Flusso di incoscienza
Le mani corrono sulla tastiera. Tessono trame di pensieri ipertestuali. Di iperpensieri sotto forma di testo. A volte simili. Mai uguali.
I tratti delle lettere si incrociano per formare un dedalo di percorsi, strade, situazioni, volti e personaggi che si cristallizzano su lastre di vetro limpido.
Le nostre vite traspirano da pixel di schermi di ogni forma e dimensione. Qual’è la risoluzione?
Tu che leggi, sappi che mi sento ancora vivo, oltre il confine.
La fine non è dove decidiamo di mettere un punto. Il punto è che non c’è mai una fine.