Cropalati, vogliamo crescere, ma dobbiamo farlo insieme

Intervista a Luigi Lettieri, sindaco di Cropalati

Rossana Boccuti
Piccole Spartenze — Ritorni
3 min readOct 31, 2021

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“Sogno il mio paese con 500 abitanti in più”, parola di Luigi Lettieri, sindaco di Cropalati, un paese di appena un migliaio di abitanti, situato nell’entroterra cosentino.

Uno scorcio di Cropalati

Insieme alle aree limitrofe di Paludi e Corigliano Rossano è sede di alcuni degli eventi della sesta edizione del Piccolo Festival delle Spartenze, che ha al centro i temi dell’emigrazione e dello spopolamento delle zone interne. Il paese gode della presenza di un moderno teatro comunale, che in una delle serate del festival ha ospitato Antonio Damasco e Cecilia Lasagno per lo spettacolo ‘Dante Popolare’.

Signor Sindaco, cosa lega il Festival al comune di Cropalati?

Sin dalla sua prima edizione, datata 6 anni fa, il Festival ha trovato il supporto del Comune di Cropalati ed ancora oggi continua a farlo. La collaborazione tra il direttore Giuseppe Sommario e il nostro paese è proseguita anche in altri eventi collaterali al festival e, grazie ai social, è stato possibile creare un nuovo ponte di comunicazione tra i cropalatesi del posto e i cropalatesi nel mondo.

Il Festival delle Spartenze è un’occasione di confronto e crescita culturale. Il comune di Cropalati offre altri momenti come questi, che attirano anche i giovani, spesso proiettati verso interessi diversi?

Grazie ad un lavoro di squadra portato avanti dalla giunta comunale, Cropalati ha maturato negli anni una particolare propensione verso le attività culturali e il mondo dei giovani. La delegata alla cultura del Comune si impegna costantemente nell’organizzazione di eventi che coinvolgano anche i più piccoli al fine di trasmettere loro i valori che caratterizzano la nostra terra. Ci vantiamo inoltre di avere alle spalle un importante passato culturale, dato anche dalla presenza dell’unica biblioteca nel territorio riconosciuta dal registro delle biblioteche nazionali.

Un momento dell’intervista con il Sindaco di Cropalati, Luigi Letteri

Cropalati, così come i paesi limitrofi, è interessata al fenomeno dello spopolamento. Cosa può fare concretamente la politica locale per invitare i giovani a restare o comunque ritornare?

Ci sono diverse soluzioni che il comune può accogliere: per citarne una, nel 2016 abbiamo ottenuto un finanziamento europeo, veicolato dalla Regione al fine di ridurre, o evitare lo spopolamento. Finanziamento che Cropalati ha deciso di impiegare nella costruzione di un teatro, utilizzato per portare avanti lo sviluppo culturale, che nei piccoli centri spesso trova terreno più arido. Inoltre, è senza dubbio necessario garantire i servizi primari che incoraggiano gli abitanti a restare; tuttavia il piccolo comune, oltre ad assicurare un buon tenore di vita all’interno del territorio, può fare ben poco, in quanto l’interesse deve essere proprio di enti superiori. A testimonianza di ciò, una coppia tedesca di pensionati ha scelto di trovare una sistemazione nel nostro piccolo borgo, grazie ad un costo della vita nettamente più conveniente che nelle grandi città, per poi essere stata costretta a partire a causa di una sanità poco efficiente.

Per concludere, con un occhio al futuro, qual è il sogno che spera di concretizzare nel suo paese?

Da amministratore cerco sempre di portare i miei sogni nella realtà. Il mio sogno più grande consiste nel far crescere la popolazione di 500 abitanti, nonostante sia consapevole che questa era una politica da sostenere negli anni ’70, periodo in cui la maggior parte degli abitanti ha scelto di emigrare in città più estese e all’avanguardia. C’è da dire però che, negli ultimi anni, Cropalati ha assistito ad una riduzione del fenomeno dello spopolamento grazie a coppie di giovani che hanno deciso di restare e fare famiglia nel paese.

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