Open innovation e crowdfunding anche per la ricerca scientifica, il successo dell’iniziativa Corepla presentato a EcoMondo
Ormai è assodato. Il successo finanziario (e reputazionale) di un’azienda va sempre più di pari passo con suo contributo in ambito ambientale, etico e sociale. Ecco perché le imprese (dalle più piccole alle più grandi) investono sempre più budget nella Csr (Corporate social responsibility, ovvero la Responsabilità sociale d’impresa).
Il consumatore è sempre più esigente (e informato) e chiede sempre più spesso alle imprese di adottare dei comportamenti che abbiano delle ricadute positive sull’ambiente e sul territorio. I dipartimenti CSR non solo, come dicevamo, investono sempre di più in questo segmento, ma sono anche stimolati a pensare a nuove strategie e, visti gli eccellenti risultati, trovano quale strumento vincente, il crowdfunding.
Il crowdfunding ha dimostrato infatti essere un metodo efficace per fare Open Innovation ed iniziative di CSR che portino dei risultati concreti e misurabili.
Il nuovo paradigma aziendale che basa il processo di sviluppo tecnologico su un sistema di innovazione aperto ad idee sia interne che esterne all’azienda trova così nella raccolta fondi online non solo un valido strumento per reperire risorse economiche, ma anche un ottimo canale per entrare in contatto con nuovi interlocutori, stakeholder, creatori e potenziali partner in grado di apportare all’azienda importati contributi in termini di nuove idee, know-how e networking.
Ultimo esempio, solo in ordine di tempo, è il caso di Corepla.
Corepla, a Gennaio 2018 ha lanciato una call rivolta a ricercatrici e ricercatori dell’università, ai centri di ricerca, alle start up, alle aziende, alle Pmi e privati attraverso l’apposita piattaforma da noi realizzata e sotto la consulenza di Triwù.
“Alla ricerca della plastica perduta” aveva l’obiettivo di selezionare le migliori idee per la miglior gestione degli imballaggi in plastica dalla progettazione al fine vita, al riciclo e agli innovativi utilizzi del materiale riciclato.
“Stimolare la ricerca è un obiettivo prioritario per Corepla — sottolineava Antonello Ciotti, Presidente Corepla — dalla piccola idea geniale della start up a tutto quello che il mondo industriale italiano è in grado di proporre per nuove applicazioni nel campo del riciclo. Corepla dunque come catalizzatore di idee della nuova economia circolare”.
E così è stato, oggi ad Ecomondo, sono stati premiati i 4 migliori progetti (su una rosa di 50 pervenuti alla call for ideas).
“Alla ricerca della plastica perduta” hanno partecipato numerosissimi Centri studi, Università, start up e Pmi “ tanto che si è deciso di prolungarla a tutto il 2019” sottolinea il presidente Antonello Ciotti “perché il ruolo di catalizzatore di nuove idee di Corepla coglie una tendenza strutturale e non temporanea, sicuri che la sostenibilità, un tema e una necessità in forte crescita, trasversale tra le generazioni, darà forma a una diversa domanda e ai futuri investimenti”.
Ecco i primi 4 progetti vincitori:
- Additivi stabilizzanti per imballaggi di Caterina Viglianisi e MacromAd, gruppo di ricerca dell’Università degli studi di Firenze e dell’istituto per lo Studio delle macromolecole del CNR.
L’idea: trovare additivi più stabili per la produzione di poliolefine utilizzate per gli imballaggi nel settore agroalimentare. Il premio: borsa di studio di 10.000 euro. Il premio finanzia una nuova fase di studio per trasferire a livello industriale i risultati di laboratorio. Verrà condotta una prima ricerca esplorativa in reattori di laboratorio e seguirà una sperimentazione in scala pilota per procedere ad uno studio simultaneo dei fenomeni fisici e chimici. Motivazioni del premio: il progetto è stato scelto perché gli antiossidanti sviluppati con questa nuova tecnica potrebbero consentire alla plastica riciclata un numero maggiore di riutilizzi.
2. Composto ligneo-polimerico di VGM Patent Srl, società istituita nel 2018 da Giuseppe Gasperini, laureato in chimica industriale a Milano, Marco Cioli con competenze commerciali, e Giuseppe Tavelli, titolare della GT Service, azienda di meccanica di precisione.
L’idea: realizzare un collante con plastica riciclata, che vada a sostituire la formaldeide, nella produzione di manufatti in legno e pannelli in truciolato. Il premio, in questo caso una campagna di crowdfunding finanziata da Corepla e realizzata su Produzioni dal Basso, finalizzata a trovare le risorse necessarie a sviluppare la produzione del collante plastico in sostituzione della formaldeide nell’industria del legno, la trasferibilità del processo sugli impianti in uso oltre naturalmente alla qualità dei risultati. Motivazioni del premio: un’applicazione estremamente innovativa per l’utilizzo del “plasmix”, opportunamente preparato, che andrà a sostituire la formaldeide nell’industria del legno, coniugando perfettamente le esigenze del riciclo della plastica con quelle del legno.
3. Pensilina Eco sosta di Valentina Rocco, architetto, laureata all’Università di Firenze, master presso Domus Accademy di Milano e specializzazione in “Temporary Space & exhibition Design” al Politecnico di Milano.
L’idea: una pensilina di Eco sosta prodotta con plastica riciclata che genera energia elettrica grazie ai pannelli solari posti sulla copertura, offre inoltre posti a sedere al coperto, un punto elettrico per ricarica cellulari e si illumina la notte. Infine è dotata di uno spazio attrezzato per parcheggio bici. Il premio finanzia lo sviluppo del prototipo della pensilina Eco sosta da posizionarsi nella città di Parma. Motivazioni del premio: l’arredo urbano è un potente elemento rappresentativo delle possibilità di utilizzo della plastica riciclata.
4. Etichetta rifiuti uno@uno di Giuseppe Cannavò. È alla guida di uno@uno differenziata srl, ha ideato l’innovativo sistema integrato con etichettatura già in essere in alcuni comuni siciliani con vantaggi quantificati sia per le amministrazioni comunali che per i cittadini.
L’idea: un sistema integrato che utilizza una particolare etichettatura di “Tariffazione puntuale uno@uno a fastidio Zero” che consente di ridurre del 90% il conferimento in discarica, di contenere i costi e migliorare la qualità del servizio. In breve, ad ogni nucleo familiare viene consegnato un kit di materiale informativo con etichette di colori diversi per ogni tipologia di materiale differenziato. I sacchi raccolti già differenziati vengono identificati con apposito strumento e quindi pesati e smistati. I dati vengono trasmessi ad un server centrale e visualizzati su pagina web del Comune consultabile dal cittadino per controllare i propri conferimenti. Il premio di 10.000 euro verrà finalizzato all’adozione del sistema di etichettatura integrata nel comune siciliano di Caltanissetta per favorire la partecipazione dei cittadini alla differenziazione dei rifiuti, con sconti tariffari e una modalità di raccolta quotidiana a “fastidio zero”. Motivazioni del premio: il sistema uno@uno, se opportunamente implementato, consente non solo di aumentare la quantità di imballaggi in plastica conferiti nella raccolta differenziata ma soprattutto di migliorarne la qualità.