Questa Umbria con sempre meno giovani

Camilla Orsini
Quattro Colonne
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3 min readOct 24, 2017

Secondo il report Mediacom043, l’Umbria ha perso negli ultimi 5 anni più di 19 mila giovani tra i 25 e i 40 anni. Qualcuno ha cambiato regione, altri hanno deciso di volare via dall'Italia: ecco le loro storie e i Comuni umbri più colpiti

di Giulia Bianconi, Camilla Orsini, Chiara Sivori

«Ciao Umbria: forse tornerò, o forse no. Chi lo sa. Ho messo i miei vestiti e i miei ricordi in una valigia troppo piccola per spostarmi in un’altra città, che sia in Italia o in Europa o nel resto del mondo. L’ho fatto per mettermi alla prova in una nuova città o in un corso di laurea che qui non c’è. L’ho fatto per imparare una nuova lingua. L’ho fatto per cercare lavoro o una formazione retribuita che in Italia, e figuriamoci in Umbria, nessuno ti garantisce».

Le voci di chi se n’è andato arrivano confuse dall'altro lato della cornetta. Sono voci lontane, spesso piene di dubbi ma anche di speranze. Nel contesto sempre più globalizzato e dinamico che stiamo vivendo, la conta dei giovani “persi” in Umbria tra i 25 fino ai 40 anni è drammatica: sono più di 19 mila. Un numero quasi da podio: siamo la quarta regione ad aver perso più giovani, insieme alle Marche e al Friuli Venezia Giulia, con un calo in 5 anni del 10,4%. La medaglia di bronzo è vicina.

I dati del rapporto curato dal settore datajournalism di Mediacom043 parlano chiaro: all'inizio del 2012 i giovani in Umbria erano il 20,7% del totale degli abitanti, mentre oggi sono solo il 18,4%. Una diminuzione che, secondo Giuseppe Castellini fondatore dell’agenzia nata da appena qualche mese, «è solo in minima parte causata dal calo delle nascite. Sarebbe quindi interessante capire il profilo di chi ha lasciato l’Umbria per andare verso dove».

I dati a disposizione dell’Aire (l’Anagrafe italiani residenti all'estero) non aiutano su questa analisi: l’ultimo aggiornamento risale al 31 dicembre 2012, quando gli iscritti umbri erano quasi 31 mila. L’Istat, invece, conta che dal 2007 al 2015 (ultimo anno per cui l’Istituto nazionale di statistica fornisce il dato dell’emigrazione diretta fuori Italia) dalla regione se n’erano andati quasi 15 mila, di cui circa 2 mila solo nel 2015, in gran parte giovani.

Ma per Elisabetta Tondini dell’Agenzia Umbria Ricerche, che gestisce il progetto “Brain Back” per incentivare i giovani a tornare in Umbria, «va fatta una lettura più approfondita di questo report: il peso della fascia d’età 25–40 anni sul totale della popolazione diminuisce in Umbria, così come in tutta Italia, a causa dell’invecchiamento della popolazione». Insieme alla fuga dei cervelli umbri ci sarebbe quindi da analizzare anche il calo delle nascite che, negli anni ‘80-’90, ha causato un vero e proprio “buco” demografico a livello nazionale. In altre parole, l’Umbria è una regione sempre più vecchia e sempre meno giovani scelgono di viverci.

Il rischio più alto, oltre a quello di perdere giovani laureati, è il numero sempre in crescita dei neet, ossia i giovani non impegnati nello studio, nella formazione o nel lavoro. Francesco Folletti, 32 anni di Amelia (Terni), attualmente lavora all'azienda farmaceutica Novartis a Praga. La nostalgia di casa c’è sempre.

Michelle Crisantemi ha 28 anni, è di Terni ma adesso vive a Londra dove lavora per una compagnia che si occupa di marketing intelligence nell'ambito delle telecomunicazioni in Europa. Non tornerebbe indietro alla sua vita umbra: nella city londinese ha trovato meritocrazia e più rispetto per il lavoro.

Tra i comuni umbri con più di 3 mila abitanti, conclude il report, quelli dai quali i giovani fuggono di più sono Acquasparta (-18,8%), Castel Ritaldi (-17,9%) e Piegaro (-16,6%). In quelli con più di 10 mila abitanti, invece, le maggiori perdite si contano a Narni (-16,2%), Magione (-15,3% ) e San Giustino(-15%). Complessivamente, la provincia di Perugia ha perso più di 3500 giovani; quella di Terni meno della metà. Resiste invece il capoluogo umbro: “solo” l’1,6% di giovani ha lasciato la città negli ultimi 5 anni.

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Camilla Orsini
Quattro Colonne

Praticante della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia