Mi siedo e scrivo
Ciò che vediamo è qualcos’altro
Mi siedo e scrivo, ma le dita non si muovono sulla tastiera, sono vittima della sindrome della pagina bianca che mi fa rimanere bloccato, senza ispirazione, di fronte al foglio bianco (o allo schermo se preferite).
Attendo
Attendo ancora, poi le mani improvvisamente si muovono e il pezzo si compone sotto i miei occhi, quasi magicamente i miei pensieri si trasferiscono sul foglio imprimendolo di idee.
Che strano meccanismo, tutti quelli che scrivono lo hanno provano almeno una volta, è una cosa endemica della scrittura, ma quando la mano riprende a scrivere nascono le cose migliori.
Il cielo è terso e la luna piena la fuori illumina la notte, sembra una sfera illuminata dal di dentro mentre è solo il sole che la rende sfavillante.
Quante persone vuote abbiamo incontrato nella nostra vita, credevano splendessero di luce propria invece eravamo solo noi ad illuminarle e quando abbiamo smesso di farlo sono diventate quel che erano: corpi opachi senz’anima.
La riflessione è quindi questa: il mondo che vediamo è realmente fatto così, oppure è una nostra interpretazione? È solo una rappresentazione dei nostri desideri e un fuoco fatuo delle nostre volontà oppure c’è molto altro che non percepiamo?
Se tutto è energia e radiazione ciò che vediamo coi nostri occhi cos’è? E se siamo tutti interconnessi quali benefici e quali danni possono creare le mie azioni? Se scrivo cose buone miglioro il mondo e, viceversa, se faccio cose cattive lo peggioro?
Di fronte a queste domande (per me ancora senza risposta) rifletto e penso che forse era meglio rimanere col foglio intonso, ma poi riflettendo meglio ammetto che mi piace osservare l’incedere del tempo e le sue meravigliose evoluzioni, costi quel che costi.
La vita ci offre soffi vitali perciò non sprechiamoli con persone inette e insipide, usiamo il tempo nel migliore dei modi condividendo le emozioni con chi le sa apprezzare ignorando i mediocri senza infamia e senza lode.
Meritiamo ben altro che lo sguardo sufficiente degli spettatori, diventiamo attori dei cambiamenti perché la realtà non è fatta di improvvisazione ma di sapiente valutazione delle opportunità che la vita ci offre in ogni momento.
