Abbiamo bisogno di esempi positivi

In Italia

Kiro
3 min readFeb 13, 2014

Silvio Bartolotti è amministratore delegato della Nuova Micoperi, la società che ha raddrizzato la nave Costa Concordia.

Se mi date la certezza che si faranno le cose come si devono, allora posso aiutarvi. Così mi dissero di sì e andai dai miei ingegneri. Spiegai loro la situazione e gli dissi che se fossero stati con me e se la cosa era fattibile, l’avremmo fatto. Loro ci pensarono e dissero di sì. E così raddrizzammo la nave.

Roberto Saviano è uno scrittore. Ha barattato la sua libertà di camminare liberamente per strada, crearsi una famiglia, vivere una vita normale, per raccontare ciò che era sotto gli occhi di tutti: le mafie erano entrate nel tessuto economico del Paese.

Gregorio De Falco è capitano della Guardia Costiera di Livorno. La notte del 13 gennaio del 2012 prese in mano la situazione. Un capitano aveva abbandonato la sua nave in preda del mare per mettersi in salvo, ricevendo una lavata di capo esemplare.

Dimenticatevi di me. Smettete di parlare di me. Io ora ho solo bisogno di silenzio. L’eroe non sono io.

Cosa hanno in comune queste persone? Rappresentano dei buoni esempi e ogni volta che li si sente parlare, pieni di passione per il loro lavoro, si alza un coro che urla “vi prego fateli candidare, il Paese ha bisogno di loro”.

Ed è questa la reale situazione del Paese. In un clima di anti politica, dove ogni giorno si collezionano brutte figure e pessimi esempi, chi ne dà uno positivo diventa una persona da promuovere, da mandare in sostituzione dell’ingranaggio che non funziona.

In 20 anni di governi fallimentari, formati da imprenditori che si professano guru dell’economia, brandendo delle società multinazionali create da zero, e che non sono stati in grado di osservare la tempesta in arrivo, il nostro Paese è stato colpito da cattivi esempi.

Abbiamo dimenticato chi siamo. Ci siamo dimenticati della nostra storia, che inizia dal glorioso Impero Romano con l’ondata di civiltà che ha colpito il mondo, per poi passare al Rinascimento, all’età dei comuni, all’enorme patrimonio artistico che le nostre radici hanno creato, l’ingegno, la poesia, la canzone. Abbiamo dimenticato che l’Apple del ‘900 era italiana: l’Olivetti. Che i maggiori scienziati mondiali hanno origini italiane, che siamo in grado di ricavare dal nulla una meraviglia, applicando la poesia.

Ci sono due vie per affrontare la vita: la via della natura e la via della grazia. Tu devi scegliere quale delle due vuoi seguire. La grazia accetta di essere disprezzata, dimenticata, sgradita; la natura vuole solo compiacere se stessa e spinge gli altri a compiacerla. Chi segue la via della grazia non ha ragione di temere. Io ti sarò fedele, qualsiasi cosa accada.

Scriveva Giobbe nel suo libro. E la politica ha deciso di seguire la via della natura. L’ex premier Silvio Berlusconi ha per anni assecondato i tic, le tendenze e l’aspetto più becero dell’italiano medio, corteggiando ed estraendo quei meccanismi percorrendo la via della natura, che sembrano entrati negli anni nella nostra cultura (ahimè).

Grillo fa suo il populismo cavalcando la stessa onda. Applicando un nazionalismo che risulta essere la forma migliorata del federalismo leghista, tentando di scacciare, o promettere di farlo, i rami malvagi dal parlamento. Rifiutandosi di collaborare con quelli buoni. Una missione che mira a fare terra bruciata nelle istituzioni e siccome le istituzioni siamo anche noi, rischia di bruciare tutto il Paese.

Renzi, che tenta di applicare della meritocrazia e passare dalla teoria ai fatti, viene inserito in questo enorme calderone fatto di giochi politici e strategie di potere. In un ambiente attanagliato dalle lobby e dai vecchi meccanismi che dimostrando spirito di sopravvivenza, vogliono affossare ogni possibile cambiamento (dalla legge elettorale che sembrava ormai in porto). E chissà quanto si sia compromesso in questo turbinio di maciullamento totale.

In un Paese dove i media non informano, ma vendono prodotti e servizi. In cui non si lavora per i cittadini, ma per la propria carriera. Dove si continua per la via della natura. Si dimentica che siamo grandi nella via della grazia e dovremmo liberarci dei vecchi meccanisi e ricordarci chi siamo. Essere fieri nell’essere italiani.

Abbiamo bisogno di esempi positivi nella politica. Abbiamo bisogno di vedere la politica fare ammenda e fermarsi, il prima possibile, per aggiustare il meccanismo e ripartire. Non tra 1 anno, ma ieri.

Abbiamo bisogno di vedere che il denaro pubblico sia speso giustamente. Che ci siano leader in grado di guidarci, non di assecondarci, verso un futuro migliore. Abbiamo grandi potenzialità e possiamo ancora farcela, ma ci mancano i buoni esempi.

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Kiro

Blogger, scrittore ed economista. Non mi interessa il cosa, ma il perchè.