La scuola per lo Studente Atleta: intervista a Tiberio Mazzantini

Poliziano News
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4 min readFeb 9, 2021

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Lo “Studente atleta” è un progetto nato in via sperimentale nel 2015, poi ufficializzato il 10 aprile del 2018 attraverso il Decreto Ministeriale 279.

Il programma dello Studente atleta crea le condizioni per superare le criticità, che nascono durante il percorso scolastico degli studenti-atleti, soprattutto le difficoltà nella regolare frequenza delle lezioni. L’obiettivo è dare sostegno e supporto alle scuole per promuovere concretamente il diritto allo studio e il successo formativo anche di questi studenti.

Gli sport praticati dai vari studenti atleti non hanno limitazione: le discipline che gli alunni eseguono variano dal calcio al nuoto, dall’atletica leggera alla pallacanestro. Nonostante ciò nessuno sport agonistico è escluso. Per ogni disciplina sportiva, ci sono dei precisi parametri decisi dal Ministero. Per essere uno studente atleta, però bisogna praticare uno sport ad un determinato livello, e quindi prendere parte a competizioni nazionali, internazionali o mondiali (per maggiori info: https://www.miur.gov.it/progetto-studenti-atleti-di-alto-livell).

Lo studente atleta ha vari “vantaggi” a livello scolastico ed è agevolato all’interno dell’istituto. Alcuni di questi vantaggi, sono per esempio, la possibilità di non essere interrogato il giorno successivo ad un’eventuale gara e di svolgere verifiche e interrogazioni programmate. Inoltre, in caso di superamento del limite di assenze, le assenze giustificate per motivi sportivi verranno considerate in deroga.

A questo progetto possono partecipare gli studenti degli istituti di istruzione di secondo grado. Per aderire, occorre iscriversi on-line. Per presentare le domande di adesione al progetto la procedura è aperta dal 5 novembre fino al 5 dicembre di ogni anno. Dal 2015 in avanti gli studenti e le scuole che aderiscono a questo progetto sono sempre in aumento. Più di 13000 studenti partecipano a questo progetto. Le regioni più interessate sono la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Lazio. Per maggiori curiosità: https://www.federdanza.it/images/dati_studenti_atleti_2019_2020.pdf

Intervista a Tiberio Mazzantini

Quando e perché hai iniziato questo progetto?

“Una volta arrivato alle superiori ho scoperto questa grande novità del progetto studente atleta. Fin dalle medie per me era un po’ difficile organizzare tutto, in quanto gare di motocross molto lontane da casa e scuola mi impedivano quasi totalmente una possibilità di studio durante il giorno. Infatti uno dei miei timori più grandi quando sono arrivato alle superiori era quello di non riuscire a studiare e fare tutti i compiti a causa delle mie gare.”

Pensi che ti stia aiutando negli anni ad ottenere i risultati che speravi?

“Da quando ho iniziato questo progetto mi sento più tranquillo sia per lo studio sia per continuare la mia passione. Ciò infatti mi permette in caso di grandi impegni sportivi di programmare le interrogazioni e le verifiche. Inoltre in questo periodo posso collegarmi in modo digitale alle lezioni anche se mi trovo alle gare o agli allenamenti, seguendo così tutte le lezioni. Durante questi tre anni, in quanto mi trovo in terza superiore, ci sono stati dei periodi in cui questo progetto mi ha aiutato molto; soprattutto il lunedì quando rientro la domenica sera tardi dalle gare e ho dei compiti o delle interrogazioni.”

Come riesci ad organizzarti con i compagni e professori?

“Nonostante i miei impegni costanti, è capitato poche volte che le professoresse e i professori mi abbiano programmato le interrogazioni e le verifiche. Questo perché cerco sempre di organizzarmi anche se sono molto impegnato con lo sport e anche per rispetto nei confronti dei miei compagni, in quanto penso che anche loro abbiano dei loro impegni che tolgano loro molto tempo. Quindi come riescono ad organizzarsi loro cerco di riuscirci anche io. Penso però che dovrò sfruttare un po’ di più questo progetto da qui in avanti in quanto le trasferte saranno sempre più lunghe e gli impegni scolastici sempre maggiori. Tuttavia cercherò sempre di organizzarmi al meglio e di rispettare i miei compagni nelle interrogazioni, evitando di creare loro problemi. Non voglio sentirmi privilegiato in questo. Quindi anche con i professori non ho delle regole precise sul fatto che non mi debbano interrogare dopo le gare. Se non riesco a prepararmi per un giorno lo dico personalmente ai professori, i quali lo accettano essendo molto comprensivi in questo. In generale, però, questo progetto può essere molto utile a coloro che magari hanno qualche difficoltà in più e diciamo che grazie a questo progetto un atleta può studiare e allo stesso tempo seguire la propria passione e non c’è cosa migliore di questa.”

A cura di Marianna Caponeri, Gabriel Cosner, Federico Pellegrini e TIberio Mazzantini (3BLS)

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