Scrittura e Parkinson: Caratteristiche e Ipotesi di Riabilitazione

Logopedista Claudia de Santis
Parkinson a Porte Aperte
4 min readSep 22, 2021

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La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa caratterizzata da sintomi specifici:

- tremore a riposo

- bradicinesia

- rigidità e instabilità posturale

Ma cosa sappiamo dei cambiamenti che si osservano nella scrittura in numerosi pazienti? Normalmente, la scrittura di un paziente con malattia di Parkinson, ha delle caratteristiche peculiari che si manifestano di solito con una riduzione della grandezza delle lettere.

Mc Lennan et al. riportano che, prima della comparsa dei sintomi motori, la micrografia è presente approssimativamente in circa il 5% dei pazienti affetti da malattia di Parkinson, e che il 30% di questi pazienti riporta poi successivamente un peggioramento del tratto grafico.

James Parkinson definisce tale difficoltà in questi termini “la mano non riesce a rispondere ai dettami della volontà”.

La parola micrografia viene sempre utilizzata per convenzione, ma dai recenti studi effettuati su questo sintomo, sembra essere soltanto un bio-marker presintomatico neuro-comportamentale. Infatti per micrografia si intende una evidente riduzione della dimensione delle lettere durante un compito di scrittura, quando si mette a confronto con la calligrafia prima dello sviluppo della patologia che ha portato il cambiamento.

Micrografia Consistente: quando c’è una riduzione delle lettere dall’inizio della parola.

Micrografia Progressiva: quando la riduzione della grandezza delle lettere è graduale ed interessa il tratto orizzontale.

Wu et al. hanno utilizzato la risonanza magnetica per comprendere i correlati neurali alla base della micrografia nel soggetto affetto da malattia di Parkinson. I loro studi hanno messo in luce che una micrografia consistente è correlata ad una disfunzione dei circuiti dei gangli della base (riduzione di dopamina), mentre una micrografia progressiva può essere causata da una disconnessione tra l’area motoria supplementare anteriore, l’area motoria rostrale del cingolo e il cervelletto.

La scrittura a mano richiede contemporaneamente i movimenti delle dita e del polso. Ma et al. hanno effettuato uno studio su pazienti cinesi, evidenziando micrografia solo nei tratti orizzontali; questo è spiegabile dal fatto che nel tratto orizzontale è richiesta l’estensione del polso.

FREEZING DELL’ARTO SUPERIORE

Nella malattia di Parkinson uno dei sintomi più invalidanti è sicuramente il freezing durante la marcia, la persona si blocca quando per esempio deve cambiare direzione o deve superare passaggi stretti; la sensazione è quella di avere i piedi bloccati a terra. Oltre al freezing degli arti inferiori, è stato ipotizzato, ma raramente investigato, il freezing dell’arto superiore o blocco motorio dell’arto superiore. Dagli studi effettuati in merito, il freezing dell’arto superiore risulta essere caratterizzato da una riduzione importante dell’ampiezza e da un movimento inefficace della mano e del polso che non permette di portare a termine correttamente il compito di scrittura. Il blocco motorio dell’arto superiore sembra essere correlato al freezing degli arti inferiori; molti autori sostengono, invece, che gli episodi di freezing dell’arto superiore possono derivare dalla riduzione graduale della grandezza della scrittura.

IMPLICAZIONI CLINICHE

Le caratteristiche cliniche della malattia di Parkinson idiopatico, possono essere spesso sovrapposte con molte altre patologie come per esempio il Tremore Essenziale o Parkinson Atipici (Paralisi Sopranucleare Progressiva, Atrofia Multisistemica oppure con uno stadio iniziale della Degenerazione Corticobasale). L’analisi della scrittura risulta quindi essere utile al fine di differenziare il tipo di patologia. Yu et al. riportano differenze significative tra la scrittura di un soggetto affetto da malattia di Parkinson e uno con Tremore Essenziale. I pazienti con malattia di Parkinson mostrano per esempio una riduzione progressiva significativa nella dimensione nell’occhiello della lettera “L” in allografo corsivo e marginalmente una diminuzione della dimensione del tratto orizzonatale; i pazienti con Tremore Essenziale, manifestano invece un incremento significativo nel tratto orizzontale degli occhielli in corsivo.

Ling et al. riportano che la micrografia è più comune nei pazienti con paralisi sopranucleare progressiva (75%) rispetto ai pazienti affetti da malatttia di Parkinson idiopatico (15%). La micrografia progressiva è un sintomo più specifico del Parkinson idiopatico, mentre la mancanza di riduzione della dimensione delle lettere si può osservare più comunemente nei Parkinson-Plus.

RIABILITAZIONE

La compromissione della scrittura nella malattia di Parkinson può essere riabilitata in parte con trattamenti convenzionali, ma negli ultimi anni il ri-apprendimento e la riabilitazione delle abilità grafo-motorie, in pazienti con malattia di Parkinson, è diventata un campo di ricerca importante.

Doyon et al. descrivono due tipi di apprendimento motorio:

- Apprendimento motorio sequenziale: attraverso la pratica

- Adattamento motorio: processo di adattamento dei movimenti appresi a livello ambientale.

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Il corpo striato gioca un ruolo fondamentale nell’apprendimento attraverso l’allenamento; il sistema cortico-cerebellare è attivato durante il processo iniziale di apprendimento, ma la sua attivazione diminuisce quando le prestazioni diventano automatiche.

Doyon et al. enfatizzano l’importanza del sistema corti-striatale nella codifica e nella ritenzione dell’apprendimento dei movimenti sequenziali attraverso la pratica. Gli autori concordano sul fatto che un training intensivo sulle abilità di scrittura, dovrebbe essere inserito sempre in un piano di trattamento riabilitativo.

Fonte: Handwriting Analysis in Parkinson’s Desease: Current Status And Future Directions Review, 2017

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Logopedista Claudia de Santis
Parkinson a Porte Aperte

Logopedista con la passione della poesia e della mindfulness🪷Specializzata in riabilitazione della Malattia di Parkinson LSVT e Oral Health