La marcia dei migranti in fuga dalla Grecia verso la Macedonia

Valigia Blu
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4 min readMar 14, 2016

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La marcia dei migranti in fuga dalla Grecia verso la Macedonia
Un migliaio di migranti ha abbandonato a piedi il campo di Idomeni, in Grecia, dove sono bloccate da giorni circa 14 mila persone dopo il blocco della rotta balcanica, per recarsi verso la Macedonia.

via the Guardian

Una marcia che ha l’obiettivo di oltrepassare in qualche modo la recinzione alzata dal governo per controllare l’ingresso di migranti nel proprio territorio. Scrive Internazionale che la polizia macedone, schierata lungo tutto il confine, è autorizzata a usare lacrimogeni e cariche contro chi prova a passare il confine.

Durante il percorso, sono annegate tre persone, tra cui una donna incinta, nel tentativo di attraversare il fiume in piena Suva Reka.

Intanto la Spagna, poiché «si oppone radicalmente a qualsiasi espulsione di tipo collettivo», ha definito, tramite il proprio ministro degli Esteri, inaccettabile l’idea di intesa raggiunta tra Ue e Turchia per la gestione del flusso di migranti in fuga dai proprio paesi di origine. La bozza di accordo, scrive Eunews, appare a Madrid come «contraria alla legalità internazionale, alla convenzione di Ginevra, all’articolo 78 del trattato sul funzionamento dell’Ue, alla direttiva ritorni dell’Unione europea».

Una bocciatura netta arrivata anche dal commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, che in un editoriale sul New York Times ha definito illegale il parziale accordo raggiunto tra Europa e Turchia: «I ritorni forzati e automatici in Turchia dei migranti, compresi i rifugiati provenienti da Siria, Iraq, Afghanistan e altri Paesi, previsti dall’accordo che l’Unione europea sta discutendo con Ankara, sono illegali e saranno inefficaci».

Siria, Putin ordina a sorpresa il ritiro di una parte delle forze russe. A Ginevra ripresi i negoziati per la pace
A sorpresa, Vladimir Putin ha ordinato il ritiro della maggior parte delle forze russe dalla Siria: «Credo che la missione del ministero della Difesa russo e delle Forze armate russe in Siria sia terminata. Ho ordinato di iniziare il ritiro di gran parte dei nostri militari, a partire da domani», ha annunciato il presidente russo, augurandosi che questa decisione sia «una buona motivazione per dare inizio alle negoziazioni politiche tra le forze del Paese».

Nel frattempo a Ginevra sono iniziati i colloqui di pace. I rappresentanti del governo siriano hanno definito “positivo e costruttivo” il loro incontro con l’inviato speciale delle Nazioni Unite. Parlando ad Al Jazeera, Salim al-Muslat, rappresentante delle opposizioni, si è detto ottimista sull’esito dei negoziati, insistendo sulla necessità di una transizione politica senza l’attuale presidente Assad. Tuttavia, alla vigilia degli incontri di Ginevra, il ministro degli esteri siriano Walid Muallem aveva escluso la possibilità che nel corso dei colloqui di pace si parlasse di nuove elezioni presidenziali. Intanto in Siria si continua a fuggire nonostante il cessate il fuoco.

Riscaldamento globale, il più caldo febbraio di sempre. Nasa: “Rischio emergenza climatica”
Il febbraio più caldo di sempre. Secondo gli studi della Nasa, febbraio 2016 ha fatto registrare una temperatura di 1,35 gradi più alta rispetto alla temperatura media a lungo termine del mese. Un margine mai visto prima. Il record precedente, stabilito appena lo scorso gennaio, era di 1,15 gradi al di sopra della media per quel mese.

via Guardian

Gli scienziati hanno definito scioccanti i nuovi dati e hanno parlato di «emergenza climatica».

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