Guida alla fotografia hyperlapse: Cos’è e come realizzarlo
L’Hyperlapse può essere definito un timelapse in movimento, per realizzarlo è quindi necessario lo spostamento della fotocamera o della videocamera tra diversi scatti.
In questo articolo Mirko Rotelli e Andrea Flisi, fondatori dello studio di post-produzione video Post Tube, avranno il compito di spiegare come realizzare un hyperlapse strepitoso.
Con Hyperlapse in fotografia si intende un effetto simile a quello del timelapse dove però la fotocamera o videocamera si trova in movimento invece di essere ferma in una posizione prestabilita. È un effetto utile per accelerare il movimento di qualcosa che muta lentamente come ad esempio le nuvole o il tramonto.
Si possono dividere fondamentalmente in due categorie, quello video in cui si deve girare un video molto lungo per essere poi velocizzato in post produzione o quello fotografico dove vengono riunite diverse fotografie singole per creare un unico video.
Dopo gli anni di successo del timelapse la fotografia è evoluta grazie all’idea di alcuni fotografi di aggiungere piccoli movimenti ai loro time lapse, vedendo che l’effetto funzionava molto bene hanno iniziato a creare movimenti sempre più lunghi tanto da creare la nuova tecnica dell’Hyperlapse.
Nonostante l’apparenza sia della creazione di un video molto complicato in realtà richiedono molto tempo e pazienza ma seguendo pochi consigli e linee guida è possibile ottenere un effetto cinematografico di grande qualità.
Cos’è la fotografia Hyperlapse?
Spesso confuso con la fotografia time-lapse, l’Hyperlapse è un effetto creato unendo più fotografie scattate in movimento e necessita talvolta del supporto di un treppiede. Gli Hyperlapse si muovono in direzione di un soggetto o attorno al soggetto stesso mentre i time lapse tendono a rimanere fissi in un unico punto.
A differenza del time lapse gli Hyperlapse hanno un aspetto cinematografico e sono sicuramente più accattivanti.
Per realizzare un Hyperlapse sarà necessario un buono spazio di lavoro poiché è necessario muoversi parecchio; la condizione migliore sarebbe un grande spazio in pianura in modo da evitare di inciampare durante il lavoro di ripresa.
Gli Hyperlapse si possono dividere in diversi movimenti:
· Avvicinandosi al soggetto
· Allontanandosi dal soggetto
· Muovendosi attorno al soggetto stesso
Quali sono le differenze tra timelapse e Hyperlapse?
Time Lapse e Hyperlapse vengono spesso confusi, in realtà si tratta di due modi differenti per ottenere un effetto di movimento e di mutamento nel tempo. Il Timelapse crea un effetto di movimento e di tempo accelerato mantenendo però la fotocamera fissa in un punto, per questo motivo è fondamentale l’utilizzo di un treppiede.
Un Hyperlapse invece necessita di movimento della fotocamera anche per una superficie importante di spostamento, per questo motivo non è obbligatorio il treppiede per chi è già esperto ma è necessario scegliere uno spazio congruo.
Un Hyperlapse può essere considerato una evoluzione del timelapse, partendo quindi da una idea simile ma necessitando di una gamma di movimento ben più ampia.
Quali strumenti utilizzare per l’Hyperlapse?
Per realizzare un Hyperlapse sono necessari pochi strumenti ma più che altro richiede molto tempo e altrettanta pazienza per ottenere il risultato desiderato.
Per prima cosa è necessaria una buona macchina fotografica con cui scattare in modalità RAW e manuale, consigliato poi almeno all’inizio l’ausilio di un treppiede.
Usare un treppiede, una fotocamera e un telecomando aiuterà sicuramente ad ottenere il risultato desiderato utilizzando strumenti utili in grado di aiutare nella realizzazione di un Hyperlapse.
Sicuramente importante anche la scelta della location che forse non è un vero e proprio strumento ma è da considerare tra le priorità per la creazione di un Hyperlapse di successo.
Sono poi necessari programmi come Capture One, Adobe Lightroom o Premiere Pro per poter editare i file ed esportare il filmato in modo da poterlo utilizzare e condividere online.
Quale obiettivo utilizzare per l’Hyperlapse
La scelta dell’obiettivo non è standard, tutto dipende dal risultato desiderato e da quanto ci si muove tra uno scatto e l’altro. Per gli Hyperlapse a punto fisso possono essere utilizzate anche ottiche grandangolari ma prestando attenzione a ridurre le distanze di spostamento.
La stessa attenzione va prestata per i teleobiettivi dai 70mm in su, più lunga sarà la focale più corto dovrà essere lo spostamento tra i due scatti. Sicuramente tra gli obiettivi consigliati c’è quello da 24 mm con cui è possibile ottenere ottimi risultati.
È necessario il treppiede?
Per la fotografia time-lapse il treppiede è assolutamente necessario e obbligatorio, per le riprese Hyperlapse invece non è proprio così.
Nella fotografia Hyperlapse il movimento è fondamentale e se all’inizio il treppiede può essere un valido aiuto per mantenere le riprese stabili con l’abilità e l’esercizio si possono realizzare gli scatti a mano libera; la maggior parte dei fotografi professionisti Hyperlapse scatta a mano libera senza l’ausilio di un treppiede.
Come impostare la fotocamera per fare un Hyperlapse?
Utilizzando una semplice reflex ecco alcune delle impostazioni da utilizzare per realizzare un Hyperlapse di qualità. Per prima cosa è fondamentale impostare il menù “Overlay”:
· Trigger mode: always ON
· Size: Large
· Position: Focus Box
· Magnification: 3:1
· Focus Confirm: Splitscreen
Successivamente si può attivare l’impostazione “Spotmeter” dal menù overlay:
· Unit: Percent
· Position: Focus Box
Come si realizza un Hyperlapse?
Un Hyperlapse può essere dispendioso per la quantità di tempo di lavoro necessario per la realizzazione sia in fase di registrazione che di editing ma l’effetto è assolutamente altamente performante.
Ma come si realizza un Hyperlapse? Ecco una guida passo a passo.
· Posizionare la fotocamera: per prima cosa si posiziona la fotocamera sul treppiede considerando l’appoggio su una posizione piana come quella dell’asfalto che sicuramente contribuiscono a mantenere la fotocamera ferma.
· Impostare la fotocamera in modalità manuale e RAW: è importante utilizzare dove possibile la visualizzazione live dopo aver impostato la fotocamera in modalità manuale e RAW per ottenere gli scatti nel formato desiderato e con una inquadratura omogenea.
· Timer da remoto: è sicuramente un ottimo strumento per poter controllare anche da lontano la fotocamera in modo da creare intervalli coerenti e simmetrici.
· Velocità dell’otturatore a 1 secondo: questo tipo di tempistica aiuterà a creare un effetto movimento nelle immagini dando un finish fluido al filmato.
· Filtro ND durante il giorno: se si scatta durante il giorno è necessario l’utilizzo di un filtro ND per ottenere lunghe esposizioni.
· Pazientare: è necessario attendere il giusto tempo per muovere la telecamera tra i diversi scatti, solitamente sono consigliati circa 10 secondi per impostare ogni scatto.
· Calcolare la lunghezza del video: per ottenere circa 5 secondi di video sono necessari circa 120 scatti utilizzando 24 fotogrammi al secondo. Per calcolare quindi il numero di minuti necessari sarà sufficiente moltiplicare il numero di scatti per il tempo dell’intervallo e dividere per 60.
· Editing: una volta ottenuti tutti i file è necessario passare all’editing caricando in una cartella i file desiderati già in ordine cronologico e poi seguire le istruzioni del programma prescelto.
Cerca una location con molto spazio
Per creare un Hyperlapse convincente è necessario selezionare con cura la location in modo da avere molto spazio in cui muoversi. Scegliendo un luogo piuttosto pianeggiante e spazioso sicuramente si possono avere risultati di qualità senza troppa fatica.
Seleziona un punto focale per mantenere stabili le tue composizioni
Gli Hyperlapse dipendono dalla stabilità dei punti focali, mantenendolo stabile e fisso sarà più semplice ottenere scatti coerenti che possono funzionare insieme nonostante il movimento.
Prima di iniziare a scattare è necessario analizzare la situazione per individuare il punto focale su cui focalizzarsi. Solitamente se ne trovano in natura, ad esempio il bordo di un tetto o un elemento che risalta in modo visibile.
Scatta in formato RAW e in modalità manuale per un controllo completo
La modalità RAW è consigliata spesso perché conservando tutti i dati dell’immagine rende più semplice la modifica e l’editing delle fotografie, occupa però sicuramente più spazio in scheda di memoria rispetto alle immagini JPEG.
La modalità manuale è consigliata perché garantisce pieno controllo sulle impostazioni della fotocamera, offrendo quindi coerenza alle immagini ma necessitando anche di una buona esperienza per poter maneggiare tutte le funzioni della fotocamera.
Usa il display a griglia per mantenere il punto focale in un unico posto
Avere un punto fisso costante nei vari frame è un ottimo modo per creare un Hyperlapse professionale e di qualità, utilizzando il display a griglia è possibile mantenere il punto focale in un punto fisso in modo da avere tutto sotto controllo dal punto di vista della stabilizzazione.
Scatta una foto ad ogni metro per creare l’effetto di movimento
La distanza di spostamento dipende chiaramente dall’effetto desiderato ma di base il ragionamento è che più il punto di riferimento è posizionato lontano più ci si può muovere velocemente, al contrario in caso il soggetto sia molto vicino è importante ridurre la distanza tra uno scatto e l’altro.
Nelle sequenze a 1:21 e 1:31 è consigliato lo scatto di una foto ad ogni metro per dare l’effetto di movimento.
Come editare il video Hyperlapse
Editare un video Hyperlapse necessita di un po’ di esperienza e manualità con i programmi ma se il lavoro di ripresa è stato fatto accuratamente il risultato sarà eccezionale.
Un ottimo modo per editarlo è affidarsi a QuickTimePro, un programma di facile utilizzo con cui ottenere risultati di qualità in poco tempo, ma anche programmi come Premiere Pro e Final Cut Pro X garantiscono ottimi risultati.
Per prima cosa nella cartella inserite tutte le immagini che dovranno comparire nel video facendo attenzione che siano nell’ordine desiderato.
A questo punto cliccate su “File” e quindi su “Open Image Sequance”, impostate poi il frame rate ad un valore tra 10 e 30 ed infine premete “File” e “Save as quicktime mov” per ottenere un filmato pronti da utilizzare e condividere.
Hyperlapse con la GoPro?
Per realizzare un Hyperlapse con la GoPro è consigliato l’acquisto e l’utilizzo di un cavalletto in modo da avere un punto di vista stabile.
Realizzare un Hyperlapse con la GoPro necessita di molto tempo, solitamente il movimento deve essere piuttosto lento e si scattano foto ad un intervallo che varia dai 10 ai 15 secondi.
I professionisti spesso eliminano l’utilizzo del cavalletto per poter velocizzare il processo ed utilizzano direttamente le proprie mani per poter scattare, si tratta di una soluzione che sicuramente velocizza il lavoro ma che necessita anche di molta pratica ed esperienza.
Hyperlapse con il drone
Riprendere un Hyperlapse con un drone necessita di un po’ di organizzazione, per prima cosa è necessario pianificare in modo minuzioso e anticipato la traiettoria di volo in modo da averlo già testato precedentemente.
Il protagonista del video deve sicuramente muoversi ma deve farlo lentamente, è quindi importante per filmare un Hyperlapse con un drone scegliere con cura il soggetto. Le nuvole ad esempio sono un soggetto perfetto, mentre filmando in questa modalità auto o persone si otterrà un risultato più instabile.
Una volta decisi questi dettagli si seleziona sulla fotocamera la modalità “scatto a tempo” in modo che il drone possa scattare autonomamente diverse fotografie in un intervallo di tempo preventivamente scelto. Più le foto sono scattate ad un ritmo ravvicinato più sarà fluido il risultato finale.
Per realizzare un Hyperlapse con drone è consigliato scattare in formato RAW a intervalli di 10 secondi.
Quanto deve essere lungo un Hyperlapse?
Non c’è una regola precisa su quanto debba essere lungo un video Hyperlapse ma è sicuramente necessario avere in mente prima della realizzazione la lunghezza desiderata.
Infatti per la realizzazione di un video di circa 5 secondi sono necessarie più di 120 fotografie utilizzando 24 fotogrammi al secondo. Per calcolare il numero di minuti è utile moltiplicare il numero di scatti per il tempo di intervallo e dividere per sessanta.
Realizzare un Hyperlapse le conclusioni
L’Hyperlpase è quindi un video time-lapse realizzato in movimento, selezionando come superficie uno spazio fisico di dimensioni notevoli per poter permettere lo spostamento fisico della fotocamera in diverse direzioni, partendo dal soggetto o andando verso il soggetto o ancora girandoci attorno.
Per realizzare un Hyperlapse sono sufficienti pochi strumenti come una buona fotocamera con possibilità di selezione programma manuale e RAW, un treppiede se si è principianti e un buon programma di editing.
In generale esistono due tipi di Hyperlapse a punto fisso o a inquadratura costante; la prima tecnica è caratterizzata dal fissare un punto fermo nell’inquadratura e girargli attorno mentre la seconda vede la fotocamera orientata nella stessa direzione e che si muove su una linea retta.