Intervista a Edo Zacchei, Sindaco del Comune di Sinalunga
Durante le vacanze di Natale quattro alunni della classe 3A Scientifico dei Licei Poliziani (Salvatore Alessandro, Scaramelli Francesco, Tabarrini Alessia e Trabalzini Gaia) hanno intervistato il Sindaco di Sinalunga per un progetto scolastico. Hanno incontrato il Sindaco Edo Zacchei presso il Comune di Sinalunga per porgli delle domande basate principalmente sui giovani, lo sport, la scuola e l’attuale situazione Covid.
1.Il comune dà abbastanza spazio ai giovani?
“In un certo senso, no. Si potrebbe fare anche di più, non è mai troppo quello che si fa. Bisogna capire che cosa si intende per giovani, poiché si va dalla fascia di età dei più piccoli, fino alla vostra arrivando alle giovani famiglie. Il Comune fa quello che è di sua competenza perché i servizi ci sono. Il comune di per sé ha delle competenze specifiche dettate dalla legge e che sono la minima parte di quello che fa. Per quanto riguarda la vostra fascia d’età è chiaro che è difficile fare qualcosa perché i vostri interessi sono particolari e trovano poco appiglio a quelle che sono le cose messe in piedi dalla Pubblica Amministrazione. Però credo che la maggioranza delle idee e delle passioni che un ragazzo ha, che non siano molto particolari, si possano trovare all’interno della rete e dei servizi che ci sono nel nostro Comune. Sono presenti le attività sportive, le attività culturali e inoltre nel nostro comune sono presenti circa 60 associazioni che operano in vari settori.
Quello che ci interesserebbe a noi come Comune è quello che piacerebbe trovare ai ragazzi nel territorio, poiché il Comune è portato a fare quello che chiedono i cittadini, dalle famiglie ai lavoratori agli anziani.”
2.Il comune segue i suoi plessi scolastici attraverso dei progetti?
“Il Comune organizza servizi facoltativi e supplementari, che però ormai sono strutturati e consolidati da anni, come per esempio la mensa scolastica, il trasporto scolastico, il servizio di asilo nido, la scuola materna. Il Comune ha delle competenze specifiche su queste strutture, quelle di mantenerle efficienti, pagare le utenze, renderle a norma. Per quanto riguarda i progetti didattici noi non abbiamo nessuna interazione, spesso dipende anche dal Dirigente Scolastico. In momenti particolari però ci sono dei progetti che trovano interesse sia della scuola che del Comune, come la “Giornata della memoria”, la “Festa della Liberazione” oppure la “Festa dei caduti”. Comunque è difficile entrare come istituzione all’interno del mondo scolastico, poiché quest’ultimo interagisce poco con il mondo esterno e con la vita della comunità. Dunque ci sono poche possibilità limitate di “incontro” tra Comune e scuola, a parte le precedenti. Quando dipende anche dai Dirigenti Scolastici, certe volte è più l’amministrazione pubblica che chiede alla scuola che viceversa.”
3.In che modo un ragazzo a Sinalunga può impiegare il proprio tempo libero?
“Il territorio comunale ha diversi impianti sportivi, che però non sono mai sufficienti. Ovviamente il Comune cerca di focalizzarsi sulle strutture e gli impianti che hanno un particolare interesse. Per quanto riguarda gli sport ci sono delle possibilità, per esempio c’è la possibilità di giocare a calcio, a tennis, a padel, a pallavolo e a pallacanestro. Sono attività che il Comune promuove attraverso le associazioni ma che non sono in mano in maniera diretta. Negli anni sono cambiate anche le dinamiche sociali, perché ci sono poche modalità di aggregazione a parte l’incontro durante lo sport o in un’associazione culturale. Questo ormai è un problema, non solo di Sinalunga ma di tutte le realtà limitrofe. Però questa difficoltà si ritrova nei centri più grossi, come Sinalunga e la frazione di Bettolle ma se si va nei centri più piccoli, come Rigomagno o Farnetella, sono presenti ancora i circoli di ritrovo dove anche i più giovani come voi si incontrano mischiati a quelli più grandi. Il modo di vivere e ritrovarsi in un luogo dove c’è un ragazzo della vostra età e il signore di sessanta anni ha secondo me un aspetto formativo molto importante, perché ascoltare le persone di una certa età è una cosa che costruisce e forma, in maniera diversa ai gruppi ristretti della stessa età.
Ribadisco che durante gli anni sono cambiate le abitudini e il modo di incontrarsi, cosa che è stata facilitata con l’uso degli smartphone, dove ci sembra di essere insieme a tutti quando invece siamo soli.”
4.Nel nuovo anno, ammesso che la situazione di pandemia lo permetta, saranno organizzati nuovi eventi all’interno del Comune?
“Pandemia permettendo, saranno organizzati degli eventi che vengono proposti annualmente all’interno del Comune e che quest’anno sono stati penalizzati. Per esempio, tra gli eventi, ci sono “l’Incantaborgo” e la “Carriera di S. Martino”, che quest’anno sono stati sospesi, e la “Fiera alla Pieve”, la quale invece quest’anno è stata fatta, rispettando le normative anti-Covid. La nostra Fiera è una delle più grandi e importanti della Regione ed inoltre è tra gli eventi annuali di Sinalunga più attesi dai cittadini perché si tratta di un evento storico con il quale siamo cresciuti tutti noi sinalunghesi.”
5.Perché ha deciso di candidarsi a Sindaco e com’è la vita di un Sindaco?
“Quando avevo 18 anni mi chiesero se volessi contribuire a quella che era la vita della Pubblica Amministrazione, entrando a far parte del Consiglio di Circoscrizione, il quale favoriva la partecipazione dei cittadini ed io accettai. All’interno del Consiglio parlavamo di problemi, progetti e di idee ed è proprio all’interno di questo ambiente che mi sono appassionato a questo mondo, all’interno del quale c’è sempre da imparare. Anche adesso da Sindaco, infatti, c’è da imparare tutti i giorni, molto più di prima. Successivamente mi venne chiesto di partecipare alle elezioni del 1990 e mi iscrissi come dipendente, riuscendo ad entrare nel Consiglio Comunale. Ci furono periodi difficili per la politica e nel giro di qualche mese mi ritrovai a fare l’Assessore con delega allo sport e alla cultura. Ho fatto l’Assessore per un certo periodo e poi sono tornato a fare il mio lavoro al di fuori del Comune, fino a quando due anni e mezzo fa mi fu chiesto di candidarmi a Sindaco ed ora sono qui. Sono stato facilitato perché sapevo già come funzionava la struttura amministrativa, grazie alle mie precedenti esperienze e per questo credo che ritrovarsi a fare il Sindaco dal nulla sia davvero difficile. È un incarico impegnativo e che occupa tanto tempo, infatti devi trovare i giusti equilibri con la tua vita privata. Quello che dico sempre è che fare il Sindaco non sia un lavoro, ma una missione.”
6.Quali sono i benefici dei gemellaggi che Sinalunga ha con Ay-Champagne e Dorking?”
“Il gemellaggio con Ay-Champagne dura dal 2004, ed è stato scelto per la particolarità dello champagne e per la loro vicinanza alla nostra cultura, mentre il gemellaggio con Dorking è stato fatto nel 2019. Gli obiettivi principali del gemellaggio sono ovviamente gli scambi culturali ed economici, ma a causa della pandemia sono stati bloccati gli scambi con Dorking, mentre con Ay Champagne sono ancora in piedi dei rapporti, anche se il Comune non può fare da coordinatore del tutto; molte aziende del nostro territorio, a seguito del gemellaggio, vanno a vendere i loro prodotti alla loro Fiera in onore di Luigi XIV.”
7.Il Comune di Sinalunga sostiene iniziative a favore dell’ambiente?”
“Tutti gli anni Sinalunga sostiene il progetto di Legambiente, che però è un’iniziativa a livello nazionale. A livello locale l’impegno è quello di sensibilizzare il rispetto dell’ambiente; ci sono dei gruppi di persone che si organizzano volontariamente per ripulire spazi, strade o aree che l’inciviltà di ognuno di noi spesso deturpa. La tutela dell’ambiente passa soprattutto su due filoni: uno è quello del rispetto e l’altro quello di avere un progetto di raccolta differenziata efficiente. Una delle problematiche principali è quella dell’abbandono di rifiuti presso le zone di raccolta dei rifiuti e zone periferiche e di campagna. L’ambiente secondo me significa anche verde, infatti il Comune ogni anno cerca di piantare nuovi alberi.”
8.Passando al tema più attuale, cosa ne pensa del nuovo aumento di contagi qui a Sinalunga e in generale in Italia?
“In questi due anni e mezzo che sono Sindaco, ventidue mesi sono stati passati con la problematica principale della pandemia; il primo punto della mattina è quello di analizzare i dati dei contagi e verificare se i contagiati avessero bisogno di servizi. I dati di oggi (29 dicembre 2021) evidenziano 51 contagiati, mentre l’anno scorso il Comune ha contato fino a 151 contagi: la gestione della pandemia dello scorso anno (2020) è stata di certo più impegnativa del 2021. Fortunatamente di questi 51 casi nessuno sembra evidenziare sintomi da ospedalizzazione; oggi la situazione preoccupa, ma in confronto all’anno passato non ci sono delle situazioni tragiche.”
9.Può parlarci del turismo per quanto riguarda il Comune di Sinalunga? Ci potrebbe essere una crescita di quest’ultimo attraverso la valorizzazione degli elementi storici e culturali?
“Il turismo è una materia che è sempre stata molto distante per il Comune di Sinalunga, nonostante ciò è stata scoperta da pochi anni, poiché prima Sinalunga era soprattutto un paese di attività produttive, come artigiani, falegnami, fornaciai. In seguito poi l’economia di questo territorio è cambiata, sostenendo così anche l’aspetto turistico che doveva cominciare ad essere rivalutato, perché Sinalunga ha delle possibilità anche per quanto riguarda la collocazione logistica che ha e non solo per quello che ha da proporre. La materia del turismo è regolata da una legge regionale, innanzitutto deve gestire il settore turistico creando degli ambiti turistici che in Toscana sono 28, mentre nell’ambito turistico del territorio di Sinalunga ci sono 9 Comuni dediti alla programmazione turistica del territorio in questione. Ogni Comune ha la sua particolarità dal punto di vista enogastronomico, come ad esempio Sinalunga che ha come tema quello della Chianina. Il patrimonio culturale va valorizzato e fa parte di una proposta turistica; a Sinalunga ad esempio c’è il Palazzo Pretorio, un Palazzo storico e simbolico — dove si trovano le celle dei detenuti — che va restaurato.”
I ragazzi della 3A Scientifico ringraziano il Sindaco per aver reso possibile l’incontro e per la sua disponibilità.
(articolo a cura di Salvatore Alessandro, Scaramelli Francesco, Tabarrini Alessia e Trabalzini Gaia — classe 3AS)