Da Catanzaro a Perugia: due città così distanti, ma nello stesso tempo così vicine

L’importante “scelta” di uno studente fuori sede

Mattia Amendola
Perugia Giovane
3 min readNov 21, 2016

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Basterebbe semplicemente rifarsi alla descrizione o alle immagini fornite da Wikipedia, per quanto riguarda la città di Catanzaro e quella di Perugia, per poter cogliere immediatamente la somiglianza e la “vicinanza” (chiaramente non espressa in km) tra le due città:

Catanzaro di sera

Catanzaro è un comune italiano di circa 100 000 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia e della regione Calabria. La città è inoltre sede dell’Università degli studi “Magna Graecia”, il secondo ateneo calabrese per numero di iscritti.

Perugia di sera

Perugia è un comune italiano di circa 150 000 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia e della regione Umbria. Città d’arte ricca di storia e monumenti, (Perugia) è polo culturale e produttivo della regione, meta turistica e sede universitaria.

Subito dopo essermi diplomato, ho dovuto fare i conti (come quasi tutti i miei coetanei suppongo) con il “futuro”, ponendomi le tipiche domande del caso: cosa voglio fare da grande? voglio continuare gli studi? e se si, dove? nella mia tanto amata città natale, con tutte le comodità annesse, o provare una nuova esperienza lontano da casa con tutte le difficoltà che questa scelta comporta?

Sin da quando ero piccolo ho sempre avuto voglia di essere una persona autonoma, avere il totale controllo della mia vita, e quale miglior opportunità dell’andare a studiare “fuori”?

Dunque non mi rimaneva che “scegliere” la città adatta al mio essere, alla mia persona, nonostante fossi già consapevole del fatto che la mia città natale, Catanzaro, mi sarebbe mancata dannatamente.

Molti amici, che già frequentavano l’Università (chi a Bologna, chi a Roma, chi a Firenze, chi a Perugia) cercavano di convincermi di andare a studiare in una città piuttosto che in un’altra invogliandomi in tutti i modi e con tutti gli aneddoti possibili.

Ma come si dice: “il primo amore non si scorda mai”.

Scelsi Perugia per la sua “clamorosa” somiglianza con Catanzaro: due città “piccoline” ma bellissime; per nulla caotiche, che dunque permettono di organizzare e avere il controllo della propria vita al meglio; due città universitarie (e in questo senso Perugia batte “aimè” di gran lunga Catanzaro) in quanto organizzata decisamente meglio sotto questo punto di vista.

Certo ci sono anche degli aspetti simili tra le due città non tanto positivi: non ci sono strade in pianura neanche a cercarle; traffico perenne, per non parlare dei parcheggi (non a pagamento) praticamente inesistenti. Però in fondo si sa che “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”.

Centro storico di Perugia
Centro storico di Catanzaro

Chi già studiava a Perugia, ne ha sempre parlato bene. La descrivevano come una città poco caotica (almeno rispetto città come Roma o Firenze), ma soprattutto la descrivevano come una città nella quale ci si ambienta molto bene. Ma volevo vedere con i miei occhi la città in cui sarei andato a studiare, ma soprattutto a vivere per chissà quanti anni.

Devo dire la verità, ad oggi, penso di essermi trovato ancora meglio di quanto mi aspettassi. Nonostante gli oltre 700 Km che dividono Catanzaro da Perugia, vivo e studio ormai in questa città da circa 6 anni e convivo con la mia ragazza da oltre 3. Quando capita delle volte di parlare del futuro insieme, beh, non viene di certo scartata l’ipotesi di farci una vita qui. Tornato indietro, come potrete capire, non farei minimamente una scelta diversa da quella fatta.

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Mattia Amendola
Perugia Giovane

Laureato in scienze della comunicazione e attualmente studente presso l’Università di Perugia nel corso magistrale in Comunicazione pubblica e d’impresa.