Papille — Riviste indipendenti

Game Happens
Papille: Una fettina di cultura al limone
9 min readApr 17, 2020

Questa settimana vi parliamo di riviste indipendenti da farvi recapitare a casa, da seguire online, a cui abbonarvi e da supportare. Cosa significa rivista indipendente? Per noi è sinonimo di cura, di attenzione al dettaglio, di un immenso sforzo messo in atto per creare qualcosa di tangibile, interessante nei contenuti e unico nella forma. Un piccolo grande mondo in cui le arti della tipografia, della grafica, dell’illustrazione, della fotografia e della scrittura si uniscono – come supereroi Marvel – e salvano il mondo dall’approssimazione e dal vuoto.

Per noi le riviste indipendenti sono innanzitutto cartacee. Non si tratta (solo) di “profumo della carta”: quando si parla di tipografia e arti visive, sappiamo che la stampa presuppone un processo specifico, con ostacoli e punti di forza diversi (non migliori, non peggiori, ma diversi) rispetto a una pubblicazione digitale. Amiamo avvicinarci alle nostre librerie, prendere un numero a caso — o meglio, che in quel momento ci attira — e sfogliarlo: un’azione che non ha nessuna corrispondenza digitale.

Perché leggere riviste indipendenti? Non c’è luogo migliore per trovare fonte di ispirazione più attuale. Se pensate a modi di innovare il vostro stile, se volete reinventarvi professionalmente, se cercate un nuovo punto di vista la direzione giusta è quella targata #indiemag. Inoltre, la maggior parte delle riviste indipendenti hanno una ricca presenza digitale per potervi aggiornare anche nell’attesa tra un numero e l’altro: dagli approfondimenti online alle newsletter passando per gli account Facebook e Instagram, sono tutte fonti da seguire. Ecco le nostre coordinate per orientarsi.

Orientarsi tra le riviste internazionali

Risorsa essenziale soprattutto per chi inizia a navigare il mare delle riviste indipendenti, Stack è un servizio ad abbonamento (a sorpresa) che seleziona una pubblicazione diversa ogni mese e la consegna direttamente nella vostra cassetta postale (anche in questo periodo). Il nostro consiglio è: fidatevi di Stack. Il team di curatela seleziona i numeri più interessanti del panorama internazionale e vi propone sempre riviste di altissima qualità, una volta dedicate al cinema o all’illustrazione, un’altra volta alla fotografia o alla stregoneria contemporanea. Stack è anche un negozio online da cui potete recuperare numeri specifici o da cui comprare bundle di riviste accomunate da uno stesso tema. Stack è basato a Londra e le riviste vi arrivano via posta in 7–10 giorni lavorativi.

Aggiornamento del 12 giugno 2020: vi suggeriamo di esplorare Frab’s, un negozio online tutto italiano dedicato alle riviste indipendenti che offre anche un abbonamento mensile a sorpresa.

Banner del sito Stackmagazines.com

Orientarsi tra le riviste (letterarie) italiane

Se siete alla ricerca di riviste letterarie, il vostro punto di riferimento è certamente Ti ho Rivista, un osservatorio su Facebook che rilancia tutte le novità che riguardano le pubblicazioni periodiche di narrativa indipendente italiana. Utile sia per chi vuole leggere racconti inediti, sia per chi cerca una strada per fare gavetta ed entrare nel settore dell’editoria in quanto autrice o autore. Molte di queste riviste sono gratuite, alcune solo online, altre si possono stampare direttamente a casa su un unico foglio (come A4).

Tra queste, segnaliamo ‘tina curata da Matteo B. Bianchi (anche in formato podcast) e la recente efemera (gratuita in formato digitale o acquistabile in formato cartaceo).

Loghi di riviste letterarie.

Archivio (Italia)

Vincitrice del premio per la miglior fotografia (Stack 2018), Archivio nasce in Italia e ha all’attivo quattro numeri, ciascuno dedicato a un tema diverso. Scritta in inglese, la rivista vanta un respiro internazionale e una trattazione degli argomenti estremamente variegata: moda, design, cinema, scienza…Un’unica regola: qualsiasi sia il tema, tutti i materiali raccolti devono essere rigorosamente di archivio, come dichiarato dal titolo stesso della rivista.
Come nelle migliori serie antologiche, concluso questo primo ciclo di quattro numeri, Archivio sta cambiando pelle e ha recentemente annunciato le nuove firme che guideranno i prossimi due anni di esplorazioni.

Archivio (Italia)

THE PASSENGER (Italia)

Per chi ama viaggiare e ormai come tutti noi si limita a farlo leggendo.

THE PASSENGER è un libro-magazine firmato Iperborea che raccoglie long read, inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il racconto della vita di un paese e dei suoi abitanti per capirne la cultura, i processi, le nuove identità, i discorsi, le questioni, i problemi, le ferite. Frammenti che insieme ne compongono il ritratto.

THE PASSENGER (Italia)

Menelique (Italia)

Menelique è una nuova rivista italiana che si occupa di analizzare l’attuale scenario sociale e politico per promuovere una visione postcolonialista e intersezionale e per costruire un futuro più equo. Si parla di femminismo, di identità, di anti-razzismo e di lotta al sovranismo. Online si possono leggere degli approfondimenti nella sezione Episodi.

Menelique (Italia)

GUP (Olanda)

Design, illustrazione, fotografia e architettura sono certamente i settori più attivi attraverso cui si muove l’editoria periodica indipendente, complice la stampa che valorizza incredibilmente le arti visive. Se quindi si trovano molte opzioni per riviste fotografiche, vi consigliamo GUP, una produzione olandese che dedica ciascun numero a un tema (come silhouette, specchio, meraviglia, transizione e pseudo) e seleziona artiste e artisti che interpretano in modo originale il soggetto. Non solo fotografie, ma anche interviste che spiegano le tecniche e la visione dietro a uno scatto: GUP è preziosa per chi inquadra l’immagine di mestiere e anche per chi si nutre di creatività a tutto tondo.

GUP (Olanda)

Eye on Design (UK)

Sebbene molte riviste indipendenti siano una miniera d’oro per ogni designer in cerca di ispirazione, Eye on Design si propone non solo di offrire stimoli, ma di approfondire anche le questioni legate alla progettazione di prodotti e al rapporto con il mondo.

Eye on Design (UK)

Delayed Gratification (UK)

Quando giornalismo non è sinonimo breaking news, Delayed Gratification si impone come punto di riferimento di inchieste approfondite relative agli eventi dell’ultimo trimestre. Proprio quando il mondo sembra essersi dimenticato delle notizie, Delayed Gratification getta una nuova luce sul recente passato, offrendo strumenti di analisi e interpretazione. Una lezione che contrasta lo stile di vita basato su veloci assaggi di informazione — terreno fertile per la disinformazione.

Delayed Gratification (UK)

A Profound Waste of Time (UK)

Un numero pubblicato e uno in preparazione, A Profound Waste of Time è una rivista indipendente che celebra i videogiochi come forma d’arte. Dalla veste grafica all’impaginazione, la cura dei dettagli è maniacale e tra interviste, approfondimenti e reportage, A Profound Waste of Time soddisfa i palati più esigenti confermandosi come uno dei prodotti più raffinati del settore.

A Profound Waste of Time (UK)

Weapons of Reason (UK)

Le riviste sono spesso un luogo di riflessione e approfondimento sui temi dell’attualità e sulle sfide del futuro prossimo. Weapons of Reason si propone di fare tutto ciò in uno stile visivamente originale e con un’incredibile cura rivolta alla stampa. In ogni numero viene sventrato un argomento (dal potere all’intelligenza artificiale, dalla crisi climatica alle megacittà) e analizzato in modo trasversale. Weapons of Reason ha anche uno spazio su Medium.

Weapons of Reason (UK)

Visions (UK)

Per chi ama la fantascienza, Visions è sicuramente il titolo più stimolante che fa incontrare la ricerca tecnologica, futuristi, designer, autori e autrici. Complice la chiave di lettura sci-fi, la rivista sperimenta con formattazione e resa cromatica creando piccoli mondi cartacei da esplorare in grado di riflettere (come fa la stessa letteratura di genere) sul senso dell’umanità.

Visions (UK)

Little White Lies (UK)

Per chi ama il cinema, Little White Lies è una vera e propria istituzione. A differenza delle altre riviste citate in questo numero, qui lo sguardo è più mainstream: i titoli noti e le star internazionali trovano spazio accanto a una selezione più curiosa e attenta. La qualità dei contenuti non è comunque inferiore: non solo le classiche recensioni (con la valutazione in stelle), ma anche interviste, profili e approfondimenti che spaziano lungo la storia del cinema. Le locandine vengono realizzate da artiste e artisti sempre diversi e le pagine interne sono tutt’altro che standard: le illustrazioni (che sostituiscono sempre le fotografie e i fermi-immagine) e i pattern grafici hanno qui la stessa importanza dei contenuti. Oltre agli articoli online, Little White Lies produce anche il podcast Truth & Movies.

Bitch (USA)

Bitch è la rivista femminista che dà voce alle storie di chi combatte ogni giorno contro lo status quo. Nessun tema è troppo scomodo per essere discusso: si approfondiscono tutte le sfaccettature delle discriminazioni di genere, tra diritti riproduttivi, sessualità, lavoro e salute, sempre con un approccio intersezionale su genere, etnia, disabilità e classe sociale.

Bitch (USA)

Offscreen (Australia)

Essenziale per chiunque si interessi di tecnologia, Offscreen è curato da Kai Brach, progettato a Melbourne e stampato a Berlino. L’obiettivo della rivista è quello di mostrare il lato umano della tecnologia: non è un caso che la copertina di ciascun numero sia dedicata a un ritratto.

Per chi invece cerca un aggiornamento costante sulla produttività digitale, Kai Brach cura anche la newsletter settimanale gratuita Dense Discovery, con suggerimenti di software, prodotti e metodologie di lavoro.

Offscreen (Australia)

The Lifted Brow (Australia)

Rivista letteraria con un occhio di riguardo all’illustrazione, The Lifted Brow è una celebrazione dell’arte pop, della cultura locale e internazionale. Se l’amore per le arti visive si nota fin dalla copertina, l’amore per la parola e per l’identità culturale indigena australiana trova spazio anche nella linea di libri pubblicati dall’etichetta spin-off Brow Books.

Svolgiamo la maggior parte del nostro lavoro in un luogo noto come Melbourne, che molto prima di ricevere questo nome colonialista era conosciuto come Birraranga, siamo in quella insenatura che abbiamo chiamato Port Phillip Bay, che per molto più tempo era conosciuta come Naarm. Riconosciamo come primi e continui custodi di questa terra la popolazione dei Woiwurrung e i gruppi che parlano la lingua Boonwurrung della nazione Kulin, e portiamo profondo rispetto agli Anziani del passato e del presente.

The Lifted Brow (Australia)

Questo menù è stato curato da Marina Rossi con il supporto di Maddalena Grattarola. Grazie per aver banchettato con noi. Ci rivediamo la prossima settimana. Se volete inviarci assaggi imperdibili, potete scrivere a: papille@gamehappens.com

Al momento della pubblicazione di questo menù, nella nostra dispensa sono catalogati 555 titoli di videogiochi, sono collezionate 529 fonti, e sono monitorati 2292 account Twitter.

Legenda

🐣 Pulcini: adatto anche a bambine e bambini a partire dai 7 anni
🌶️️ Piccante: contiene note polemiche
🌾 Allergeni: può contenere tracce di…
❄️ Surgelato: scongelato dagli archivi
📅 Agenda: date da segnare
🌱 Exhibition: gioco già selezionato per uno showcase GH

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Game Happens
Papille: Una fettina di cultura al limone

Game Happens is a nonprofit cultural association based in Genova (Italy) focused on the impact of games. #gamehappens