Padoa Schioppa: ai tecnici le funzioni tecniche!

Raffaele Lillo
Homonovus: RL Blog
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2 min readApr 2, 2008
Tommaso Padoa Schioppa

Oggi ho assistito all’audizione del ministro dell’Economia Padoa Schioppa alla Camera dei Deputati sulla gestione della trattativa con Air France Klm. L’analisi è stata seria, ha toccato i punti critici della vicenda, ma soprattutto non è stata annacquata da affermazioni da campagna elettorale. Un’ulteriore evidenza della necessità di lasciare le mansioni tecniche ai tecnici!

Il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa ha illustrato i temi chiave del caso Alitalia e i punti di discussione con le parti sociali. No a prestiti ponte da parte del Ministero dell’Economia a meno della conclusione dell’accordo con Air France Klm, e no a ipotesi di amministrazione straordinaria. Proprio a questo proposito, Padoa Schioppa si è soffermato sulle voci di alcuni esponenti politici che evocano l’utilizzo dell’amministrazione straordinaria e della procedura per il salvataggio delle grandi imprese in crisi previste dalla legge Marzano. Il ministro ha chiarito come la gravità delle condizioni di Alitalia rendono impossibile il ricorso a tali pratiche di salvataggio, occorre un nuovo partner commerciale forte in grado di riorganizzare la compagnia di bandiera e creare con essa sinergie. A differenza dei passati casi di successo della legge Marzano, Alitalia non ha grossi problemi di gestione finanziaria (il cui indebitamento è definito dal ministro “del tutto fisiologico”), ma ha grosse carenze proprio nelle voci core del conto economico.

Il ministro ha vestito i panni del tecnico, dell’economista, dello studioso che ha come obiettivo l’analisi della realtà. Panni che gli si confanno, visto il suo lungo curriculum accademico. Ha fatto presente che qui non si tratta di far contenti migliaia di lavoratori (per carità, obiettivo importante ma da perseguire con altri rimedi), magari raccimolando qualche favore elettorale. Non si tratta di voler mantenere a tutti i costi una compagnia a controllo statale per chissà quale ragione strategico-politica. Insomma, non è una questione politica. “It’s the economy, stupid”, titolerebbero i giornali d’oltre Atlantico. Occorre recuperare una società che non crea valore economico, ma lo distrugge ad ogni volo che effettua. E lo fa non certo per dare un servizio migliore ai clienti, anzi! Dalla disastrosa gestione di Alitalia lo stato italiano, e quindi tutta la collettività, ci perde due volte: ci perde i soldi che continua ad investire nel buco nero della società per mantenerla in vita; e ci perde in tasse che avrebbe incamerato se ci fosse produzione di utili.

La voce chiara e realista del ministro nel marasma di indicazioni derivanti dai professionisti della politica non fa che confermare che nelle questioni tecniche come l’economia, i trasporti, le costruzioni, il merito dovrebbe essere lasciato ai tecnici perchè liberi dal giogo dell’interesse di partito. Le lenti attraverso le quali si dovrebbero guardare questo tipo di problematiche dovrebbero essere linde, in grado di focalizzare l’obiettivo e non perdersi nei merli e merletti accessori che distraggono l’attenzione.

Raffaele Lillo

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Raffaele Lillo
Homonovus: RL Blog

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