Presentazione del pazzo progetto

Valentina Manganaro
ParlarFigurato
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2 min readOct 7, 2018
Giambologna, Pontormo e l’Ossimoro

Tutto ebbe inizio al Museo della Grancia e dell’Olio di Serre di Rapolano dove lavoravo. Era una mattina annoiata e uggiosa, e per ammazzare il tempo ci mettemmo a studiare la pagina Wikipedia dedicata alle figure retoriche. Uno strano modo di passare il tempo, penserete.
Sì, ma è anche vero che, qualche mese prima di quell’episodio, mi ero ripromessa che avrei frequentato solo uomini in grado di enunciarmi cosa fosse un complemento predicativo del soggetto, e che avessero una propria figura retorica preferita (con la clausola di non far valere l’ossimoro come risposta, perché tutti dicono l’ossimoro).

Noi, quel giorno, scegliemmo l’antanaclasi.

Da allora cerco di assecondare la mia entusiastica passione per le figure retoriche alla mia altra ragione di vita (e lo dico senza retorica…): la Storia dell’Arte. Ed è qui che nasce Parlar Figurato. Un tentativo di unire due cose che parlano di gesti narrativi, usando lo stesso senso, la vista, ma in due modi diversi.

Tre sono stati gli incidenti scatenanti che mi hanno incoraggiata in questa impresa: 1. un esame di letteratura italiana durante il quale la docente mi propose come sfida di trovare un corrispettivo in pittura dell’Orlando Furioso e per me quello fu un gioco bellissimo; 2. l’aver maturato la considerazione che, se di parlar figurato si tratta, allora queste figure possono avere un aspetto concreto e rientrare nel mondo delle Arti; 3. la lettura di un libro, La Bella Maniera del prof. Antonio Pinelli, mirabile testo sull’arte del tardo Cinquecento, e illuminante in un capitolo per l’individuazione della figura dell’ossimoro nelle sculture e pitture di Giambologna e di Pontormo.

Sì lo so, come ho già detto, tutti dicono l’ossimoro, ma quello che mi sono chiesta da quel momento in poi fu: e se invece ci fossero anche tutte le altre figure, e stessero lì ad aspettare che qualcuno le trovi?

Inizia così la nostra avventura, per pazzia, per diletto e per una buona dose di curiosità.
A caccia di figure retoriche nel mondo della Storia dell’Arte.

Quanto sia folle e quanto saggio, questo si vedrà!

Ps. Ah! Dimenticavo niente di tutto ciò sarebbe stato possibile senza il libro “Il parlar figurato. Manualetto di figure retoriche”, magistrale lavoro di Bice Mortara Garavelli, edito da Laterza. Leggetelo e non ve ne pentirete.

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Valentina Manganaro
ParlarFigurato

Impara l’arte e mettila da parte…sì, ma dove? E perché mai? La Storia dell’Arte è espressione intima di donne e uomini del passato. E qui la voglio raccontare!