Pisa Jazz Re:Birth— rinascita musicale al Giardino Scotto

Alessandra Pafumi
Radioeco
Published in
4 min readJul 14, 2021
Antonio Sanchez

In questi giorni, nella magica location del Giardino Scotto, è ricominciato il Pisa Jazz. Maggiore rassegna della scena musicale pisana, ha accompagnato le nostre serate di luglio con tantissimi artisti italiani e internazionali. Un’esplorazione di tutte le forme del jazz, un viaggio ricco di suggestioni, fra classicità e sperimentazione. Nella prima serata si è esibita la talentuosa Frida Bollani Magoni, unica donna a essere headliner di una delle serate, seguita, il 6, dall’elegantissimo Nico Gori Swing 10tet.

Ghost Horse

L’8 sono ritornati a trovarci Gianluca Petrella e Pasquale Mirra, anticipati dai Ghost Horse. Espansione del terzetto Hobby Horse, sono un viaggio nell’ibridismo musicale. Assecondando free jazz e elettronica, i sei ci lanciano in ritmi oscuri e pensanti fino a sfociare nel crudo noise (magnetica la traccia Pyre). L’ambiente rituale che si crea è frutto di un dialogo conflittuale tra gli strumenti, in cui ognuno rivendica la sua parte e respira, sospeso nell’aria dello Scotto.

Pasquale Mirra e Gianluca Petrella

Trombone e vibrafono (o balofono) sono la formula magica con cui Gianluca Petrella e Pasquale Mirra presentano l’album “Correspondence”, in cui matura tutta la loro esperienza (segnaliamo i più recenti lavori rispettivamente con Nicola Conte e C’mon Tigre, di cui avevamo parlato su Disconnected). Le atmosfere sono limpidissime, con suoni estatici e ritmi afrobeat che si muovono assumendo i caratteri visionari di una grande danza del mondo, pronta solamente ad accogliere.

Pasquale Mirra

Il 9 è stata la volta di Antonio Sanchez, batterista stellare, vincitore di cinque Grammy e compositore della score di Birdman, che ha collaborato, fra gli altri, con Pat Metheny. In quello che è il suo terzo concerto live post-pandemia, ci scalda con le travolgenti note del suo Special Quartet, composto dai carismatici Miguel Zenon, Scott Colley e Donny McCaslin. Un’ensamble scoppiettante e pieno d’energia, capace di coinvolgere e divertire il pubblico del festival.

Scott Colley

Se il 10 è stata dedicato al trio MAT e all’Eternal Love di Roberto Ottaviano, la tromba di Paolo Fresu e il bandoneon di Daniele Bonaventura si sono incontrati ancora una volta dopo tanto tempo per animare la serata sold-out dell’11 luglio.

Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura

Un viaggio nel mondo dei suoni sudamericani e mediterranei, che attraversa i ritmi del Brasile, il lirismo ipnotico dell’Argentina, l’essenza spirituale e politica del Cile, fino a giungere in Italia, terra di passioni. Un percorso penetrante, essenziale, accompagnato anche dalla simpatia e dalla professionalità di due artisti ormai da anni ai vertici della scena jazz italiana. Al termine dell’evento il duo ha reso omaggio anche a Francesco de Gregori, con un arrangiamento originale de “la leva calcistica del ‘68”, come buon augurio per la finale degli europei.

Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura

Anche il 12 la serata è stata quasi a piena capienza. Ferdinando Romano, con il suo mistico primo lavoro “Totem”, prepara il terreno spirituale per gli psichedelici Big Vicious. La sua musica scorre limpida e cristallina, come un torrente in piena. A tratti ristagna in languidi specchi d’acqua, ma riparte sempre impetuosa e libera, ricercando quella connessione con il resto del cosmo che solo nella musica e nella natura possiamo trovare.

Ferdinando Romano

A seguire, il trombettista Avishai Cohen continua il lavoro di immersione nel nostro lato più profondo. Ci trasporta in un passato musicale distante ma vicino (dalla classica al trip hop), presagisce un futuro distopico non troppo lontano, ci fa perdere nelle sue lussureggianti atmosfere qui e ora. I suoi abilissimi Big Vicious evocano gli abissi della nostra mente sotto forma di suoni, costruendo dimensioni incomunicabili, che possono essere affrontate solo ballando.

Avishai Cohen

Dopo ieri, con Dave Douglas e Franco D’Andrea (insieme a Federica Michisanti e Dan Weiss), e oggi, serata di Richard Galliano e Giovanni Guidi dedicata a Mario Guidi, il festival saluterà il Giardino. Le serate gratuite, con prenotazione, continuano: alla Nunziatina (imperdibile il Brasile di Barbara Casini domani) o in altri luoghi evocativi, come il Camposanto Monumentale e la Chiesa Della Spina. Seguitele con noi, per una rinascita musicale, e non solo.

Big Vicious

Autrici: Martina Rizzo, Giulia Greco, Alessandra Pafumi

Fotografe: Viola Alessandrini, Alessandra Pafumi

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