rappresentazione transgender sul grande e piccolo schermo. Narrato dal punto di vista di donne e uomini transgender, Disclosure è archivio e testimonianza dell’oggettificazione e della ridicolizzazione dei corpi: attraverso sceneggiature che danno continuamente vita a personaggi devianti, pericolosi o grotteschi, il pubblico è stato allenato a reagire con disgusto o risate, annientando qualsiasi forma di empatia. Se si considera che, secondo le statistiche statunitensi, l’80 per cento delle persone non conosce direttamente individui transgender e la conoscenza dell’argomento avviene solo attraverso la rappresentazione mediatica, si intravede un collegamento diretto tra le storie sullo schermo e la violenza che subiscono quotidianamente le persone transgender.
Questo menù è stato curato da Marina Rossi. Grazie per aver banchettato con noi. Ci rivediamo la prossima settimana. Se volete inviarci assaggi imperdibili, potete scrivere a: papille@gamehappens.com
Al momento della pubblicazione di questo Menù, nella nostra dispensa sono catalogati 555 titoli di videogiochi, sono collezionate 541 fonti, e sono monitorati 2314 account Twitter.
Legenda
🐣 Pulcini: adatto anche a bambine e bambini a partire dai 7 anni
🌶️️ Piccante: contiene note polemiche
🌾 Allergeni: può contenere tracce di…
❄️ Surgelato: scongelato dagli archivi
📅 Agenda: date da segnare
🌱 Exhibition: gioco già selezionato per uno showcase GH