Certo della Sua sensibilità

Alessandro Gilioli
PIOVONO RANE
Published in
2 min readOct 1, 2015

Gentile Sindaco Marino,

pur nel pieno rispetto dei suoi numerosi impegni in città e all’estero, Le chiedo di provare a ritagliarsi un’oretta per fare una visitina al centro Baobab, dove finora Lei non ha ritenuto di mettere piede.

Lo faccia, se non altro, perché grazie ai suoi volontari e ai suoi donatori, il Baobab ha finora permesso al Comune di risparmiare una cifra molto ingente: infatti esso svolge per i transitanti quell’attività di alloggio, cure mediche e prevenzione in termini di sicurezza sul territorio che in teoria dovrebbe essere compito delle istituzioni, prima di tutto quella da Lei presieduta.

Il Comune invece si è chiamato fuori per tutta l’estate degli sbarchi. Un Suo assessore, a giugno, aveva annunciato trionfale la prossima apertura di un centro alla stazione Tiburtina: tuttavia siamo a ottobre e non si è visto nulla. Senza dire che anche se fosse stata ultimata, la struttura prevista dal Comune avrebbe ospitato circa un quarto delle persone che invece stanno al Baobab, quindi non sarebbe stata risolutiva.

È inoltre un po’ singolare che una giunta di sinistra come quella da Lei guidata non solo rifiuti qualsiasi aiuto concreto a chi invece l’accoglienza concreta la fa, ma arrivi anche a minacciare di sgombero.

Diciamolo pure: se non ci fossero stati i volontari del Baobab, i singoli donatori, i centri sociali e l’elemosiniere della Chiesa (cioè quelli che danno una mano al Baobab), Lei avrebbe avuto per strada ogni giorno e ogni notte dai due agli ottocento disperati — a seconda del periodo: il che forse non sarebbe stato un gran biglietto da visita per la città che lei amministra. Un po’ di riconoscenza sarebbe opportuna, che dice?

Tanto più che il gruppo attuale del Baobab, cosa che certamente Lei saprà, non incassa un euro nemmeno dal ministero o da altre istituzioni dello Stato, quindi è l’esatto opposto rispetto alla “cooperazione affaristica” contro la quale Lei si sta giustamente battendo come Sindaco.

Vorrei rappresentarLe inoltre che attorno al Baobab si è in questi mesi mosso un pezzo della Roma migliore: non solo i volontari, appunto, ma migliaia (migliaia) di individui e famiglie che ogni giorno portano alimenti, medicine, coperte, lenzuola, vestiti. Roba propria, che serve a coprire le prime esigenze di chi ha attraversato il deserto della Libia e il mar Mediterraneo arrivando senza possedere più nulla, se non ciò che aveva addosso. Questo buon pezzo della città non ha avuto nemmeno una parola di ringraziamento e di elogio da parte del Comune.

Certo della Sua sensibilità, cordialmente La saluto.

Originally published at gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it on October 1, 2015.

--

--