Gli Uffizi e l’accessibilità della cultura

Poliziano News
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Firenze, patria del Rinascimento, scrigno d’arte e cultura colma di mostre e musei impossibili da non visitare almeno una volta nella vita, come la Galleria dell’Accademia, Casa Buonarroti, Museo Casa di Dante e la celeberrima Galleria degli Uffizi.

La Galleria si compone del Corridoio vasariano, delle Collezioni di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli che la rendono uno dei musei più importanti al mondo, fu edificata su progetto del grandissimo Giorgio Vasari e occupa i primi due piani dell’edificio; al suo interno possiede ampie sale ed estesi soffitti affrescati.

Gli uffizi accolgono nei grandi corridoi le copie delle statue romane antiche e le rappresentazioni statuarie della famiglia Medici, mentre nelle sale sono ospitate le raccolte dei dipinti del 1300 e del Rinascimento fatte da alcuni dei più grandi artisti dell’epoca tra i quali solo per citarne alcuni: Cimabue, Giotto, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio.

Uno dei principali motivi per cui è importante visitare gli Uffizi è sicuramente che relazionarsi con la cultura sin da piccoli permette lo sviluppo di un’ampia considerazione del patrimonio culturale.

Sebbene i Musei e l’arte siano aperti a chiunque nel 2020 la famosissima influencer Chiara Ferragni, dopo aver visitato la Galleria degli Uffizi e aver postato sui suoi social delle foto con alcune opere, è stata oggetto di ampie discussioni.

Non è stata sicuramente la sola a “promuovere” virtualmente arte e cultura, prima di lei infatti Sfera Ebbasta, Mahmood e Fabri Fibra avevano registrato il videoclip di “Dorado” all’interno del Museo egizio di Torino, ma anche Beyoncé precedentemente aveva registrato il suo videoclip di “Apeshit” proprio davanti alla Gioconda; nonostante questo le critiche non hanno tardato ad arrivare sia per l’influencer che per il direttore della Galleria.

Noi riteniamo che l’arte debba essere accessibile a chiunque e sapendo che la visita della Ferragni non era stata programmata al fine di promuovere la Galleria pensiamo che tutte queste critiche non avrebbero dovuto scaturirsi, inoltre anche se fosse stato il contrario crediamo che sia più che lecito pubblicizzare e scaturire l’interesse per la cultura nei giovanissimi anche tramite mezzi tecnologici, che come ben sappiamo sono ormai popolati da ragazzi e adulti, né è riprova il notevole aumento delle visite della Galleria dopo questo avvenimento.

(articolo a cura di Sofia Del Santo e Virginia Ricci — classe 3ACLS)

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