Vendicarsi

Agostino Riitano
Pensieri di uomini schifosi
1 min readFeb 2, 2017

Non siamo stati sempre uomini schifosi. C’è stato un periodo in cui avevamo una vita tranquilla, da focolare domestico. Con gli amori e le passioni e le gioie e le lacrime di uomini sapienti e buoni. A Vasto, un giorno, un auto investì in pieno un motorino. Quei sorrisi diventarono pietra, quei gesti orazioni funebri, quegli occhi sarcofagi. Ed è lì, a quell’incrocio, che diventammo uomini schifosi.

Perché magari non lo vuoi diventare, non ci pensi proprio. Non ti ci vedi a impugnare l’alibi come una clava e a spezzare il respiro di chi lo ha spezzato a tua moglie. Fino a che la rabbia che pazientemente e silenziosamente hai annaffiato con i tuoi turbamenti, crescendo, ti trascina nel fango, ti sozza, ti ammorba. A Vasto, un giorno, diventammo uomini schifosi. E ci facemmo angeli della morte, depositari dell’ultima istanza, strumenti della giustizia terrena. Non fanno per noi le udienze, gli incidenti probatori, le testimonianze e le lungaggini burocratiche. Il colpevole era lì, bastava sparargli. Dicevano che non avesse mai chiesto scusa. Che se la spassasse. Gli abbiamo sparato. Ora non riderà più.

--

--