TEMPI A META’

Guerre per procura, senza il coraggio di dichiararle, che sradicano senza preparare il futuro, incisioni profonde che lasciano ferite sanguinanti.
Guerre ipocrite che nascono per interessi economici o territoriali, mascherate da benefiche crociate per liberare i popoli da qualcosa o qualcuno.
Guerre striscianti che si allargano a macchia d’olio toccando tutto e tutti, minando la serenità del vivere, la stabilità dei governi e il loro esistere.
Guerre a metà, fatte per calcolo che creano masse di disperati e alimentano l’odio fra le genti, guerre a ciclo continuo senza un inizio, né una fine.
Guerre per tutti, per vendere armi, che infuocano le terre, bruciano i corpi e annichiliscono i cuori, guerre mai dichiarate dai burattinai del mondo.

Non è mai troppo tardi per fermare la spirale di violenza, ma arriva il punto di non ritorno, oltre il quale non bastano le idee ma bisogna passare ai fatti, non si può più solo assistere allo spettacolo, non basta diventare attori, bisogna assurgere al ruolo di registi per cambiare il corso degli eventi.

C’è un tempo per la riflessione e un tempo per l’azione, questo è un tempo a metà fra l’oggi e il domani, che sia radioso od oscuro dipende solo dalla nostra determinazione a definire il futuro che ci appartiene.