Cos’è il Qigong e perché utilizzarlo nella malattia di Parkinson

Barbara Matteucci
Parkinson a Porte Aperte
3 min readMay 16, 2021

Il Qigong (si pronuncia cikun’) è vitalità, respiro ampio, equilibrio fisico e mentale, movimento e libertà, apertura e inclusione, ritmo naturale, gratitudine, piacere, sorriso, bellezza. Il Qigong è l’Arte di nutrire la Vita.

Queste qualità sono ben riconoscibili dal praticante che ne abbia già fatto esperienza, benché spesso ciò che avviene nella pratica non sia esprimibile a parole.

Per coloro che non conoscono questa pratica, diciamo che il Qigong è una ginnastica bioenergetica cinese dalla tradizione millenaria, che consiste nell’allineare corpo, respiro e mente attraverso movimenti lenti e armoniosi adatti a tutte le età, per ritrovare il nostro innato accordo con i ritmi della natura dentro e fuori di noi. Si tratta di un lavoro profondo (Gong) sulla nostra energia vitale (Qi), quella che regola il movimento del corpo ma anche il corretto funzionamento di tutti gli organi nonché il nostro equilibrio psicologico.

Il Qigong è famoso soprattutto perché considerato il fondamento dell’arte del combattimento in Cina. Il concetto di energia interna Qi, infatti, si ritrova nella filosofia alla base delle arti marziali cinesi, come il Kung Fu, il Tai Chi Chuan, lo Xing Yi Quan e il Baguazhang. L’acquisizione di abilità particolarmente eclatanti nelle arti marziali, come ad esempio quella di resistere alla ricezione di forti colpi o quella di rompere con le mani o con altre parti del corpo oggetti molto duri, viene attribuita proprio alla pratica del Qigong.

Per quello che interessa noi, il Qigong è “l’arte della lunga vita” ossia una pratica in grado di raffinare e potenziare la forza vitale, permettendo all’essere umano di vivere una vita sana, piena e gioiosa.

Esistono numerosi stili di Qigong, tuttavia è possibile individuare una serie di forme che ne rappresentano la base e la cui validità sul piano del recupero della salute è ormai accertata. Per praticare il Qigong non è necessaria una particolare forma fisica: si può praticare da sdraiati, da seduti, in piedi, camminando. Inoltre, può essere eseguito in posizione statica oppure con movimenti più o meno veloci. Pur essendoci forme che richiedono un certo livello di flessibilità, coordinazione e controllo motorio, esse non sono necessarie per una pratica rivolta alla salute. Basta un solo semplice esercizio, eseguito alla perfezione e praticato con regolarità, per ottenere già importanti benefici.

Si tratta dunque di una pratica accessibile a tutti e di grande efficacia anche per le persone con Parkinson. Una recente review scientifica (Does Qigong Practice Have Benefits on the Management of Parkinson’s Disease? António Moreira e altri, Multidisciplinary Scientific Journal, 14 august 2019) ha evidenziato che il Qigong è ben accettato dai pazienti con Malattia di Parkinson, ha il vantaggio di essere un trattamento economico che può essere praticato in autonomia, riducendo il rischio di caduta, migliorando la qualità del sonno, la velocità dell’andatura, la mobilità funzionale e la qualità della vita in generale.

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