Il Mistero del Tai Chi Chuan

e i suoi benefici nella Malattia di Parkinson (MdP)

Fabrizio Angeloro
Parkinson a Porte Aperte
3 min readMay 20, 2021

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Descrivere in poche parole il Tai Chi Chuan? Impossibile.

Si potrebbe dire che si tratta di una antica arte marziale di origine orientale in grado di realizzare il massimo equilibrio interiore di un individuo, di prevenire malattie e curare numerose patologie, tramite certi movimenti estremamente lenti e perfettamente sintonizzati con un respiro fluido e consapevole… ma anche questo non sarebbe sufficiente a comprendere appieno di cosa si tratta.

In effetti l’unica risposta sembrerebbe nascosta nella pratica e nell’esperienza a cui questa disciplina conduce

Se osserviamo un praticante esperto di Tai Chi Chuan (TCC) eseguire una “forma” (una precisa sequenza di movimenti in successione) la prima impressione potrebbe essere quella di star osservando una di danza molto lenta, il cui esecutore sembrerebbe immerso in una sorta di “meditazione in movimento”.

https://www.youtube.com/watch?v=eaIPXs11xIM

Da un punto di vista più “scientifico” vediamo come questa pratica sia in generale responsabile di numerosi benefici:

  • migliorare l’equilibrio interiore e l’unità tra corpo e mente;
  • migliorare l’equilibrio e la propriocezione;
  • migliorare il sistema immunitario e le funzioni cardiovascolari;
  • ridurre gli stati di stress, depressivi e fenomeni ansiogeni quali attacchi di panico;
  • migliorare il cammino e correggere la postura;
  • molto altro;

MA PERCHÈ IL TAI CHI CHUAN NELLA MALATTIA DI PARKINSON?

https://www.youtube.com/watch?v=5JtRXMDlMT0&t=53s

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22316445/

In questo studio che vi ho riportato sono stati selezionati 195 pazienti affetti da MdP (Hoehn e Yahr da 1 a 4) e suddivisi in 3 gruppi di trattamento, ciascuno svolto con cadenza bisettimanale della durata di 60 minuti per 24 settimane, così articolati:

  • 1° GRUPPO: Sessioni di Tai Chi Chuan
  • 2° GRUPPO: Allenamento contro resistenza
  • 3° GRUPPO: Stretching muscolare (gruppo di controllo)

RISULTATI: Il gruppo sottoposto a trattamento con sessioni di TCC ha riscontrato un miglioramento notevolmente superiore rispetto a gli altri gruppi in quanto ad escursione articolare, equilibrio, propriocezione e riduzione delle cadute, stabilizzando tali risutati anche a 3 mesi post-trattamento.

Esistono numerosi altri studi riguardanti l’efficacia del Tai Chi nel contrastare la sintomatologia della MdP e migliorando la qualità di vita sotto altri aspetti. Rimane tuttavia di importanza cardinale ricordare che per una reale e duratura efficacia di questa disciplina terapeutica è imprescindibile una comprensione profonda del suo significato più intrinseco, che si estende ben oltre la semplice esecuzione di movimenti lenti e che permette, seppur potenzialmente, una radicale trasformazione dell’individuo verso un benessere psico-fisico in completa armonia con la vita stessa…

Letture Consigliate:
Il tao del Tai-chi chuan. La via del ringiovanimento — di Hwa Jou Tsung
Parkinson. Un metodo per curare i sintomi e riconquistare una buona salute — di Alex Kerten

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Fabrizio Angeloro
Parkinson a Porte Aperte

Fisioterapista dedito allo sviluppo interiore dell’individuo Attore e musicista con doti comunicativo-relazionali. Praticante di Tai Chi e discipline orientali