The Greatest Positive Show
Oggi vi parlo di quello che, senza alcun dubbio, è stato uno degli eventi più incredibili della nostra storia che nasce dalla visione illuminata di una azienda molto speciale che da tempo ha scelto di essere una organizzazione positiva. Un’azienda in cui la felicità fa parte delle competenze da allenare — proprio come un muscolo — e in cui l’importanza delle persone e la costruzione di relazioni di fiducia sono riconosciuti come elementi fondanti dell’organizzazione stessa.
In questo contesto è nato The greatest positive show: due giorni in cui fermare il tempo, rompere gli schemi aziendali e giocare. In cui mettersi in gioco giocando.
Si perché il gioco è una “cosa seria” — ce lo ha insegnato Lucia Berdini , Play Coach, Genio Positivo e fondatrice di PlayFactory.
Da lei abbiamo imparato che
Il gioco é una variabile fondamentale della felicità, nella vita e all’interno delle culture aziendali. É in grado di portare motivazione, cooperazione e creatività ai massimi livelli”
E così, senza quasi rendercene conto, ci siamo trovate sedute in un piccolissimo teatro nel cuore di Milano — il teatro Gerolamo — a studiare ogni centimetro di quello spazio e ogni minuto di quelle due giornate.
Il risultato è stato dirompente. Trampolieri, giocolieri, acrobati e maghi.
C’è chi ha scoperto di saper camminare sui trampoli e chi ha imparato a far ruotare il diablo. C’è chi ha riso e chi ha pianto dal ridere.
Ma soprattutto ci sono stati adulti, tornati per due giorni bambini, che hanno potuto sperimentare che il gioco stimola cooperazione e creatività ed è uno strumento fondamentale per la crescita da adulti.
Questo evento ce lo ricorderemo per lunghissimo tempo, non solo per i suoi colori e la sua energia. The greatest positive show è stata una vera esperienza di co-creazione. The greatest positive show è il risultato del confronto creativo di persone e cervelli dove ciascuno è riuscito ad integrare, trasformare e far crescere il pensiero dell’altro. E quando questo succede, allora si che è davvero magia.
Un grande grazie a NuArt per averci aiutato a rendere tutto questo possibile.
