Sandri, quando la laurea fa più gola di una torta.
Non è sicuramente una Bakery made in USA, né un bar di passaggio dove puoi gustare un espresso, pagare il conto e entrare al lavoro. Sandri è un sogno. Un sogno che mette le sue radici in Corso Vannucci nel 1860, quando- com'è possibile leggere nella sezione “storia” del sito internet della pasticceria- lo svizzero Giacomo Schucani insieme alla moglie Caterina, decide di stabilirsi a Perugia dando luogo a delle attività artigianali. Così nasce Sandri: rinomata pasticceria, confetteria e preziosa caffetteria e non c’è Starbucks che possa fare i conti con le prelibatezze che offre l’antico locale che, è tanto amato quanto temuto dall’ universitario tipo.
Avete mai sentito parlare della scaramantica storia che si nasconde dietro il noto locale al civico 32? Una storia semplice: una leggenda metropolitana di cui non è noto l’inventore. Poco c’è da dire: “Se entri da Sandri non ti laurei”. Una diceria per far perdere i clienti o per mantenere la linea?
C’è chi crede che i gatti neri portino sfortuna, chi sostiene che se rompi uno specchio avrai sette anni di sfortune e chi non entra da Sandri per non rischiare di fallire la carriera universitaria. Le persone sono superstiziose, si fanno influenzare, gli studenti anche.
Ammirare dalla vetrina le composizioni di pasta frolla, cacao, cioccolato, pan di spagna e ancora squisitezze e sognare di poter entrare lì un giorno. Tanti studenti scelgono di festeggiare con un aperitivo varcando la porta con una corona d’alloro in testa fieri di poter finalmente varcare quella porta e consumare.
Si dicono: “Ora posso entrare, una laurea ce l’ho”!
Quattro ragazzi dai 20 ai 30 anni raccontano così il loro rapporto con la superstizione e dicono la propria su Sandri:
Valentina: 33 anni, laureata in Comunicazione internazionale presso l’Università per stranieri di Perugia ricorda con piacere quando decise di festeggiare la sua laurea con un ricco aperitivo in pasticceria. “Ai tempi non ero una di quelle ragazze superstiziose però non ero comunque mai entrata prima da Sandri, però i loro dolci li ho mangiati svariate volte a casa di un amico che ci lavorava. Davvero deliziosi”.
Elettra: 25 anni, laureata in Scienze della Comunicazione dice: “Prima di iscrivermi all'università, sono venuta a trovare mia sorella (anche lei studentessa) per visitare Perugia e facendo un giro in Corso Vannucci mi fece vedere la famosa pasticceria Sandri raccontandomi la storiella della laurea. Inizialmente fui molto influenzata, noi ragazzi lo viviamo un po’ come un rito forse, poi un giorno ci portai una mia amica, entrai e decisi di prendere una torta sacher. Buonissima. Ad oggi sono laureata e sono all’ultimo anno di magistrale.
Sara: 23 anni, laureata in Psicologia ha deciso di prendere un caffè da Sandri subito dopo i festeggiamenti. “Ero così soddisfatta di entrare lì dentro: finalmente potevo entrare da Sandri! Se solo avessi avuto ancora fame, forse avrei consumato un intero dolce ma mi sono accontentata di un caffè”.
Alessio: 33 anni, laureato in economia dice- Sandri? Ottima pasticceria artigianale nel centro di Perugia. Negli anni universitari sono stato un grande consumatore delle sue prelibatezze, pur conoscendo le voci su una presunta “maledizione” che avrebbe colpito chiunque avesse avuto il coraggio di frequentare il locale in questione prima di laurearsi…non credo nell’esistenza di posti sfortunati! Sono solamente le persone che possono inviare influssi negativi con le loro azioni… non mi faccio spaventare da voci popolari che molto spesso sono finalizzate solamente a limitare le libertà altrui e a rovinare locali concorrenti!
La superstizione non è altro che un pensiero, una storia. E ognuno di noi ha una storia da raccontare. Dargli peso o meno è solamente una nostra decisione.
