#03 Mad Max Fury Road
Una strada per la speranza
Cos’é e Com’é
La civiltà umana è crollata. In un futuro post-apocalittico Max Rockatansky (Tom Hardy) un ex poliziotto, è costretto a sopravvivere con gli assillanti ricordi della sua famiglia. Viene catturato dall’esercito di Immortan Joe (Hugh Keayes-Byrne)unico signore e padrone, il quale detiene l'unica riserva di acqua potabile della zona. Furiosa (Charlize Theron), sua sottoposta, decide di dirottare un carico di carburante, per mettere in salvo le mogli di Joe e scappare dalla sua tirannia.
Dieci candidature agli Oscar 2016 e sei statuette vinte (Miglior Montaggio, Miglior Sonoro, Miglior Montaggio Sonoro, Miglior Scenografia, Miglior Costumi, Miglior Trucco e Acconciatura). La presentazione di Mad Max Fury Road potrebbe fermarsi semplicemente qui. È vero che possono essere considerati gli Oscar “minori” rispetto a premi più noti e rinomati, tuttavia il film di George Miller impressiona e lascia appagati, se non nella trama, sicuramente nell'aspetto visivo. Il notevole impiego di stunt-man, oltre 150 tra atleti olimpici e artisti del Cirque du Soleil, e gli effetti speciali detti “pratici” (oltre il 90% in tutto il film), ha permesso al regista di non affidarsi completamente alla tecnologia, ma di ricreare tutto in modo più realistico. La dinamicità è caratteristica preponderante del film d’azione e il direttore della fotografia John Seale non si tira di certo indietro. Porta lo spettatore a rimanere incollato allo schermo scena dopo scena, battaglia dopo battaglia ed inseguimento dopo inseguimento.
Da vedere o no
Mad Max Fury Road non è un film per palati fini. Al suo interno troviamo temi quali la violenza sulle donne o il fanatismo religioso, ma a parte alcuni rimandi più o meno espliciti, il film di Miller presenta un’andamento serrato e molto movimentato condito da una buona dose di violenza. Le scelte del regista fanno brillare di luce propria questo gioiello, che a mani basse risulta essere uno dei migliori film del 2015.
Scena da ricordare
Sicuramente rimarrà impresso nella memoria di ogni spettatore il Doof Warrior posto sulla Doof Wagon. D’ora in poi suonare una chitarra elettrica non sarà più la stessa cosa!
