“Café Society”, un modo per far emergere l’interesse degli studenti
Eugenio Pucci, Leonardo Beati, Joao Pedro Savino
Pietro Bardelli, Lorenzo Dringoli, Alessio Mosca
Montepulciano-Nell’ambito dell’autogestione, gli alunni Eugenio Pucci (4CLS), Leonardo Beati (4CLS) e Joao Pedro Savino (4DSA) hanno svolto la lezione intitolata “Café Society”, per promuovere la sensibilizzazione alla cultura politica e all’informazione.
La lezione, divisa in due momenti, ha visto succedersi ad un breve quiz relativo alle istituzioni politiche italiane dalla nascita della repubblica e non solo, un dibattito culturale sui temi più discussi del momento come per esempio il riscaldamento globale, Europa e la TAV.
Gli “insegnanti” hanno approfittato dell’occasione per sottoporre gli “alunni” ad un sondaggio, anonimo, basato su tre quesiti relativi a politica, attualità e amici/familiari.
Per quanto riguarda la politica la domanda sottoposta si è riferita esclusivamente all’interesse politico, e dunque all’insieme delle conoscenze relative a istituzioni, partiti, legislazione, riforme apportate dai governi attuali e della storia. Per l’attualità, invece, la domanda è riferita alla conoscenza di notizie, siano esse riferite a generici eventi su scala mondiale o nel nostro paese, riforme che coinvolgono direttamente il nostro stile di vita, ma anche innovazioni nella tecnologia, nella scienza e successi nello sport e nella musica. L’ultima domanda, quella riferita agli amici e familiari, è stata utile a comprendere se esiste un dialogo e quindi un ricircolo delle informazioni fra i ragazzi.
Il risultato del sondaggio, effettuato coinvolgendo 135 partecipanti, ha dimostrato che i ragazzi dei Licei Poliziani hanno scarso interesse nella politica, al contrario di quanto si è registrato per quanto riguarda l’attualità. Per la discussione con amici e familiari, non vi è una prevalenza netta: appena superiore è il numero di risposte affermative, alle quali i ragazzi si sono spesso giustificati spiegando che partecipano alle discussioni in casa senza però esprimere una propria opinione, quasi come fossero “spettatori passivi” nei discorsi dei loro genitori. Tuttavia ciò non preclude una possibilità nei giovani di voler entrare in questa sfera identificativa.
Nel grafico a torta qui riportato sono evidenti le percentuali relative alla suddivisione degli interessi.
L’istogramma sottostante mostra invece come la percentuale degli studenti che si interessa esclusivamente di attualità vada nettamente al di sopra del 50%, mentre solo una piccola parte dei soggetti interessati si dedica esclusivamente alla politica; la restante parte non ha preferenza e segue entrambe le cose.
La discussione e il dibattito, come abbiamo potuto appurare, consentono di far emergere i “perché” delle cose e maturare in noi ragazzi la consapevolezza della realtà che ci circonda. Spesso purtroppo noi giovani siamo “lontani dal mondo”, inconsapevoli del fatto che la nostra opinione inespressa abbia un peso che se portato alla luce può cambiare veramente qualcosa, come nel caso della protesta della giovane Greta.