“Ci prendiamo una birretta alle scalette?”

Il lato giovane di Perugia: tra la musica e le storie in piazza IV novembre

Elena Graziani
Perugia Giovane
3 min readNov 15, 2017

--

di Elena Graziani

A Milano sono le colonne di San Lorenzo, a Bologna è via Zambone, a Roma Campo dei fiori, a Napoli San Pasquale e a Perugia le “scalette”. Cosa hanno in comune questi luoghi così distanti tra loro? Sono i luoghi di noi giovani. A Perugia andarsi a bere una birra alle scalette del Duomo in piazza IV novembre, proprio di fronte alla fontana, è un must tra i giovani. Sia di giorno che di sera, praticamente a tutte le ore, è possibile vedere qualcuno seduto lì, dagli studenti universitari ai giovani lavoratori, dai liceali ai ragazzi erasmus. C’è chi va alle scalette per bersi una birra con l’amico tornato in città dopo tanti mesi, chi si ritrova col gruppo di amici, chi passeggiando con il cane si ferma lì per fare quattro chiacchere e chi coglie l’occasione per conoscere nuove persone. Tanti piccoli gruppi, tanti mondi diversi — seppur riconosciuti sotto l’aggettivo giovani — che si ritrovano tutti i giorni in quelle scalette di pietra.

Se il giorno c’è il sole a riscaldare l’atmosfera, la sera ci pensano i giovani musicisti. Bonghi, chitarre, tamburelli, e di recente lo hang (per chi non lo riconoscesse dal nome, è quello strumento idiofono in metallo di forma lenticolare, o ancora più semplicemente di disco volante, che viene suonato con le mani) accompagnano i discorsi dei ragazzi e spingono qualcuno ad alsarsi e ballare, ed ecco che le scale del duomo si trasformano in una sorta di salotto. Finché le forze dell’ordine lo permettono la musica riecheggia tra i finestroni gotici e la statua bronzea di Giulio III che sovrastano le “scalette”, ma al termine della musica ci pensa il calore delle voci dei giovani a rendere viva l’atmosfera.

Le “scalette” non sono solo incontri, musica e birra, sono anche storie. Serate che passano anche solo conversando con qualcuno che non si è mai visto e incontrato prima d’ora, che ti racconta la sua storia ed ascolta la tua. Storie con l’accento pugliese dai ragazzi “di giù” venuti a Perugia per studiare, storie con una parola su cinque detta in spagnolo dai ragazzi erasmus in Italia per imparare la nostra lingua, storie che ti aprono gli occhi raccontate da quei ragazzi ritrovatosi a Perugia per scappare dalla guerra che dilania il loro Paese e che nel solo vederli lì a parlare e condividere una birra con te, capisci che almeno in quel luogo loro hanno trovato l’integrazione, e tanti altri accenti, fino al più incomprensibile cinese. Ecco che le scalette diventano un “melting plot” (come amano chiamarlo gli americani) in cui diverse etnie, diversi colori, danno vita ad un bellissimo dipinto.

Ecco un quadro della galleria di Perugia Giovane: una birra in mano, delle “scalette” dove ritrovarsi, colori, musica, parole e storie.

--

--

Elena Graziani
Perugia Giovane

Studentessa in comunicazione digitale e d'impresa curriculum in media digitali UNIPG