Parlamento Ue, stop alla cooperazione con l’Egitto: vogliamo la verità su Regeni

Valigia Blu
Rassegna Blu
Published in
4 min readMar 10, 2016

--

Parlamento Ue, stop alla cooperazione con l’Egitto: vogliamo la verità su Regeni
Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione ‘bipartisan’ — presentata da tutti i gruppi (escluso lo Efn di Le Pen e Salvini) — in cui si “condanna con forza la tortura e l’assassinio del cittadino europeo Giulio Regeni” in Egitto. La richiesta degli eurodeputati è quella di chiedere al Cairo di “fornire alle autorità italiane tutti i documenti e le informazioni necessarie”. Nel testo, scrive Mada Masr, viene raccomandata anche la sospensione di aiuti militari e assistenza all’Egitto. Nella giornata di oggi, si è appreso inoltre dal procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, che gli inquirenti italiani che stanno indagando sull’omicidio del giovane ricercatore sono stati invitati al Cairo per essere essere informati “degli ultimi sviluppi investigativi relativi alla morte” di Regeni. Si tratta di un cambio di rotta da parte delle autorità egiziane, visto che pochi giorni fa il procuratore di Giza aveva dichiarato in un’intervista a Repubblica che le indagini le avrebbe seguite da solo, pur mantenendo una collaborazione con le autorità italiane.

La Bce taglia tutti i tassi e porta l’acquisto dei titoli di Stato a 80 miliardi al mese
La Banca centrale europea ha tagliato tutti e tre i principali tassi d’interesse: «il tasso di riferimento (refinancing rate) dallo 0,05% a zero, quello sui depositi da -0,30 a -0,40% e la marginal lending facility dallo 0,30 allo 0,25 per cento», spiega il Sole 24 ore. I nuovi tassi entreranno in vigore il 16 marzo. Altra importante novità: a partire dal prossimo aprile e fino al marzo 2017, la Bce incrementerà gli acquisti mensili di titoli di Stato da 60 a 80 miliardi. Un pacchetto di misure espansive che secondo i piani della Banca centrale europea puntano a far fronte a stime di inflazione riviste nettamente al ribasso e a una crescita più debole.

via Repubblica.

Parlamento Ue: ok a più importazioni senza dazi di olio dalla Tunisia. Coldiretti: “Rischio aumento frodi”
Con 500 voti favorevoli, 107 contrari e 42 astensioni, l’Europarlamento ha dato il via libera all’importazione senza dazi nell’Ue di 35mila tonnellate in più di olio di oliva prodotto in Tunisia per il 2016 e il 2017 (in aggiunta alle attuali 56700 tonnellate a dazio zero già previste dall’accordo di associazione Ue-Tunisia). In questi due anni, previste la tracciabilità dell’olio tunisino e la valutazione dell’impatto delle importazioni in Europa. La decisione non è stata accolta bene dai produttori italiani. «Il rischio concreto in un anno importante per la ripresa dell’olivicoltura nazionale è — ha dichiarato Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti — il moltiplicarsi di frodi, con gli oli di oliva importati che vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri, a danno dei produttori italiani e dei consumatori». Resta da valutare quale sarà il reale impatto sulla nostra produzione.

Archivio Isis in mano a intelligence tedesca e britannica: documenti affidabili ma probabilmente già superati
Un archivio con 1736 documenti attribuiti a Isis e un formulario con i nomi di presunti guerriglieri è stato consegnato alla redazione di Sky News. Nell’elenco, 122 aspiranti kamikaze, tra loro anche due persone vissute in Italia. Quattordici i jihadisti britannici che figurano nella lista, quattro quelli americani, sei dal Canada, Francia e Germania. Molti dei “britannici” nella lista — scrive il Guardian — erano persone già identificate pubblicamente come combattenti di Isis e già uccise. Esperti internazionali hanno messo in dubbio l’autenticità dei documenti, mostrando formulazioni e alcune espressioni dubbie. Tuttavia, le intelligence tedesca e britannica ritengono attendibili i documenti. «Possiamo migliorare la nostra comprensione delle strutture di questa organizzazione terroristica», ha dichiarato il ministro degli Interni tedesco de Maizière. Più cauta il ministro dell’Interno britannico Theresa May.

Rassegna Blu è frutto del lavoro di selezione e cura dei contenuti di 10 persone. Se vuoi sostenere il giornalismo digitale di Valigia Blu, partecipa al nostro crowdfunding. Senza editori, senza pubblicità. Per i lettori, con i lettori.

--

--