0x17 — Chelsea Manning sarà libera

Riccardo Coluccini
R0b0t0
Published in
3 min readFeb 3, 2017

Chelsea Manning era un’analista di intelligence dell’esercito americano durante la guerra in Iraq ed era stata condannata a 35 anni di carcere nel 2013, dopo aver già trascorso 3 anni in prigione in attesa del suo processo.

Nata nel 1987, sarebbe potuta uscire di prigione solamente nel 2045. Barack Obama, però, nei suoi ultimi giorni alla presidenza degli Stati Uniti, ha deciso di concederle la clemenza.

Chelsea Manning uscirà di prigione il 17 Maggio 2017.

Chelsea era stata condannata sotto l’Espionage Act, una legge del 1917 con la quale vengono punite le azioni dei whistleblower, ossia di coloro che, avendo incontrato nel proprio lavoro esempi di abusi di potere e condotte scorrette da parte delle amministrazioni, rivela tali informazioni al pubblico. Si tratta di uno dei gesti con maggior valenza civica che si possano compiere nella propria vita. L’Espionage Act è la stessa legge per cui è perseguito Edward Snowden e di cui avevamo parlato nell’episodio 7 di R0b0t0.

Questa legge non permette di utilizzare come difesa il valore pubblico delle informazioni rivelate, lasciando quindi molto spesso l’accusato senza possibilità alcuna di appellarsi alla moralità del gesto compiuto.

Manning aveva consegnato a WikiLeaks oltre 700mila documenti, che erano stati pubblicati a partire dal 2010. I documenti svelavano pagine segrete e torbide delle guerre in Afghanistan ed in Iraq. Tra i vari file diffusi c’era anche un famoso video che ritraeva un elicottero Apache americano aprire il fuoco su un gruppo di persone sospettate di essere dei ribelli iraqeni nel 2007, uccidendone una dozzina fra cui due giornalisti di Reuters.

Quel famoso video è noto con il nome di “Collateral Murder”.

Purtroppo i suoi 7 anni in carcere non sono stati per niente facili. Precedentemente Chelsea era nota con il nome di Bradley Manning ma, trovandosi in una condizione di disforia di genere, ha iniziato ad effettuare la transizione al sesso femminile mentre si trovava in carcere.

Questo però ha avuto delle dure ripercussioni sulla sua psiche, dovute in parte anche al trattamento riservatole in carcere ed alla mancanza di supporto da parte della struttura carceraria nella fase di transizione di sesso. Si è trovata ad essere una donna transgender incarcerata in una prigione militare per uomini, quindi costretta, ad esempio, a portare i capelli tagliati corti. Inoltre, nel 2016, Manning ha tentato il suicidio due volte e le notizie sul suo deterioramento di salute psicofisica erano costanti.

Per questi tentativi di suicidio era stata inoltre sottoposta ad isolamento forzato, trattamento che, persino le Nazioni Unite, hanno definito inumano.

Logicamente questa scelta di Obama non ha trovato tutti favorevoli. Ad esempio il senatore Repubblicano John McCain l’ha definita un grave errore e teme che possa incoraggiare altri a compiere atti di spionaggio ai danni dell’esercito.

McCain è tornato anche a parlare dei canali ufficiali che i whistleblower possono utilizzare per segnalare comportamenti illeciti, ma come avevamo già detto nell’altra puntata, questi meccanismi sono praticamente insufficienti e presentano una scarsa efficacia.

La pena che era stata inflitta a Chelsea era sicuramente estrema e draconiana se comparata ai casi di altri recenti whistleblower.

La notizia della riduzione di pena per Chelsea è stupenda perché pone finalmente la parola fine ad una carcerazione dannosa ed assolutamente non supportata dai fatti: non vi è infatti ancora alcuna prova che i documenti diffusi abbiano arrecato danni o compromesso le operazioni del governo americano.

Chelsea tornerà libera e potrà iniziare finalmente una nuova vita.

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Riccardo Coluccini
R0b0t0
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Mechatronic engineer. Once I had a close encounter with a quadcopter.