Viaggio al centro della libreria

di Martino, direttore editoriale

Abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio una sera, per caso, quando durante una delle nostre riunioni Skype — quelle che dovrebbero iniziare alle 20 ma poi prima delle 20:30 non si parte mai a parlare, quelle che all’inizio si sbertuccia una mezz’ora dei fatti nostri perché non ci si vede mica tanto spesso, quelle dove spuntano Bull Terrier, gatti più o meno simpatici, birre e sigarette — chiedendoci cosa dovessimo fare per farci conoscere di più, ho risposto “andare a bussare in ogni libreria”.

All’inizio era partito tutto come uno scherzo (“entri dentro e poi cosa dici? Oh, zio, bella! Sono Martino e faccio libri”) poi, piano piano, ha preso piede. Ci siamo messi a chiamare tutti quelli che conoscevamo che potessero sostenere questa follia (i matti, si sa, vanno assecondati), abbiamo scelto dei giorni dove potessi ragionevolmente trovare aperte le librerie senza incasinare troppo CasaSirio e mi sono messo con il mitico stagista Paolo alla ricerca di indirizzi e posti fighi.

Partito da Roma il 27 luglio, il giro mi ha portato a visitare luoghi bellissimi e librerie incredibili, oltre a conoscere tantissime persone deliziose ed entusiaste. Ho scoperto paesi e città che fino a quel momento mi erano ignoti (Fermo, ad esempio, che è una città stupenda, o Sulmona, che è famosa per i confetti solo perché in tanti li comprano senza farci un salto), che c’è una libreria Ubik che non fa parte della famosa catena ma è nata prima (a L’Aquila, e dopo il terremoto si è trasferita a Roseto degli Abruzzi), che vicino ad Alessandria c’è un hotel dove ti ingozzano con la pala di cibo buonissimo e poi quasi non te lo fanno pagare e che quando sei nella pianura vicino a Ferrara il 2 di agosto, col termometro sul cruscotto che non scendeva dai 46° manco a versarci sopra della granita, nemmeno l’aria condizionata gelida sparata al massimo può aiutarti a sopravvivere.

Soprattutto, ho scoperto tante piccole gemme sparse per il Centro-Nord, gemme abitate da persone che ora hanno sentito parlare di noi e dei nostri libri, che li hanno sfogliati, letti, qualche volta già ordinati.

Se noi editori indipendenti possiamo fare questo meraviglioso lavoro, è proprio grazie a loro, a quelli che non si fermano davanti al “chi cazzo sono questi?” ma ci danno una possibilità, leggono un nostro libro e poi magari lo consigliano ai clienti e se ne prendono un altro.

Ho documentato il mio giro sui social (Instagram e Facebook principalmente, e con un blog su Tumblr che trovate qui) per condividere con i nostri lettori queste piccole roccaforti, spronare chiunque volesse a consigliarmi un posto da visitare e — ultimo ma non per importanza — far vedere quanto sono belli i luoghi dei libri. Purtroppo non sono riuscito a passare in tante librerie: nel Centro-Sud, per esempio, o da Carlo ad Alba e Giorgio a Bologna; ma mi rifarò nel corso dell’anno, perché il Viaggio al centro della libreria ripartirà presto, assieme a tutte le nostre nuove uscite.