Perché c’è bisogno di un centrodestra

31 maggio 2014

João Francisco AM
Politica per passione
2 min readMay 31, 2014

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Personalmente diffido delle grandi visioni politiche, tipo le palingenesi universali dell’Uomo Nuovo: ne ho viste troppe finire in un incubo. Preferisco la pratica politica quotidiana, magari un poco machiavellica. Tuttavia, possiedo anch’io un poco di visione più ampia del quotidiano accadere, e ne parlo qui.

Da lungo tempo, ritengo che in uno Stato democratico bene ordinato sia necessaria la presenza di due formazioni politiche moderate, una più orientata a sinistra e l’altra più a destra. Se guardiamo alla storia è sempre stato così, perlomeno dalla fine delle monarchie assolute, e naturalmente dei periodi di dittatura. Vediamo anche che il crinale, che divide la destra dalla sinistra, si sposta nel tempo, in base alla sensibilità e alla cultura degli uomini. Per esempio la Destra e la Sinistra dei tempi del Cavour, oggi le riterremmo entrambe appartenere al campo della destra, ma allora erano effettivamente la Destra e la Sinistra.

Le due forze devono essere in grado di alternarsi al potere effettivamente, per cui non devono essere troppo sbilanciate come consistenza. Il loro compito è di controllarsi reciprocamente, per non cadere nella palude del malaffare. Devono essere moderate, per potere collaborare nei momenti di emergenza nazionale.

Ora, dopo la vittoria schiacciante del PD di Renzi alle elezioni europee 2014, la situazione è troppo sbilanciata a favore del centro-sinistra, cosa potenzialmente pericolosa per la palude: non c’è più un centro-destra.
Intanto la cosa lascia aperta la strada per una destra estrema, antidemocratica, pericolo non scongiurato dalla sconfitta contemporanea del M5S di Beppe Grillo.
Ma il pericolo maggiore è la mancanza di un avversario che tenga in riga il PD con la sua costante pressione.

Chi potrebbe occupare il necessario ruolo di centro-destra democratico?
In nessun caso il partito del Berlüsca, Forza Italia. Primo, perché il suo padrone è l’uomo che ha creato una finta democrazia, in realtà padronale, tutta incentrata sull’interesse personale del capo. Secondo, perché il Berlüsca si è circondato di mezze calzette che non gli facessero ombra: lo vedete un partito in mano a quella gente?

L’unico partito che potrebbe rappresentare il necessario centro-destra è NCD, ma con molti problemi, quali:

  1. troppi uomini compromessi con il Berlüsca, tra cui distinguo:
    a) una fascia di inutilizzabili, da eliminare al più presto, tipo Formigoni;
    b) una fascia con il compito di ripulire il partito, rilanciarlo e poi lasciare il campo a uomini nuovi, tipo Alfano;
  2. modestia di forze (appena superato il quorum delle europee); la crescita, fino a competere democraticamente con il PD, è solo una potenzialità, che molto dipende dalla soluzione ottimale del punto precedente.

Giudico in ogni caso positivamente, che NCD sia stato al fianco del PD, sia pure con i suoi distinguo, nei momenti più bui di questa fase storica di emergenza dell’Italia, con il governo Letta e Renzi.
Mi auguro, per l’Italia e lo stesso PD, che NCD possa crescere e occupare il posto di rappresentante del centro-destra, togliendo spazio a FI e a M5S.

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João Francisco AM
Politica per passione

um homem como muitos, nada de especial, namorado do Brasil, o meu sonho e meta. Em Manaus e Santarém, espero por sempre. Me perguntem vocês se estou feliz!