eBook in libreria

di Martino, direttore editoriale

CasaSirio Editore
piaceresirio
3 min readAug 21, 2017

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Sono passati quasi due anni da quando, per la prima volta, mi sono chiesto cosa si potesse fare per vendere gli eBook in libreria. Due anni dove, assieme alle mie meravigliose colleghe, abbiamo intervistato più di mille persone — a caso, ci bastava fossero in un luogo pubblico o quasi e avessero in mano, o in borsa, un libro — ci siamo scannati sui risultati delle nostre interviste (“Cosa cazzo vuoi capire te che sei brianzolo?” — cit.) e abbiamo creato il progetto “eBook in libreria”.

A dicembre 2016 avevamo decine di pagine di appunti (poi tradotte in un PDF ordinato ed esteticamente appagante) e l’eccitazione a fior di pelle. Ci restava da risolvere soltanto una questione apparentemente irrisolvibile, una questione che i nostri sobri vicini francesi riassumerebbero più o meno così: “e i soldi per finanziarlo dove cazzo li troviamo?”. Noi invece, che sobri lo siamo solo quando guidiamo, ci limitavamo a sorridere in faccia al problema e far progetti ancora più ambiziosi (progetti che, nel 2018, vi presenteremo). Poi un giorno, a febbraio, arriva la chiamata che sblocca tutto. Ombretta lavora per Eppela e sta cercando un progetto che faccia collaborare la cultura col digitale, ha letto di noi in giro e si è convinta che possiamo essere quelli giusti.

Postepay è il primo interlocutore a cui proporre gli “eBook in libreria”, manca un mese al Salone del libro e pubblicizzare il crowdfunding durante un evento simile sarebbe dinamite, ma ce lo spernacchia così audacemente da farlo rimbalzare — grazie all’abilità di Ombretta — sul tavolo di Nastro Azzurro, che decide di cofinanziarli e presentarli al Wired Next Fest di Milano, che sarebbe stato tipo due giorni dopo.

Questo comporta, nell’ordine:

fase1 — felicità
Abbiamo la possibilità di realizzare un sogno.

fase2 — eccitazione
Tutto quello che, fino a quel momento, era rimasto teorico, diventa realtà.

fase3 — notti insonni
Restano ancora tantissimo cose da fare e non abbiamo nemmeno due giorni.

Consegniamo il progetto alle 10 del mattino, la presentazione è prevista poche ore dopo. Denti stretti, refresh della mail ogni quattro secondi, l’impossibilità di controllare il live tweetting dell’evento. Va tutto bene, ci dicono, ne hanno parlato e sono soddisfatti. Possiamo iniziare a sognare.

Il resto ormai lo sapete. Progetto finanziato con quasi il 130% di quello che avevamo chiesto, gli articoli di blog, quotidiani e agenzie stampa nazionali, l’intervista in radio e le decine di chiamate per avere più informazioni.

Gli “eBook in libreria” diventeranno presto realtà. I primi tre prototipi sono quasi pronti e li presenteremo a ottobre, gli altri arriveranno nei mesi successivi.

Manca solo una cosa adesso, una cosa che ci sentiamo di dire a tutte le persone che ne hanno parlato, a Diego che ha curato l’ufficio stampa del progetto e a Ombretta che ci ha creduto fin dall’inizio: GRAZIE.
Grazie da parte mia, che dirigo questa gabbia di matti facendo il lavoro più bello del mondo, grazie da Nico, Caro e Jess che animano ogni giorno la nostra redazione, grazie da Chiara e Flavia, instancabili creatrici di meraviglie e grazie pure da Sirio, il nostro micio, simbolo ed esempio di scontrosità.

In particolare, un grazie gigantesco alle persone che hanno deciso di cofinanziare gli eBook in libreria su Eppela, il nostro sogno si realizzerà per merito vostro. Siete elencati qui sotto in ordine alfabetico e sì, vi vogliamo tanto tanto bene:

Anna Lucia, Anne, Antonella, Antonio, Antonio, Chiara, Chiara, Chiara, Claudio, Claudio Lorenzo, Cristian, Cristina, Daniele, Deborah, Denise, Elisa, Erika, Evelina, Fabio, Federica, Federica, Federico, Fernando, Flavia, Francesco Paolo, Francesco, Gabriella, Gaetano, Giada, Giangiacomo, Giorgio, Giuseppe, Giusy, Irene, Jessica, Laura, Leonardo, Lora, Lorenzo, Lucia, Lucio, Mara, Marcello, Maria Chiara, Marilena, Matteo, Maya, Michela, Michele, Monica, Nicoletta, Roberto, Sara, Simone, Sirio, Stefania, Teresa, Valeria, Vittorio.

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Una casa editrice POP. Un gruppo di amici poco registrati. Un gatto con un brutto carattere.