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Africa, droni in arrivo per salvare i bambini malati di Hiv

Valigia Blu
Rassegna Blu
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4 min readMar 16, 2016

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Africa, droni in arrivo per salvare i bambini malati di Hiv
Un piccolo drone bianco, programmato per andare avanti e indietro tra i laboratori ospedalieri e le cliniche rurali, potrebbe dare una speranza di sopravvivenza ai bambini del Malawi, in Africa, affetti da Hiv. L’utilizzo dei droni — scrive Lily Kuo su Quartz — potrebbe, infatti, ridurre costi e tempi di analisi e cure dei bambini africani malati. Il progetto pilota è stato avviato dall’Unicef e dal governo del Malawi, uno dei paesi con il più alto tasso di Hiv tra la popolazione, molti dei quali bambini.

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Solo nel 2014 ben 75mila giovani sono stati in cura e 10mila bambini sono morti a causa di malattie legate all’Hiv. In Malawi, ci sono solo 8 laboratori specializzati nella cura di queste malattie e per ottenere i risultati delle analisi si può attendere anche quasi 2 mesi. Con i droni, questi due mesi potrebbero essere ridotti a pochi giorni. «La nostra speranza è che l’utilizzo di questa nuova tecnologia possa migliorare l’intero sistema l’intero sistema sanitario», ha dichiarato Angela Travis, a capo della comunicazione per l’Unicef.

Parigi, arrestati quattro presunti terroristi: “Progettavano un attentato imminente”
Quattro persone (tre uomini e una donna) sono state fermate a Parigi. Secondo la polizia i sospettati avrebbero voluto compiere un attentato “imminente” nella capitale francese. Due dei fermati sono fratelli francesi, il terzo, riporta l’Ansa, è un francese islamico radicale già noto ai servizi antiterrorismo e la donna sarebbe la sua compagna. Intanto in Belgio continua la ricerca dei due presunti terroristi scappati dopo la sparatoria di ieri a Forest. Due persone (fratelli, già conosciuti alle forze di polizia belga) fermate per questi fatti sono state poi rilasciate nel pomeriggio di oggi a Bruxelles. Dentro l’appartamento, da cui è iniziato lo scontro a fuoco contro la polizia, sono stati trovati una bandiera dell’Isis e 11 caricatori per kalashnikov e munizioni.

L’Olanda dice no all’esportazione di armi in Arabia Saudita
Il Parlamento olandese ha chiesto al proprio governo di adottare l’embargo e fermare le esportazioni di armi all’Arabia Saudita, facendo riferimento alle ripetute violazioni del rispetto sui diritti umani in Yemen. L’Olanda applicherebbe, così, la decisione dello scorso febbraio del Parlamento europeo di stoppare il flusso di armamenti da parte degli Stati membri dell’Ue verso l’Arabia Saudita. Amnesty International, la Rete Italiana per il Disarmo e l’OPAL (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Difesa e Sicurezza) hanno chiesto più volte al governo italiano chiarimenti sulle esportazioni da parte dell’Italia di armamenti al paese saudita. Qui il nostro approfondimento.

Organizzazione mondiale della sanità: 12,6 milioni di morti all’anno per problemi ambientali
Secondo i numeri contenuti nel rapporto “Preventing disease through healthy environments: a global assessment of the burden of disease from environmental riskspubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) l’inquinamento dell’aria, i cambiamenti climatici o l’acqua contaminata sono tra le cause di una morte su quattro: 12,6 milioni di vittime ogni anno nel mondo. In Europa, nel 2012, l’esposizione a fattori di rischio ambientale è costata la vita a 1,4 milioni di persone, mentre l’Asia sudorientale è la regione più colpita con 3,8 milioni di morti l’anno.

Migranti, istituita la Giornata della memoria di tutte le vittime dell’immigrazione
Con l’approvazione del Senato, è stata istituita la Giornata della memoria in ricordo di tutte le vittime dell’immigrazione. La Giornata sarà celebrata in tutta Italia il 3 ottobre nell’anniversario della tragedia di Lampedusa del 2013, quando a causa del naufragio di un’imbarcazione libica ci furono 368 morti accertati e circa 20 dispersi.

«Sono passati 854 giorni dalla tragedia, sono stati giorni non facili, in cui abbiamo dovuto contare tante altre vittime», ha dichiarato Tareke Brhane, portavoce del Comitato 3 ottobre, onlus natat con lo scopo di istituire il 3 ottobre come data simbolica della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”, sia a livello nazionale che europeo. «La Giornata della memoria servirà a ricordare tutto questo. Per noi oggi non è la fine ma l’inizio di un percorso: vogliamo spiegare ai giovani quello che è successo tre anni fa e che purtroppo succede ancora troppo spesso».

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