Siamo meglio di così

A Rino Formica viene attribuita una frase “La Politica è sangue e merda”. La frase è alquanto dura e certamente riflette il fatto che la Politica è anche ricerca del consenso e del compromesso. E spesso, per ricercare consenso e compromessi, inevitabilmente bisogna anche saper negoziare, assumere posizioni “borderline”, giocare di astuzia, assumere posizioni dure. La Politica è scontro di idee e soprattutto contrapposizione di interessi, di ideologie, di sistemi di potere a livello nazionale e internazionale. Non possiamo illuderci che tutto questo si svolga con spirito ecumenico e francescano o, per restare nel campo laico, decoubertiano.

Ma deve essere proprio il mercato delle vacche degradato che vediamo oggi? È proprio necessario che il tutto si riduca alla propaganda mistificatrice, alla retorica vuota, alla frase e all’atteggiamento ruffiano e accondiscendente verso ogni brontolio di stomaco dell’opinione pubblica (o di una parte consistente di essa)? Possibile che ogni frase si riduca solo a ricercare qualche voto in più, senza preoccuparsi delle falsità di troppe cose che vengono dette o delle giravolte rispetto alla posizione di poco tempo addietro, oppure della palese strumentalità e volgarità delle posizioni espresse? Possibile che sempre meno ci siano richiami ai valori, alla responsabilità, alla serietà, alla coerenza, e tutto si riduca ad una volgare rincorsa all’audience o ad una polemica stupida, strumentale, impresentabile, usata solo per dar addosso a chi la pensa diversamente?

Da sempre la Politica è stata (anche) sconto, ma mai ho visto il degrado di questi tempi. E la colpa è nostra, dei cittadini, che premiano questo schifo, che votano chi fa più a gara, a destra come a sinistra, sopra e sotto, ad aumentare il degrado e la volgarizzazione delle posizioni e degli atteggiamenti.

Basta dobbiamo dirlo in primo luogo a tutti i nostri concittadini che accettano, anzi plaudono a questa devastazione e a questa caricatura di democrazia, dove ciò che conta è l’apparire, il deridere l’avversario, il mistificare i fatti per trarre un vantaggio retorico e di consenso.

Basta non lo dico ai politici e nemmeno ai media che rincorrono ogni punto di audience (e che pure tante colpe hanno): lo dico a noi tutti.

Siamo meglio di così.