via the Guardian

Grecia, ancora recessione. Scontri in piazza contro la riforma delle pensioni

Valigia Blu
Published in
4 min readFeb 12, 2016

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In Rassegna Blu di oggi: Grecia, ancora recessione. Scontri in piazza contro la riforma delle pensioni | Siria, accordo per una tregua. Assad: “Pronto a riconquistare tutto il paese” | Migranti, missione Nato tra Turchia e Grecia. Amnesty: “Non sia da ostacolo alla protezione dei rifugiati” | Il brutto decreto sulla trasparenza: i cittadini non potranno accedere ai dati pubblici | Istat: nel 2015 frena la crescita dell’Italia

Grecia, ancora recessione. Scontri in piazza contro la riforma delle pensioni
Tornano gli scontri ad Atene. Migliaia di agricoltori, arrivati da Creta, sono scesi in piazza contro il rialzo delle tasse e la riforma delle pensioni, prevista nell’ambito del piano di salvataggio di quasi 90 miliardi di euro. Le forze di polizia hanno usato lacrimogeni contro il lancio di lancio di pietre e pomodori da parte di gruppi di manifestanti contro la sede del ministero dell’Agricoltura. Fuori dalla città la polizia ha eretto posti di blocco contro l’irruzione in centro dei trattori degli agricoltori, mentre a est di Atene alcuni manifestanti sarebbero riusciti a bloccare il traffico nella principale autostrada che conduce all’aeroporto della Capitale greca. Intanto, la situazione economica ellenica è di nuovo preoccupante. La Grecia infatti è di nuovo in recessione: nel quarto trimestre ha segnato un secondo trimestre in crescita negativa (-0,6%) dopo il -1,4% dei tre mesi precedenti. Poul Thomsen, capo economista del Fondo monetario internazionale, ha avvertito ieri che senza un piano realistico per la sostenibilità del debito, «presto i timori di Grexit si riaffacceranno».

Siria, accordo per una tregua. Assad: “Pronto a riconquistare tutto il paese”
Riduzione delle violenze che porti alla fine delle ostilità entro una settimana e piano immediato di interventi umanitari. È il contenuto dell’accordo sulle ostilità in Siria, raggiunto a Monaco di Baviera dai paesi coinvolti nella guerra. Le opposizioni siriane in esilio hanno rifiutato la proposta di tregua: «nessun accordo è possibile fino a quando rimarrà i carica il presidente (Bashar) al Assad e rimarranno in Siria i Pasdaran (iraniani)». In un’intervista a France-Presse Assad ha dichiarato che l’esercito siriano riprenderà il controllo su tutto il territorio siriano e non ha escluso che le truppe saudite e turche possano essere coinvolte nel conflitto di terra.

Migranti, missione Nato tra Turchia e Grecia. Amnesty: “Non sia da ostacolo alla protezione dei rifugiati”
La Nato ha dato il via libera ad inviare una forza militare per pattugliare il tratto di mare che separa la Turchia dalla Grecia, da cui transita la maggior parte dei migranti in arrivo in Europa. La richiesta era arrivata dalla Germania, dalla Turchia e dalla Grecia. Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha assicurato che l’obiettivo è aiutare Grecia, Turchia e Unione Europea per gestire l’enorme flusso di migranti che transitano in quella rotta. La preoccupazione di Amnesty International è che questa missione venga utilizzata per respingere le persone che fuggono dai loro paesi di origine. «In nessun modo — ha avvertito Iverna McGowan, capo dell’ufficio europeo di Amnesty International, — le forze della Nato devono diventare una nuova barriera tra i rifugiati e la protezione internazionale a cui hanno diritto».

Il brutto decreto sulla trasparenza: i cittadini non potranno accedere ai dati pubblici
A tre settimane dalla sua approvazione in Consiglio dei Ministri, il Governo ha pubblicato il Decreto Trasparenza. Si tratta di una norma che consente ai cittadini di chiedere e conoscere dati e documenti della Pubblica Amministrazione, senza necessariamente uno specifico interesse diverso da quello della collettività. Per quanto costituisca una novità, la norma ha destato reazioni negative, confermando le perplessità suscitate già dalla bozza del decreto. Non v’è alcuna garanzia che i cittadini riescano ad avere accesso a documenti, dati e informazione, scrive Foia4Italy.it. «Quello presentato oggi — si legge ancora sul sito — è un testo che sembra disegnato apposta per scoraggiare la pubblicazione e penalizzare l’accesso, con il rischio di creare non pochi problemi anche alle amministrazioni che vorranno effettivamente favorire la trasparenza esponendole al rischio di ricorsi e cause». Alcuni parlamentari di diversi partiti e associazioni hanno scritto una lettera indirizzata al ministro Madia per «rivedere quei passaggi del decreto legge che minano l’efficacia del Foia».

Istat: nel 2015 frena la crescita dell’Italia
Nel quarto trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,0% su base annua. Così l’Istat nella sua stima preliminare. Sull’intero 2015 il Pil, corretto per gli effetti di calendario, è aumentato dello 0,6%, con la variazione annua del Pil calcolata sui dati trimestrali grezzi a +0,7%. Nell’aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, il governo aveva stimato una crescita a +0,9%. Il prossimo marzo sarà pubblicata la stima ufficiale.
«Avrei preferito vedere un decimale in più piuttosto che in meno, ma come si sa i decimali contano poco, l’importante è la direzione di marcia che è di crescita, dopo tre anni di profonda recessione», ha commentato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.

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